-avete bisogno di qualcosa vostra altezza?- domandò uno dei servitori mentre Henry rientrava in quella camera dopo anni.
-al momento no...dite solo a Jos di venire qui quando ha tempo- sussurrò il biondo guardandosi intorno con tristezza: non avrebbe più potuto abbracciare Rexha e visto che suo fratello lo aveva incolpato della sua morte non aveva nemmeno salutarla un'ultima volta al suo funerale.
-certo vostra altezza- il servitore lo lasciò da solo chiudendo la porta e Henry sospirò andando verso la toilette della moglie osservandola attentamente. Era finalmente fuori da quella maledetta prigione, erano passati otto anni ma Jos proprio come gli aveva promesso era riuscito a trovare i veri responsabili e a tirarlo furi di li. Certo otto anni erano tanti ma era felice di essere nuovamente libero e di poter vedere i suoi figli vivi e vegeti con accanto qualcuno che amavano. Quando i sovrani di Golter erano andati a scagionarlo e gli avevano detto di Malik e Amalia per poco non era scoppiato a ridere davanti a loro: quando era nata la sua bambina per un attimo aveva pensato di fare un matrimonio combinato con il principe Malik ma poi non aveva mai esposto la sua idea e alla fine quei due si erano trovati senza che lui facesse niente.
Per non parlare del fatto che più tardi finalmente quella sera avrebbe conosciuto anche la moglie di suo figlio e i suoi nipoti: ancora non riusciva seriamente a crede di essere nonno. Rexha probabilmente ne sarebbe stata felice. Sorrise istintivamente prendendo da un cassetto gli orecchini che Jos aveva regalato a Rexha dandosi dello stupido da solo: per tutti quegli anni aveva creduto che fosse stato Jos solo perché non sapeva chi altro incolpare. Jos che nonostante tutte le sue accuse gli era sempre stato accanto e aveva protetto i suoi figli meglio di quanto avrebbe fatto lui. Gli doveva delle scuse e doveva scusarsi anche per non aver mai parlato a Rexha di loro due. Sospirò riponendo con calma gli orecchini al loro posto e fu allora che si accorse di quello che sembrava un fogliettino piegato proprio dove erano posizionati gli orecchini. Cos'era? Lo prese titubante e lo aprì riconoscendo immediatamente la scrittura di Rexha.
Mio caro Henry...sono stufa! So che Jos probabilmente non mi parlerà per una settimana, lui non vuole che ti metta pressioni, ma io non ne posso più. Sono stufa di vederti ignorare l'uomo che ami perché hai paura di una mia reazione. Be' Henry so di te e Jos da quando ero incita di Erdote! Ho sempre sospettato che ci fosse qualcosa tra voi ma non ho mai espresso i miei dubbi sperando che tu o Jos me ne parlaste e invece nessuno dei due ha fatto il primo passo. Sono stata costretta a tirare le parole dalla bocca di Jos maledizione. Non capisco davvero perché tu abbia così tanta paura di dirmi che ami anche lui. Che c'è di male nell'amare due persone? Per me niente e anche per Jos è lo stesso. Io e Jos abbiamo legato molto dopo che gli ho detto di sapere tutto e sappi che gli ho anche detto che per me lui è padre di Erdote e Amalia quanto lo sei tu!
So che Jos non vuole metterti pressione e che sta semplicemente aspettando che tu prenda coraggio ma io non sopporto più di vederlo così triste perché lo stai ignorando. Maledizione è il mio migliore amico! Non ti darò questa lettera di persona ma la nasconderò da qualche parte in modo che tu la possa trovare e così Jos non potrà darmi la colpa di aver parlato. Voglio vivere come una famiglia Henry, voglio che noi cinque siamo una famiglia amore mio.
Ti amo,
Rexha.
-cazzo- sussurrò Henry ripiegando la lettera e asciugando una lacrima che era sfuggita al suo controllo. Rexha aveva sempre saputo tutto e lui aveva addirittura pensato che potesse essere stato Jos a farle del male quando...quando lui non l'avrebbe mai toccata. Si sentiva sempre più uno stupido e si maledì per non aver trovato quella lettera anni prima, prima che Rexha morisse. Non era riuscito a far avverare il desiderio della moglie e molto probabilmente in quel momento Jos lo odiava a morte.
-Henry volevi vedermi?- Henry si voltò di colpo con gli occhi ancora lucidi nel trovare proprio l'oggetto dei suoi pensieri che era appena entrato nella sua camera -torno dopo- disse prontamente il moro.
-no resta- lo bloccò il re prendendo un respiro profondo -ti ho chiamato qui perché volevo chiederti scusa...scusa per essere stato uno stronzo e per aver pensato che potessi essere stato tu ad uccidere Rexha-
-non ti preoccupare...eri sconvolto e io...io ero un sospettato perfetto- gli disse Jos chiudendosi la porta alle spalle mentre Henry negava con la testa.
-non avevo nessun diritto di sospettare di te perché non mi avresti mai fatto del male Jos, e non l'avresti mai fatto ne a Rexha e nemmeno ai nostri figli-
-l'importante che tu lo sappia. Stai bene?-
-no- rispose sinceramente Henry avvicinandosi al moro e mettendogli una ciocca di capelli dietro l'orecchio come faceva anni prima -sono uno stupido che non riuscirà mai a realizzare il desiderio della moglie-
-Rexha ti vorrebbe felice e non in lacrime- sussurrò Jos accarezzandogli una guancia -e poi se vuoi posso aiutarti con il suo desiderio-
-vorrei solo poter tornare indietro nel tempo e...e trovare prima questa lettera- sussurrò Henry facendo vedere il foglietto piegato a Jos -e non dopo tutto...non dopo tutti questi anni- Henry la passò a Jos che lo guardò confuso -leggila e basta- gli sussurrò mentre Jos abbassava lo sguardo per fare come gli aveva detto il re e man mano che realizzava quello che c'era scritto sgranava gli occhi -io sono coglione ma anche voi due potevate dire qualcosa-
-dove l'aveva nascosta- chiese Jos con le lacrime agli occhi.
-dove aveva posato i tuoi orecchini- sussurrò Henry -sai vero che sono pienamente d'accordo con le sue parole vero?-
-quali?-
-quelle per le quali Erdote e Amalia sono anche figli tuoi Jos- Henry lo prese per i fianchi tirandoselo vicino -so che mi odi probabilmente adesso ma io...io vorrei almeno non perderti-
-secondo te dopo tutti sti cazzo di anni ad aiutarti me ne vado da qui? Tu non hai capito niente- ringhiò Jos prendendo il volto di Hanry tra le mani e baciandolo sulle labbra come aveva desiderato di fare per anni -non mi allontanerò da te nemmeno per un secondo-
-grazie Jos per essere così fottutamente paziente con me- sussurrò Henry baciandolo lui questa volta.
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L'Assassino Reale
RomansaDopo che suo padre ha ucciso sua madre e suo fratello Amalia è rimasta l'unica erede al trono di Yentari seguita passo passo dai suoi zii. Saranno proprio loro a convincere Amalia a partecipare al ballo del principe Malik che cerca moglie e quindi d...