Capitolo 20

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-MALIK- urlò Amalia guardandosi al piccolo specchio del bagno che avevano in camera. Lei e Malik si erano svegliati da poco, o meglio lei si era stata svegliata da pochi minuti dal castano che le aveva detto che dovevano muoversi se volevano arrivare in giornata alle prigioni.

-che succede?- Malik aprì di scatto la porta del bagno preoccupato che qualcuno potesse essere entrato in qualche modo e cercato di far del male alla sua principessa.

-ti sembra normale- disse con tono alterato la ragazza indicando il suo petto e il suo collo pieni di segni lasciati la sera prima dal castano, castano che le sorrise raggiungendola e posandole le mani sui fianchi per tirarsela più vicino e lasciarle un bacio sulle labbra -non ridere-

-andiamo ti ho già spiegato che mi sono lasciato prendere un po' troppo la mano ieri- si giustificò il castano lasciandole un altro bacio sulla guancia.

-si ma se oggi arriviamo alle prigioni non posso di certo farmi vedere da mio padre con questi- protestò Amalia distogliendo lo sguardo. Ancora non era del tutto abituata a quelle attenzioni. Malik sospirò e si allontanò dalla bionda per andare verso la sua sacca e prendere il mantello che si era portato dietro per poi allacciarlo sulle spalle di Amalia andando poi a chiuderlo e quindi nascondendo i segni che le aveva lasciato.

-questo dovrebbe andare bene se poi tuo padre dice qualcosa gli spiego che sei la mia ragazza-

-non è vero però e...-

-Amalia- la bloccò Malik -io sono serio. Se devo passare il resto della mia vita con qualcuna preferisco mille volte farlo con te-

-anch'io- sussurrò Amalia nascondendo il volto nella spalla del castano che la strinse a se.

-permettimi di essere il tuo fidanzato-

-non ci credo che siamo finiti in questo modo- sussurrò Amalia dal suo nascondiglio mentre Malik aveva iniziato ad accarezzarle i lunghi capelli biondi lasciandole un bacio anche sugli stessi.

-come va la ferita?- le chiese il ragazzo cambiando argomento.

-bene- sussurrò lei -non mi fa più male come i primi giorni e non perde più sangue se faccio movimenti bruschi-

-ottimo allora- Malik le lasciò un bacio sulla guancia -sono felice di averti salvata in tempo-

-andiamo- sussurrò allora Amalia che era timorosa di restare ancora in quella posizione con il ragazzo che poteva in qualche modo cercare di continuare a baciarla o anche a fare altro. Dopo quello che era successo la sera prima poteva aspettarsi di tutto.

Malik annuì e prendendola per mano uscirono entrambi dal bagno per poi scendere fino all'ingresso della locanda. Amalia fu anche certa che qualcuno degli uomini presenti la stesse guardando insistentemente e Malik la trascinò ancora più velocemente fuori dal locale facendola anche ridacchiare. La faccia che aveva messo su mentre la trascinava fuori rappresentava tutta la gelosia che provava in quel momento.

-Sali- le disse una vola arrivati difronte al loro cavallo e Amali lo fece per poi arrossire leggermente quando Malik le si mise alle spalle cingendole la vita con le braccia -ti imbarazzi ancora per questo?- le chiese ridacchiando il principe di Golter e Amalia sbuffò.

-scusa se non sono mai stata così vicina a un ragazzo come lo sono con te in questo momento-

-meglio per te allora- sussurrò Malik stingendola possessivamente -sei tutta mia-

-Malik smettila- sussurrò Amalia mentre il ragazzo ridacchiando le metteva sulla testa il cappuccio del mantello, non voleva correre rischi e i capelli biondi di Amalia erano un faro nella notte.

-sono geloso okay?- le sussurrò lui spronando il cavallo. Non avevano tempo da perdere se voleva arrivare alla prigione in giornata.

-geloso di una ragazza che hai toccato solo tu certo- borbottò lei -e io che dovrei essere nei tuoi confronti con tutte le ragazze che...- e non riuscì a finire la frase visto che iniziò a pensare realmente a tutte quelle ragazze che erano state con Malik.

-sono il passato, adesso sono tutto tuo e non devi pensare a loro anche perché mi divertivo solo e con te sono serio-

-lo vedremo- sussurrò Amalia.

-se non fossi stato serio ieri sera sarebbe andata diversamente- le disse Malik in un sussurrò e la sentì irrigidirsi tra le sue braccia. Poi però Amalia sospirò e si lasciò completamente andare all'indietro appoggiandosi al petto di Malik che sorrise a quel gesto anche se la bionda non poteva vederlo.

-hai qualche idea su come entrare nella prigione?-

-dirò di essere il principe Malik e che vogliamo parlare con un prigioniero. Non dovrebbero far storie anche perché ho con me il mio anello- e dopo quelle parole Amalia si mise a cercare il suddetto anello senza però vederlo e sentì il castano ridacchiare -non lo alle dita. Me lo sono tolto quando ti stavo portando al villaggio più vicino per curarti visto che altrimenti avrebbe attirato troppo l'attenzione ma adesso che sai chi sono posso rimetterlo senza problemi-

-e credi che mi faranno entrare insieme a te?-

-certo che si. Amalia il problema non è entrare in quella maledetta prigione ma è uscirne con un prigioniero al seguito. Non riusciremo mai a far uscire di li tuo padre da soli- sussurrò Malik stringendo la ragazza a se.

-al momento siamo stanchi e non è nelle mie intenzioni far uscire subito mio padre di prigione. Il mio intento è quello di aspettare li fino a quando Jos non si presenterà e quindi andare con lui-

-ti fidi davvero di questo Jos?-

-si Malik- sussurrò la ragazza -lo conosco da quando sono nata ed è scomparso dal castello solo quando c'è stato l'assassinio di mia madre ma per quanto ha detto è in contatto con mio padre e starà cercando delle prove per scagionarlo. Sapeva che il castello non era un posto sicuro-

-forse perché...lasciamo perdere i miei dubbi- sussurrò Malik -ma se succede qualcosa sappi che io sono dalla tua parte-

-va bene- sussurrò Amalia che sperava davvero che i dubbi di Malik non fossero fondati perché non credeva possibile che Jos l'avesse messa in pericolo di sua spontanea volontà.


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