Capitolo 12

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"Oh, per l'amor del cielo Cameron, smettila"

Ormai succedeva sempre così.

Era da un po' di tempo che andava avanti questa storia.

Io e lui eravamo come cane e gatto.

No, anzi, di peggio.

La mia relazione con i ragazzi, e intendo dire, Nash, Taylor, Matt e Hayes, andava a meraviglia.

Perchè invece con lui non me ne capitava una giusta?

"Ma sei stata tu ad incominciare!"

"Non è vero"

"Dai, Eveline lo sai pure tu"

"Cameron, quale parte della frase 'non è vero' non hai capito?"

Alzò gli occhi al cielo senza dire nulla così dissi "Vedi? Ho ragione"

"Ne sei proprio sicura?"

Aprii la bocca per parlare ma ripensai a come era iniziato tutto e quindi realizzai che aveva ragione e che ero stata io ad iniziare.

"Ho detto che sei uno stupido e che sei un idiota, ma su questo non puoi darmi torto perchè ho detto solo la verità" alzai le spalle.

Cameron volle parlare ma Bailey disse "Ragazzi, basta, vi supplico."

Diedi un ultimo sguardo a Cameron e mi girai dall'altra parte.

Oggi avevamo deciso di andare tutti a casa dei ragazzi per passare un pomeriggio insieme.

Oltre a me, Tyler ed Alexis vennero pure Jacob, Mahogany, Bailey, Hailee, Jacelyn, Beck e Kai.

Eravamo un bel gruppetto, un po' troppo grande, ma un bel gruppetto.

Aaron e Carter dovettero uscire perchè.. non lo sapevo.

Eravamo tutti seduti fuori a parlare.

No aspettate, riformulo la frase.

Eravamo tutti seduti fuori e parlavamo solo io e Cameron, come al solito.

Dopo che Bailey ci aveva fermati nessuno osò dire parola e si creò un silenzio alquanto imbarazzante.

Come al solito dovevo essere sempre io quella a dover rompere il silenzio, così alzai gli occhi al cielo e dissi.

"Che si fa ragazzi?"

Ognuno cominciò a pensare a qualcosa.

"Andiamo in piscina" disse Matt esaltato.

Tutti annuirono tranne me e Cameron.

"Io invece direi di andare a preparare una torta" dissi io.

"Chi ci sta?"

Cameron alzò la mano e anche Matt solo che disse "Preferisco la piscina"

Io rimasi sorpresa e dissi "Okay, ma sappiate che non toccherete la torta neanche con un dito"

I ragazzi cominciarono a lagnare ed io e Cameron andammo in cucina.

Mi misi seduta.

"Ti prego dimmi che mai preparato una torta" dissi con un tono quasi supplichevole.

"Si una vo-"

"Grazie a Dio, Cameron" sospirai.

Lui mi guardò confuso, poi fece un sorriso malizioso e mi disse quasi ridendo "Avevi intenzione di preparare una torta ma non sapevi nemmeno come farla?"

"Se più gente avesse accettato di fare una torta allora avrei chiesto a loro come farla, ma dato che ora ci sei tu" risposi anche io con una faccia maliziosa.

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