Il Cieco

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Sto leggendo il mio Tabucchi, seduto come sempre al primo posto della fila vuota del bus. Ad ogni frase chiudo il libro e  guardo l'alba già compiuta. Stamattina ha il colore dell'acqua dopo una goccia di sangue:arancione. Ad una delle tante fermate sale un cieco, col suo bastone. Se ne sta in piedi, davanti a me, con la faccia nell'enorme vetro. Mi domando se riesce a distinguere qualcosa, se avverte il buio alleggerirsi, come capita a chi dorme e ad occhi ancora chiusi qualcuno gli apre la finestra. Non lo so. Provo un grande imbarazzo per la mia fortuna. Vorrei andargli vicino e raccontargli i colori della facciata del Museo che ora ci sbuca davanti. Chissà, forse lui immagina colori ancora più belli. Scende, lo perdo nel mattino, chissà dove va

La consuetudine del mattinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora