Non sono nato dove mi hanno detto. Non c'ero, o almeno non ricordo, potrebbero mentire, e i documenti che porto in tasca essere falsi, appartenere a un altro uomo. Non so cosa provai a venire al mondo. Poi l'ho capito, è successo stamattina, appena uscito dal grembo della notte. Sono nato alle 6:42 di adesso, su una strada qualunque sparsa di rosa e freddo, in una curva che pare un altro tempo . Non ho pianto (dicono che si piange quando si nasce), ho aspettato in silenzio qualcuno che mi venisse a prendere. È sbucato un bus. Ora vado in città per la prima volta.
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La consuetudine del mattino
PoetryUn uomo all'alba, la solita strada per andare a lavoro. La realtà che s'impiglia nel sogno: volti e fantasmi di un viaggio quotidiano