Ho trovato una foto, dormiva tra due fogli di carta di un libro che non sapevo di aver letto.
Giusto a pagina 142, dove un giorno decisi che poteva bastare con quei noiosi capitoli.
L'ho guardata attentamente questa foto, ho sentito che non m'apparteneva, non ero io eppure lo ero.
Che strano potere hanno le foto: sostituiscono la verità con la rappresentazione. Che ne sanno della settimana seguente, dell'alba del giorno dopo: loro sono ferme lì, a quell'istante, non ti lasciano scampo.
Non puoi fuggire dai loro bordi né dallo spazio quadrato che sono tutti i confini. Le foto non testimoniano, le foto vanno a raccontare il falso di ciò che siamo diventati
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La consuetudine del mattino
PoesíaUn uomo all'alba, la solita strada per andare a lavoro. La realtà che s'impiglia nel sogno: volti e fantasmi di un viaggio quotidiano
