Capitolo 1

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Ciao a tutti,
Incomincio con il dirvi che questa storia è frutto della mia fantasia e che l'unico riferimento reale è l'aspetto dei personaggi.
Di conseguenza, il carattere dei personaggi, il luogo in cui vivono, ma soprattutto qualsiasi cosa succede nella storia, lo dico e lo ripeto, è frutto della mia fantasia. Leggendo la storia capirete a cosa mi riferisco. Lo dico anche perché ho ricevuto varie critiche sul fatto che quel che succede nella storia non può accadere nella realtà. Avete ragione, ma è proprio per questo che esistono le storie, affinché una persona possa scrivere quel che vuole e possa inventare fatti anche non reali.
Vorrei scusarmi, invece, per gli orribili errori di grammatica, che sto cercando di correggere. E se sbaglio qualcosa, ditemi tutto, senza pensare che mi offenda.
Detto questo vi lascio in pace e spero che la storia vi piaccia.
Un bacetto.

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Fui svegliata come tutte le mattine dalla mia cagnolina Lesley che, puntualmente, era salita sopra il letto per svegliarmi.

Era proprio questa la causa per cui non avevo mai usato una sveglia.

Uscii dalla porta di camera mia ed andai in bagno.

Mi lavai la faccia e i denti, per poi pettinai i lunghi e mossi capelli che mi ritrovavo.

Alcune volte li amavo perchè rispecchiavano il mio stato d'animo.

Quando ero triste, loro erano scompigliati e quando ero felice, loro erano perfetti.

Oggi non ero né felice né triste e di conseguenza, anche loro era normali.

Mi vestii dei pantaloni a vita alta, una felpa bianca della Hollister e delle superstar, con le righe color argento.

Presi il mio telefono e scesi di sotto per fare colazione.

Scesa di sotto sentii un silenzio tombale.

Normalmente c'erano mia madre e il marito di mia madre, Josh, che parlavano o ridevano tra loro.

Invece oggi era tutto molto calmo, finchè non sentii come dei bisbigli provenire dal salotto.

Andai, senza farmi vedere, in salotto e li trovai seduti, entrambi con una faccia seria, che parlavano.

Parlavano a bassa voce, come avessero paura di far sentire qualcosa a qualcuno.

E quel qualcuno di certo ero io.

Sentii Josh dire: "Credo che non gli dovremmo dire nulla a proposito il parto"

Parto? Di quale parto stavano parlando?

"Infatti, chissà come la prenderebbero. Ma infondo sono i nostri figli, glielo dovremmo dire" disse mia madre.

"Due mesi prima del parto glielo diciamo, okay?" disse lui.

Mia madre annuì. A quel punto sentii il mondo crollarmi addosso.

Come potevano avere un bambino, tenermelo nascosto per tutto il tempo ed inoltre, venirmelo a dire due mesi prima che nascesse? Ma soprattutto come poteva mia madre essere d'accordo con lui? Come poteva essere d'accordo con lui sul fatto che ci avrebbero dovuto tenere all'oscuro di tutto questo? Dio, com'ero infuriata.

Subito dopo che mia madre annuì, io decisi di entrare in salotto.

Feci un piccolo, ma udibile rumore con il piede, sperando di attirare la loro attenzione e così successe.

Incominciai dicendo "Siete seri? Avete un figlio e non me lo volevate dire?"

Quando ero arrabbiata parlavo sempre velocemente.

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