Epilogo

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-secondo te le piacevano le rose bianche alla nonna?- domandò la bionda osservando la bara davanti alla quale si era inginocchiata per posare un mazzo di rose bianche.

-sono certo che alla nonna basta che le portiamo un mazzo di fiori Rexha- borbottò Pierre osservando anche lui la bara che aveva difronte e domandandosi come sempre quale sarebbe stato il nome della sorella se la nonna fosse stata ancora viva o anche se loro sarebbero mai nati. I loro genitori si erano conosciuti perché loro padre era scappato da palazzo perché avevano tentato di uccidere anche lui quella sera di ventitré anni prima.

-ma io voglio portarle dei fiori che possano piacerle-

-e chiedi nonno Henry e nonno Jos allora- borbottò il biondo -io che ne so! Ti ricordo che ho quindici anni come te e non ho mai conosciuto la nonna-

-nessuno di noi l'ha mai fatto- sussurrò Rexha alzandosi con calma da terra e togliendosi le foglie che le erano finite sul vestito verde. Se fosse stato per lei non se ne sarebbe curata ma a breve avrebbero avuto un ballo e di certo i suoi genitori l'avrebbero guardata male se si fosse presentata con il vestito sporco.

-dobbiamo rientrare vero?- sussurrò Pierre guardando la sorella per poi riposare lo sguardo sulla bara. In quello stesso momento entrambi avvertirono una mano sulla loro spalle e si voltarono giusto in tempo per osservare il ragazzo che li aveva appena raggiunti.

-stavamo arrivando Jedd- sussurrò Rexha al fratello che si inginocchiò davanti alla bara lasciando anche lui un fiore su di essa, un tulipano, per poi alzarsi.

-tulipano? Perché?- domandò Pierre al fratello.

"papà ha detto che alla nonna piacevano" rispose loro il ragazzo il la lingua dei segni e vedendo le loro facce sorrise "sono sicuro che anche le rose le piacevano. Ora dobbiamo andare"

I gemelli non aggiunsero altro e tutti e tre si incamminarono verso la sala dal ballo del palazzo che in parte era già piena di gente.

-dov'eravate?- domandò Erika raggiungendo i figli con le braccia incrociate al petto e Jedd sorrise nel notare come sua madre non sembrava ancora per niente a suo agio in quell'ambiente eppure erano passati quindici anni da quando si erano trasferiti li stabilmente.

-dalla nonna- risposero in coro i gemelli e Erika sorrise ai tre -e abbiamo scoperto da Jedd che alla nonna piacevano i tulipani-

-vero ma amava anche le rose- aggiunse Erdote raggiungendo i quattro con sul capo la corona del re visto che solo tre anni prima suo padre aveva deciso che era arrivato il momento di lasciar governare il figlio mentre lui e Jos lo controllavano.

-non lo dire solo per farci contenti- borbottò Pierre sbuffando.

-ma è vero- ridacchiò Erdote per poi sorridere nel notare entrare quattro persone nella sala -fanno sempre ritardo- aggiunse poi sorridendo alla moglie che si era voltata a sua volta per sorridere ad Amalia che insieme a Malik li stavano raggiungendo velocemente -come va sorellina?- chiese Erdote ma Lia lo ignorò completamente andando ad abbracciare Jedd che ricambiò volentieri l'abbraccio della zia.

-adora più i suoi nipoti che te Erdote- ridacchiò Malik.

-ho notato- borbottò il biondo alzando gli occhi al cielo nel vedere la sorella abbracciare anche Rexha e Pierre come se non si vedessero da secoli quando in realtà era passata solo una settimana.

-auguri Jedd- disse Malik sorridendo al nipote che gli sorrise a sua volta.

-JEDD- il castano sorrise mentre veniva travolto da Morgan e Kalea -auguri cuginoooo- urlò poi Morgan lasciandolo andare mentre Kalea continuava a stringerlo e Jedd ricambiava la stratta.

-balli prima con me vero?- domandò proprio la castana e Jedd annuì per poi indicare Rexha.

-ehi io non voglio ballare con te!- protestò la bionda incrociando le braccia al petto -ti sopporto tutti i giorni quindi ballerò con Morgan!-

-ecco tutti con un compagno per il ballo e io niente-

-tranquillo ballo io con te Pierre è solo il primo ballo che lo devo al festeggiato- sorrise Kalea mentre Jedd le accarezzava la spalla nonostante il suo sguardo stesse vagando per la sala in cerca di un paio di occhi neri come l'ossidiana sperando di trovarli e quindi ballare con il loro proprietario per il resto della serata.

L'Assassino RealeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora