Alla fine Cameron mi portò in un bosco. Tutto quello che fece fu portarmi in un dannato bosco. Che cosa aveva di così importante un bosco? Non ne capivo il senso. Io pensavo che si volesse aprire con me portandomi dove era intenzionato ad andare, invece mi portò in un bosco. Ci avrei scommesso non so cosa che lui non sarebbe andato lì prima che mi avesse invitato ad andare via da scuola con lui. Di certo una persona con un briciolo di mente non avrebbe saltato scuola per andare in un bosco. Sapevo che non voleva andare lì.
Ormai stavamo camminando da mezz'ora ed ero piuttosto stanca. C'era sempre questo assordante silenzio. Dovevo sempre essere quella a dover incominciare il discorso, era fastidioso. Prima di arrivare qui gli avevo chiesto dove stessimo andando e tutto ciò che mi disse fu un semplice "Da qualunque parte."
Da qualsiasi parte? Eravamo seri? Come può una persona andare da qualunque parte? Non osai chiederglielo per paura che mi lasciasse lì e se ne andasse da solo. Tutto quello che volevo era passare un po' di tempo con lui. Ma a quanto pare la cosa non era reciproca.
"Cameron." Dissi attirando la sua attenzione, facendolo voltare verso la mia direzione "Quanto manca?"
"Non molto." Disse riprendendo a camminare davanti a me. Sbuffai silenziosamente e continuai a camminare. Decisi così di riprovare a chiedergli dove stessimo andando.
"Cameron." Dissi un'altra volta "Dove stiamo andando?"
"Te l'ho già detto, non lo so, camminiamo e basta." Era così irritante.
"Ma è impossibile che tu non lo sappia." Mi lamentai di nuovo.
Non mi diede retta e continuò a camminare come se io non esistessi. Decisi di accelerare leggeremente il passo, poiché mi trovavo lontana da lui e per parlargli, dovevo urlare.
"Siamo arrivati." Disse Cameron ad un tratto. Io alzai lo sguardo e rimasi sorpresa da ciò che vidi.
Eravamo in cima alla piccola collinetta da cui eravamo saliti, non eravamo più in mezzo al bosco. Ciò che avevo davanti era la vista, il panorama più bello che avessi mai visto in vita mia. Di fronte a me c'era un gigante lago, circondato da alberi e pini. Oltre il lago c'erano delle montagne ed essendo a gennaio, c'era un po' di neve su di esse. Il lago era splendido. Rifletteva tutto quel bel paesaggio che gli stava attorno. Non ero mai stata in questo posto, nonostante si trovasse nella mia stessa città. In realtà c'erano molte parti della città che non avevo mai visto. Mi ero incantata a guardare il paesaggio che non mi accorsi del fatto che Cameron mi aveva superata e stava andando verso il lago.
"Hei! aspettami." Gli urlai prima di correre verso di lui. Per arrivare al lago avremmo dovuto scendere la collinetta. Non era così semplice come poteva sembrare e, nonostante essa non fosse molto alta, ci mettemo più di 20 minuti. Dovemmo riattraversare un bosco per arrivarci. Per non parlare del fatto che dovemmo passare sopra un ponte fatto solo di legno. Precisando, il ponte era un albero caduto o messo lì di proposito. Cameron non ebbe problema nel atttaversarlo mentre io, come era mio solito fare, stavo per cadere. Grazie al cielo c'era Cameron. Se non fosse stato per lui, mi avrebbero trovata morta nel piccolo ruscello che si trovava sotto il ponte. Solo al pensiero rabbrividii.
Finalmente arrivammo e lasciai che un sospiro uscisse dalla mia bocca. Nonostante Cameron non avesse parlato per tutto il tragitto, non era stato molto noioso. Ad essere sincera, me lo aspettavo leggermente più noioso. Cameron si sedette per terra e io feci lo stesso. Era tutto così tranquillo, mi sentivo talmente bene. Mi piaceva questo posto, ti trasmetteva serenità. Non mi sarei di certo sorpresa se mi avesse detto che veniva qui spesso.
Mi girai verso la sua direzione e trovai che stava guardando il lago davanti a noi, era incantato. Il suo profilo era.. perfetto. Lineamenti perfetti, naso perfetto, occhi perfetti, labbra perfette. Come poteva una persona essere così.. perfetta?
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Escape
FanfictionWhy we're pointing fingers, when we're the same? A Cameron Dallas's story.