L'Assassino Reale

Capitolo 27

-mia sorella ti piace- disse Erdote a Malik mentre tutti e due erano seduti sui divanetti della casa del primo aspettando le due ragazze. Erika si era proposta di prestare uno dei suoi vestiti ad Amalia visto che quello che aveva si era ormai consumato e i due ragazzi erano certi che avrebbero passato il tempo a parlottare.

-e tanto- confermò Malik -mi piace il suo carattere forte-

-lei pensa di non piacerti- rivelò Erdote -e vorrei capire perché visto che a me sembra palese dai vostri sguardi-

-colpa mia- sussurrò Malik -le ho detto che...che preferivo le donne più formose e credo che si sia messa a fare paragoni inutili con le altre dame che ha visto alla festa. È bellissima ma sembra non accorgersene-

-tra una bella ragazza formosa e mia sorella chi...-

-Amalia- non lo lasciò finire Malik -io...non mi dispiace il corpo di Amalia, non mi picchiare per favore, e mi piace come ragione come mi parla...non è una di quelle principesse che pensano solo ai pettegolezzi, con lei si può parlare di tutto-

-"se tanto devo sposarmi con una sconosciuta pettegola con comportamenti troppo frivoli preferisco che sia di mio gradimento estetico"- sussurrò Erdote -è questo che hai pensato quando ti hanno imposto quella festa i tuoi vero? Ed è anche questo che hai ripetuto in continuazione e che ha sentito Lia-

-mi capisci più di quanto credevo fosse possibile- rise Malik.

-ma a te Amalia piace in tutti i sensi quindi mi chiedo...quando glielo dirai?-

-l'ho già fatto...anche prima ma non mi ha risposto- sbuffò Malik -voglio che sia la mia regina ma allo stesso tempo non voglio...non voglio che si senta costretta ad accettare se non prova lo stesso- rispose sinceramente Malik -per me è già un risultato che tu non voglia picchiarmi dopo quello che ti ho detto-

-ragazzi- i due si voltarono dalla zona notte dalla quale spuntarono Erika, con Jedd in braccio, e Amalia che non solo si era cambiata d'abito, uno azzurro che a detta di Malik le stava benissimo, ma aveva anche i capelli biondi in una treccia -che ne dite?- domandò ancora Erika sorridendo alla cognata a mo di incoraggiamento.

-stai benissimo- disse sinceramente Malik alla bionda che gli sorrise mentre si torturava le mani per l'agitazione. Lo sguardo che le aveva lanciato Erika lo aveva capito benissimo.

-grazie- sussurrò Amalia avvicinandosi a Malik -possiamo andare quando vuoi-

-siete sicuri di voler andare da soli?- domandò Erdote -posso venire con voi-

-è meglio che tu resti qui con Erika e i tuoi figli. Io e Amalia bastiamo e poi siamo a mezza giornata di cammino dal palazzo e questo è il mio regno- lo rassicurò Malik alzandosi -riusciremo a rimettere il vostro regno nelle giuste mani-

-fate attenzione. So che è il tuo regno Malik ma siate prudenti- concluse Erdote sorridendo ai due che poco dopo uscirono di casa l'uno accanto all'altra.

-volete un altro mantello?- domandò Jos ai due sistemando per bene le redini del cavallo. Anche lui era pronto a partire ma per andare dal suo re a rivelare quello che avevano scoperto.

-non serve- rispose prontamente Amalia sorridendo a Malik -arriveremo subito infondo-

-buon viaggio- disse allora Jos aiutando prima la sua principesse a salire sul cavallo e guardando Malik per dirgli solo con lo sguardo di fare attenzione mentre il principe saliva da solo sul suo cavallo alle spalle di Amalia.

-anche a te Jos- rispose proprio Malik spronando poi il suo cavallo a partire.

-i tuoi si arrabbieranno parecchio- sussurrò dopo un po' Amalia portando una sua mano su quella che Malik teneva sulla sua vita per sorreggerla.

-no se gli dirò tutto e devo dirgli tutto per avere il loro aiuto quindi non ti preoccupare- le sussurrò Malik mentre Amalia annuiva mordendosi il labbro inferiore.

-Malik-

-uhm?-

-credo...credo di essermi innamorata di te- sussurrò Amalia prendendo coraggio. Quando era arrivata in salotto con Erika dopo essersi cambiata non aveva palesato subito la sua presenza perché aveva sentito la domanda che suo fratello aveva fatto a Malik e aveva voluto sentire la risposta sincera del castano. Erika aveva capito tutto e aveva aspettato al suo fianco stringendole la mano. Era stato in quel modo che aveva capito che il castano era serissimo con lei e che doveva lasciarsi tutte le sue paure alle spalle per seguire i suoi sentimenti. Amava Malik ma non aveva avuto il coraggio di dirlo all'altro perché non pensava potesse essere serio. Avrebbe ringraziato il fratello dopo.

-quindi se ti chiedessi di essere la mia regina tu...-

-si Malik- non lo lasciò finire Amalia -se anche tu provi lo stesso per me io...io non mi nasconderò da te- Malik sorrise felicissimo a quelle parole e prese delicatamente il volto di Amalia dal mento per far girare la ragazza verso di se e osservarla negli occhi.

-Lia- sussurrò Malik -posso chiamarti Lia vero?- Amalia sorrise e annuì, Malik poteva usare il suo soprannome come poteva farlo anche il fratello -posso baciarti Lia?-

-si e non chiederlo più...se vuoi baciarmi fallo e basta- sussurrò Amalia prima di trovarsi con le morbide labbra di Malik sulle sue.

-sono felice- le sussurrò Malik sulle labbra tornando per un momento a guardare il sentiero che stavano percorrendo -posso presentarti ai miei come la mia fidanzata vero?-

-certo- sussurrò Amalia voltandosi anche lei verso la strada per poi posare la testa sul petto di Malik e chiudere gli occhi un momento, anche lei era felice come Malik.

-ottimo così non vengo rimproverato dai miei per essermi dimenticato di decidere chi sarà la mia regina- rise Malika per poi sospirare pesantemente quando davanti a loro apparve la sagome enorme del suo castello.

-stai bene?-

-si...solo ho paura che possano attaccarti anche qui-

-se sei al mio fianco nessuno potrà farmi del male Malik. Mi hai già salvata due volte- gli sorrise Amalia e Malik le sorrise.

-non vorrei doverti salvare altre volte Lia. Mi preoccupo quando sei in pericolo-