-non ci credo che sei vivo e non ti sei fatto sentire per tutti questi anni- borbottò Amalia guardando storto Erdote che camminava al suo fianco visto che avevano deciso di muoversi velocemente verso la casa del biondo dove dopo aver fatto riposare per bene Amalia e Malik avrebbero parlato e non solo delle loro prossime mosse.
-mi dispiace ma non mi fido dei nostri zii sinceramente- sussurrò Erdote -se ti avessi detto qualcosa a anche mandato una lettera poteva finire nelle loro mani- si scusò Erdote stringendo a se la sorella per la vita -sei davvero bella- aggiunse sottovoce facendo arrossire Amalia.
-smettila, tu non eri quello che mi odiava?- sussurrò anche lei lanciando occhiate preoccupate in direzione di Malik e Jos che poco più avanti a loro stavano parlottando con il cavallo di Malik che era felice probabilmente di andare lentamente e soprattutto di non avere nessuno sulla sua groppa.
-tra fratelli si litiga Lia- sussurrò usando il nomignolo che le aveva dato quando erano più piccoli -ma stare otto anni senza di te mi ha davvero fatto sentire la tua mancanza e sono serio quando dico che sei diventata bella quanto la mamma-
-zia Wanda non è d'accordo-
-ehi io sono un uomo capisco quando una ragazza è bella-
-tu sei di parte- sbuffò Amalia incrociando le braccia al petto.
-allora chiedo a Malik anche se da come ti guarda darà di sicuro ragione a me- ridacchiò Erdote vedendo anche le guance della sorella arrossarsi -cosa c'è tra voi?- domandò poi molto serio.
-niente-
-Lia-
-a me lui piace e da quanto mi ha fatto capire piaccio anche a lui ma...ma per come sono iniziate le cose non sono sicura tutto qui- sussurrò lei guardando la schiena di Malik ricordandosi di come solo qualche sera prima si era aggrappata a quelle possenti spalle, se possibile arrossì ancora di più.
-perché dici ciò-
-ha palesemente detto durante il nostro primo incontro che gli piacciono quelle con le forme al punto giusto e io...io non ho niente- protestò Amalia mentre Erdote storceva la bocca.
-potrebbe anche averlo detto ma per come si è comportato con te prima...gli piaci. Comunque indagherò più a fondo viso che devo fare il fratello maggiore-
-e tu?- sussurrò Amalia -qualche bella ragazza che ti piace?-
-sono sposato Lia- sussurrò Erdote vedendo poi lo sguardo oro della sorella sgranarsi per la sorpresa: non se lo era minimamente aspettato.
-sposato? Da quanto? E papà?-
-papà lo sa- sussurrò Erdote -ho chiesto il permesso a lui prima di farle la proposta. Da due anni comunque. Io e Erika ci siamo innamorati e...non ho resistito. Lei però non sa chi sono realmente-
-le hai mentito?-
-le ho taciuto la verità, sarebbe in pericolo se sapesse chi sono- Erdote sospirò -spero di poterle rivelare tutto subito perché davvero non so come fare a continuare a mentirle-
-secondo me dovresti parlarle, soprattutto adesso che anche io e Malik spunteremo all'improvviso a casa tua Er-
-non ci posso credere anche tu vuoi che io le dica la verità sapendo che la metterei in pericolo- protestò Erdote distogliendo per un momento lo sguardo dalla sorella -non voglio che le accada niente di male-
-credi che riusciremo mai a tornare a palazzo tutti insieme?- sussurrò dopo un po' di silenzio Amalia.
-certo che si Lia- le disse Erdote.
-Erdote- attirò l'attenzione dei due Jos e il biondo guardò confuso prima la guardia del padre e poi osservare davanti a se e sgranò gli occhi nel notare che da una delle finestre della sua casa proveniva una luce fioca.
-avevo detto a Erika di andare a dormire senza aspettarmi- borbottò il biondo ma Amalia riuscì tranquillamente a vedere tutta la preoccupazione emergere dal corpo del fratello e guardò Malik in cerca di qualche rassicurazione ma il ragazzo alzò le spalle: ne sapeva quanto lei. Erdote non li aspettò ma quasi corse verso quella che era a sua abitazione mentre Malik legò il suo cavallo al di fuori della struttura prima di seguire Amalia e Jos al suo interno.
-Erika?- chiamò Erdote andando verso la sua camera da letto e per poco non sbiancò quando si accorse che si la moglie era sveglia ma che non era l'unica presente in quella camere -cos..-
-è iniziato il travaglio Er- gli disse Juliette, la donna che solo due anni prima aveva fatto nascere Jedd.
-oh cazzo- ringhiò quasi Erdote avvicinandosi ad Erika e prendendole la mano che subito la castana strinse.
-credevo non saresti tornato in tempo- sussurrò lei con voce roca per via dello sforzo.
-sono qui- Erdote le baciò il dorso della mano -Jedd?-
-è sul divanetto del soggiorno- disse Juliette e Erdote sgranò gli occhi -non potevo farlo restare qui Er-
-amore arrivo subito, vado a lasciare Jedd in buone mani- disse ad Erika prima di alzarsi e correre verso l'ingresso dove trovò sua sorella che stava sorridendo al figlio seduta a terra.
-che sta succedendo?- gli chiese Jos avvicinandosi al suo principe che sospirò tranquillo nel vedere Lia e Jedd insieme.
-sta partorendo- e avvertì su di se lo sguardo della sorella -ti lascio Jedd Lia-
-è tuo figlio vero?- domandò la ragazza alzandosi da terra e sedendosi sul divano per poi far si che il bambino castano le si sedesse in braccio.
-si- sussurrò Erdote avvicinandosi a Jedd e lasciandogli un bacio sulla fronte -ti lascio con zia Lia Jedd fa il bravo- disse al bambino per poi ritornare nella sua camera da letto per stare accanto a Erika.
-e io che non sapevo nemmeno di essere zia- sussurrò Amalia sorridendo al bambino che le si era letteralmente aggrappato addosso, probabilmente aveva capito le parole del padre e quindi che poteva stare tranquillo con la bionda.
-pensa a tuo padre che fino a poco fa non sapeva di essere nonno- sussurrò Jos sedendosi sull'altro divano nella sala e facendo poi segno a Malik di fare lo stesso -non sarà veloce, la prima volta il travaglio è durato tutta la notte-
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L'Assassino Reale
RomansaDopo che suo padre ha ucciso sua madre e suo fratello Amalia è rimasta l'unica erede al trono di Yentari seguita passo passo dai suoi zii. Saranno proprio loro a convincere Amalia a partecipare al ballo del principe Malik che cerca moglie e quindi d...