Capitolo 24

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Scusate se il capitolo l'ho pubblicato e poi l'ho tolto. È stato un errore, volevo solo continuare a scriverlo ma per sbaglio l'ho pubblicato.😂😂
Ora vi lascio leggere il capitolo in pace, lasciate solo che vi dica un'ultima cosa: per tutti quelli che hanno già letto il capitolo, sappiate che l'ho modificato. Beh, oddio, ho aggiunto solo una parte poiché il capitolo non era completo, quindi se non volete rimanere indietro vi invito a leggere quella parte c:

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Che bello prendersi un giorno di pausa e rimanere a casa a fare un bel niente quando tutti i ragazzi della mia età erano a scuola. Sospirai e presi un Oreo, mentre mi stendevo sul divano con uno stupido sorrisetto stampato in faccia. Erano le dieci di mattina e io stavo a casa, stesa sul divano a mangiare le patatine e gli Oreo. Avete capito benissimo, stavo a casa quando avrei dovuto essere a scuola. Avrei dovuto ringraziare Cameron per questo.

Ieri, dopo essere tornata a casa, stavo morendo dal freddo nonostante mi fossi fatta una doccia calda e mi fossi vestita un maglione molto pesante. Decisi così di andare in camera di Tyler a chiedergli se anche lui avesse tutto quel freddo. Quando andai da lui, indossava solo una maglia a maniche lunghe leggera e sembrava stare più che bene solo quella addosso. Appena mi vide conciata in quello stato, mi chiese se stessi bene, poiché sembravo stanca e avevo le guance un po' rosse. Io non avevo mai le guance rosse. Non ero mai stata una di quelle persone che quando entrava in un locale caldo dopo essere stata fuori al freddo, le guance le si coloravano di rosso. Tyler decise di controllarmi la febbre e sì, avevo la febbre. Anche stamattina mia madre, prima che andasse al lavoro, era venuta in camera mia per misurarmi la febbre e avevo 38 gradi. Per un momento ero così felice di avere la febbre poiché non sarei dovuta andare a scuola, poi però il mio umore cambiò radicalmente perché realizzai che avere la febbre implicava rimanere a letto per tutto il giorno senza poter fare quel volevo. Adesso avevo ancora la febbre, ma poco mi importava. Mi sentivo bene e questo bastava. Riuscivo a camminare senza sentirmi stanca, non sentivo la testa pensante e non avevo freddo. Ciò significava che stavo bene, avevo ancora un po' di febbre ma sarebbe andata via.

Scrollai le spalle e presi il telecomando dal tavolino davanti a me. Accesi la televisione, girando tra i canali sperando di trovare qualcosa di interessante. Io odiavo guardare la televisone, era talmente noioso. Ero più una persona da video su Youtube e serie televisive in streaming. Stanca di girare tra i canali senza trovare niente di bello, presi il mio telefono e accesi la musica a tutto volume. Cominciai a pensare a cosa fare. Mi ero già fatta la doccia, avevo già fatto colazione e stavo mangiando tutt'ora, non potevo uscire perché pioveva e mi sarei ripresa di nuovo la febbre, non potevo andare a farmi il bagno in piscina perché appunto pioveva, e non ero dell'umore di guardare un film o vedere video su Youtube. Era così noioso stare a casa senza fare niente.

Idea! Potevo mettermi a cucinare qualcosa, magari una torta o dei biscotti. Mi alzai di scatto e presi il telefono per cercare qualche ricetta, quando mi ricordai che avrei potuto bruciare la casa e che non c'era nessuno che mi avrebbe potuto salvare. Scossi la testa e appoggiai di fretta il telefono da dove lo avevo preso.

