Capitolo 14

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Non poteva succedere.

Perlomeno non qui a scuola.

Continuai a tossire non riuscendo a respirare e rimasi appoggiata con una mano al muro.

Come sempre, avendo la sfortuna dalla mia parte, il telefono era spento e non potevo nemmeno chiamare Tyler.

"Respira Eve, respira, che ce la puoi fare" dissi cercando di rassicurare me stessa, invano.

Cosa avrei potuto fare?

Ho sempre avuto Tyler al mio fianco in situazioni come queste.

Cosa faceva Tyler per calmarmi?

Mi diceva qualcosa per calmarmi e mi dava dell'acqua.

Mi serviva dell'acqua.

Non ce la facevo a muovermi ed il mio respiro stava peggiorando.

"Eve dove sei?" sentii Cameron urlare.

"Sono qui" dissi con nel tono più alto che potessi.

Sentii dei passi veloci venire verso di me.

"Eve, cos'hai? Stai bene?" disse mentre cercava di respirare.

Sembrava avesse appena corso.

Scossi la testa.

Mi aiutò ad appoggiarmi per terra con la schiena appoggiata al muro.

"Non riesco a respirare" dissi leggermente.

Mi guardò confuso, come per dirmi cosa dovesse fare per aiutarmi.

"Cam mi serve dell'acqua .. ti prego"

Tirò fuori dal suo zaino una bottiglietta di acqua, la aprì e me la diede.

Bevvi l'acqua e cominciai a respirare leggermente bene.

"Eve, respira" disse calmandomi.

Io annuii e feci un grande respiro e poi un altro ancora.

Continuai così per un po' di volte, finché non riacquisii il mio respiro regolare.

"Stai meglio?" mi chise mettendosi seduto di fianco a me.

"Si, un po' meglio" dissi girandomi verso di lui.

Lo guardai per un po' per poi dirgli "Grazie"

"E di che" sorrise.

"Cosa ti é preso prima? Perché non riuscivi a respirare?"

"Non so" mentii.

Mi guardò confuso, ma almeno non chiese spiegazioni.

Ormai la campanella era suonata da 10 minuti, quindi non c'era verso che ci facessero entrare a lezione.

In questa scuola dopo che si facevano 10 minuti di ritardo ad una lezione, non si poteva più entrare in classe.

Poteva pure sembrare una cosa bella, ma dopo un numero di assenze ti si abbassava il voto di comportamento e se, eventualmente, ne facevi troppe, venivi bocciato.

Rimanemmo in silenzio, quando sentii una voce abbastanza familiare chiamare il nome di Cameron.

Alzai gli occhi al cielo e dissi con un tono molto falso "La tua ragazza ti sta chiamando"

Lui si alzò e rise leggermente.

"E ora che hai da ridere?"

"Nulla" disse sorridendo "Ci si vede"

Dato che ormai avevo saltato l'ultima ora di scuola decisi di dirigermi verso casa.

"Eve, che piacere vederti!" Disse una voce a me abbastanza familiare.

La conoscevo questa voce ma non ricordavo di chi fosse.

Alzai la testa e incontrai i bellissimi occhi di Jonathan.

"Nath!" Dissi abbracciando.

"Vedo che mi hai già trovato un soprannome" rise ricambiando l'abbraccio.

"Si" sorrisi anche io.

"Come stai?" Mi chiese lui.

"Adorabilmente bene, tu invece?"

"Si va avanti"

"Che succede?"

"Oh no, niente di che, ho solo avuto un momento 'no' con la mia ragazza e ci siamo lasciati. Niente di cui preoccuparsi."

"Oh Nath, mi spiace tanto. Sappi che però questa separazione non durerà molto"

Mi guardò confuso e dissi "Sei un bel ragazzo, tornerà da te" gli sorrisi.

"Grazie"

"Che fai oggi?" Gli chiesi.

"Non lo so, sarà pure sabato ma voglio restare a casa"

"Io e il mio gruppo organizziamo un falò, vieni vieni vieni?" lo supplicai.

"Certo"

"Alle 19:30 davanti a Codes" dissi per poi correre verso casa.

Aprii la porta di casa ed entrai.

"Mà, sono a casa!" urlai per farmi sentire da lei per poi salire le scale.

Dopo aver fatto cinque gradini mia madre mi chiese "Che ci fai qui? Non dovresti essere a scuola?"

"No, ci hanno fatti uscire prima" mentii.

Mia madre mi guardò e sapevo che non mi avrebbe creduto, ma nonostante tutto mi disse "Okay, vado a finire il pranzo"

Continuai a salire le scale ed andai in camera mia.

Mi cambiai mettendomi dei pantaloncini e una maglia.

Successivamente presi i libri da dentro la borsa, mi misi sopra il letto e cominciai a studiare storia.

Cominciai a ripetere ma le cose non avevano intenzione di entrarmi in testa.

"Ah! Maledizione!" urlai.

Stupida mente.

Stupida storia.

Stupida scuola.

Stupida agenzia.

Ma soprattutto, stupido Cameron.

"Perché non riesco a studiare, perché?"

Mi buttai sul letto e mi misi ad usare il telefono.

Stanca, mi addormentai con in telefono tra le mani.

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Ciao bellezzeeee❤
Quanto cioccolate avete mangiato in queste vacanze?

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