Capitolo 16

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-per te- Rexha guardò sorpresa prima Jos e poi la scatolina di velluto blu che le stava porgendo.

-ma...perché?- chiese lei prendendo la scatolina quasi con timore e osservandola curiosa di scoprire il suo contenuto.

-non posso fare un regalo alla mia regina?- domandò lui per poi sedersi sul letto accanto alla ragazza visto che la bionda gli aveva fatto cenno di raggiungerla li mentre apriva la scatolina. E gli occhi oro di Rexha si sgranarono nel notare i bellissimi orecchini d'oro e lapislazzuli che il moro le aveva appena regalato.

-sono stupendi- riuscì a dire dopo un po' e se li mise immediatamente per poi sorridere a Jos -come sto?-

-benissimo, ti stanno proprio bene Rexha- le sorrise Jos accarezzandole una guancia per poi mettere una mano con delicatezza sulla pancia pronunciata delle bionda che gli sorrise a sua volta.

-Henry è convinto che sarà un altro maschio mentre io sono convintissima che sarà una femminuccia-

-sarebbe bello avere una piccola principessina- Jos sorrise in direzione della pancia di Rexha mentre la bionda sospirava.

-ha di nuovo bruciato la tua lettera ieri-

-lo avevo immaginato- sussurrò Jos con un sorriso amaro.

-non capisco perché! Quando gli ho chiesto perché stava bruciando una lettera senza aprirla mi ha guardata quasi terrorizzato e ha cambiato velocemente argomento. Non capisco perché Henry non mi voglia dire ancora di te- sbuffò la bionda incrociando le braccia al petto.

-ha bisogno di altro tempo secondo me-

-ma questo non deve dargli l'autorizzazione a bruciare le tue lettere! E poi sono due anni che so la verità e che noi due ci siamo avvicinati tantissimo e se ne è accorto anche lui. Quando ti ha sorriso dopo la nascita di Erdote credevo che mi avrebbe rivelato tutto e che...che saremmo diventati una famiglia tutti e tre ma poi ha continuato a ignorarti e la cosa non mi piace. Sono davvero tentata di dirgli che so tutto di voi due- sbuffò ancora Rexha guardando in direzione della culla dove il piccolo Erdote stava ancora dormendo -non te lo ha fatto mai prendere in braccio- aggiunse poi triste.

-Rexha tranquilla deve sentirsi lui a suo agio nel dirti tutto e io aspetterò i suoi tempi anche se questo significa aspettare anni-

-mi innervosisco più io a momenti- borbottò la ragazza mettendo la testa sulla spalla di Jos, Jos che adorava da morire visto che era come avere un fratello maggiore iperprotettivo. -ti voglio bene Jos-

-anch'io Rexha- le sussurrò il ragazzo per poi alzarsi di colpo dal letto avendo avvertito il rumore della maniglia della porta e infatti poco dopo entrò Henry che guardò confuso il moro.

-ti stavo cercando- gli disse Henry osservando poi la moglie che stava sorridendo tranquilla -che ci facevi qui?-

-ero venuto a controllare la regina- rispose Jos con un piccolo cenno del capo -cosa volevi dirmi?- non aveva mai usato il tono formale con Henry e mai lo avrebbe fatto.

-vieni con me- borbottò il biondo e Jos lo seguì dopo aver salutato con la mano Rexha. -smettila-

-cosa?- chiese Jos incrociando le braccia al petto e osservando confuso Henry che gli aveva parlato un volta arrivati in un corridoio abbastanza deserto del castello.

-smettila di inviarmi lettere, è inutile-

-te ne ho inviate solo tre- sussurrò Jos -e a distanza di un anno l'una dall'altra, e poi non credo tu le abbia lette quindi non capisco perché ti stai lamentando-

-perché sono sposato Jos...non sarebbe corretto nei confronti di Rexha leggere quelle lettere-

-alla faccia del rimarrà tutto normale- si lasciò sfuggire il moro e se ne pentì immediatamente quando vide lo sguardo di fuoco di Henry.

-sembri un bambino quando fai così lo sai? Non ottieni quello che vuoi e protesti-

-Henry io...sono tre anni che faccio tutto quello che mi dici, da quando mi hai chiesto di stare un passo dietro di te. Ho sempre rispettato tutte le tue decisioni e scusa se ogni tanto perdo la pazienza ma mi hai fatto tante di quelle promesse che non hai mai rispettato-

-non posso Jos! Rexha non sa ancora di te e io...io non posso dirglielo perché reagirebbe male e lo so. Dammi tempo per capire come parlare e manterrò tutte le mie promesse- sussurrò Henry che vide chiaramente il dolore negli occhi di Jos.

-certo come no- sussurrò Jos passandosi una mano tra i capelli che aveva lasciato sciolti quel giorno -io...non...volevo solo che tu leggessi quella maledetta lettera ieri e basta- Jos distolse lo sguardo -almeno sai che giorno era ieri?-

-giovedì?- chiese confuso da quella domanda Henry.

-certo- Jos ridacchiò -giovedì-

-perché ridi-

-lascia stare Henry...non ti invierò più lettere e non sei costretto a mantenere le promesse che non vuoi mantenere, fa finta che tra noi non ci sia mai stato niente- ringhiò Jos voltandogli le spalle e lasciandolo completamente da solo. Henry lo osservò confuso, non sapeva davvero spiegarsi perché quel comportamento, e poi tornò in camera con calma.

-tutto bene?- gli chiese Rexha quando lo vide arrivare -dov'è Jos?-

-è andato a controllare una cosa- mentì Henry sedendosi al suo fianco sul letto matrimoniale e notando in quel momento gli orecchini della moglie -e questi da dove escono?-

-me li ha regalati Jos oggi- rispose sinceramente lei con un sorriso.

-e come mai?- domandò confuso Henry che non si era aspettato un gesto del genere dal moro ma doveva ammettere che su Rexha quegli orecchini stavano proprio bene.

-ha detto che voleva farmi un regalo visto che non me ne ha mai fatti per i miei compleanni- inventò sul momento la mora -vorrei ricambiare il favore, sai quand'è il compleanno di Jos?-

-il venti settembre- rispose velocemente Henry sorridendo alla moglie visto che gli piaceva vederla così felice per quel regalo. Solo dopo, vedendo lo sguardo confuso di Rexha, si ricordò che il giorno prima era stato proprio il venti settembre e capì perché Jos era rimasto così male quando aveva risposto "giovedì". Si sentì un completo idiota per aver dimenticato il compleanno del ragazzo che amava.


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