"Ma dai, non c'è niente da fare." piagnucolai, buttandomi all'indietro nel divano. Guardai il soffitto annoiata, almeno così il tempo sarebbe passato più velocemente. Ero immersa nei miei pensieri quando mi ricordai che potevo mettermi a leggere. Mi alzai velocemente dal divano e mi diressi in cucina a prendere un bicchiere di acqua prima che andassi di sopra a prendere qualche libro. Presi una bottiglietta d'acqua, così non mi sarei dovuta alzare ogni 20 minuti per bere. Mentre passavo per il salotto per il salotto per andare i camera mia a prendere un libro, partì una delle mie canzoni preferite, nonché 'The Life' delle Fifth Harmony. Andai ad alzare di poco il volume, affinché lo sentissi anche da sopra.

"Ever since I was young I'm tryna get it right. Every year I'm working towards the goal. Don't sleep 'till we see the daylight. Living big, going up on the rope." canticchiai mentre salivo le scale ballando.

Andai in camera e quando entrai un'ondata di vento mi venne contro, facendomi rabbrividire. La finestra era aperta. Strano, ricordavo di averla chiusa prima di scendere di sotto. La osservai per un attimo, ancora sicura del fatto che l'avessi chiusa prima di scendere. Scrollai le spalle cercando di non darci troppo peso e la andai a chiudere, per poi prendere una felpa da dentro l'armadio. Amavo quella felpa, anche se me la vestivo solo a casa. Non sarei di certo mai uscita con una felpa che aveva alieni verdi con coroncine, unicorni rosa e panda che dormivano su una nuvola tutti sparsi per la felpa. Risi da sola e mi diressi verso la libreria dove tenevo tutti i miei libri. Guardai tra i libri che non avevo letto ed erano davvero tanti. Fino a pochi mesi fa leggevo moltissimo, da quando incontrai Matt e i ragazzi incominciai a leggere molto di meno, finendo col non leggere per niente. Avevo cominciato a leggere un libro in inglese, che poi lasciai in sospeso dopo che incontrai i ragazzi. Si chiamava 'The Great Gatsby' di Francis Scott Fitzgerald e dovevo ammettere che mi piaceva davvero molto. Decisi quindi di prendere quel libro. Lo presi dalla libreria ed uscii dalla camera, tornando di sotto.

"This is the life, life, life, this is the life, life, life. This is the life, life, life, this is the life. Give it up for the kids eating good, getting lit. Living life, feeling rich. This is the life." Continuai a cantare a voce alta mentre mi dirigevo verso le scale.

Ad un tratto il telefono smise di emettere alcun suono, segno che la playlist era finita. C'era un silenzio tombale in casa ed io odiavo il silenzio. Sbuffai e scesi le scale. Mentre scendevo le scale, mi girai a sinistra, verso il salotto, e vidi una sagoma accanto al divano, che aveva in mano il mio telefono e se lo rigirava tra le mani. Ecco perchè non c'era più la musica, io ero sicura di aver messo la riproduzione casuale, non una playlist. Non mi era chiaro chi fosse quella persona, riuscivo a malapena a riconoscere se fosse una maschio o una femmina, ed era un maschio. Appena la vidi istintivamente feci un urlo e gli lanciai il libro che tenevo in mano, prendendolo in testa.

'Bella mira' mi complimentai con me stessa. Corsi giù dalle scale mentre quella persona si toccava la testa e si girava verso di la mia direzione.

"Ma che cazz-" urlò grattandosi la nuca. Stavo per andargli addosso quando si girò verso di me. Mi fermai di scatto quando riconobbi che era Cameron. Mi portai le mani davanti alla bocca e mi girai dell'altra parte imbarazzata. Cavolo, gli avevo appena lanciato il libro in testa con tutta la mia forza.

"Eveline, ma che cazzo fai?" Disse dopo che si girò verso di me, mentre si grattava il punto dolorante nella testa.

"Che cosa fai tu qui?" Lo guardai alzando le mani al cielo. Che cosa ci faceva in casa mia? Come aveva fatto ad entrare?

Stava per rispondermi quando le teste di Nash e Matt uscirono da dietro al muro della cucina.

"Ma che cosa? Matt, Nash, che ci fate qui?" Dissi ancora più confusa. Quando anche loro stavano per darmi una risposta, Tyler uscì dalla cucina dicendo "Che sta succedendo? No, perché vi-" si fermò appena mi vide.

"Oh, ciao Eve." Ora si che mi si chiariva tutto. Erano venuti a casa con Tyler. Però aspettate un attimo, perché erano a casa quando avrebbero dovuto essere a scuola?

"Siamo a casa perché c'era sciopero, quindi siamo usciti alle dieci." Continuò come se mi avesse letto nel pensiero.

"Mh." annuii e mi diressi verso di Cameron, che mi guardava come se volesse che gli chiedessi scusa.

"Guarda che non ti chiedo scusa." dissi prima di prendergli il mio telefono dalle mani e raccogliere il libro da terra. Sentii che ai ragazzi scappò una risatina "Almeno la prossima volta eviti di fermare la musica senza il mio permesso."

Mi girai verso di loro e gli sorrisi, per poi dire a Tyler "Oggi avete casa libera."

Lui mi guardò confuso e mi disse "Come mai? Mamma non torna a pranzo?"

"No, ha detto che oggi passerà il pomeriggio da zia Chantal e che tornerà per l'ora di cena."

"Allora rimanete da noi a pranzo?" Chiese Tyler ai ragazzi, girandosi verso di loro "Almeno ci fate compagnia."

"Per me va bene." Fece le spallucce Matthew.

"Anche per me." Disse Nash, sempre con un sorriso stampato sulle labbra. Lui e Matt sorridevano sempre, beati loro.

Mi girai verso di Cameron, per vedere se anche a lui andasse bene, e trovai che mi stava guardando. Ci guardammo per un tempo indefinito negli occhi, prima che lui si girasse verso la direzione di Tyler e rispondesse "Anche io ci sto."

"Però cucinate voi!" Continuò Cameron, indicandoci.

"Ah, io non so cucinare. Potete pure chiedere a Tyler cosa è successo l'ultima volta che ho toccato i fornelli." Ridemmo io e Tyler, mentre gli altri ci guardavano senza capire.

"No, grazie, non voglio che si bruci di nuovo tutta la cucina." Continuò ridendo.

"Comunque Eve, perché non c'eri a scuola oggi?" Mi domandò Nash.

"Chiedi al tuo amichetto qui." Indicai Cameron con la testa, che rise sotto i baffi. Nash accennò un sorriso.

"Ah, vero, i due picc-" non lo feci finire, spendo già che cosa volesse dire.

"Nash, non vuoi che ti tiri il libro in testa come ho fatto a Cameron, vero?" Dissi alzando il libro, oscillandolo.

Nash spalancò gli occhi, alzando le mani verso il cielo. "No, grazie non ci tengo."

"Meglio per te." Dissi e mi girai di scatto verso di Cameron, che aveva appena detto la mia stessa frase. Scoppiammo in una fragorosa risata mentre gli altri ci guardavano come se fossimo delle strane creature scese in terra.

"Okay, okay, ma che si cucina?" Intervenne Matt, facendoci smettere di ridere.

"Oh ma tu sempre al cibo pensi, peggio di Eveline!" Gli urlò Tyler, ovviamente scherzando, entrando poi in cucina. Lui lo guardò con una faccia da cucciolo, per poi seguirlo in cucina seguito a sua volta da Nash.

"Che scemi." Asserii ridendo leggermente.

"Allora che si fa?" Mi chiese Cameron prima di buttarsi sopra il divano. Ma certo, fai come se fossi a casa tua. Scossi la testa e mi andai a sedere sul divano, accanto a lui, tenendo sempre una certa distanza.

"Ah io leggo il libro, poi non so te." Aprii il libro, e cercai il segnalibro, ccorgendomi poi che mi ero scordata di metterlo l'ultima volta in cui lo lessi. Ciò implicava che avrei dovuto sfogliare capitolo per capitolo il libro e vedere se avessi letto quel capitolo o no.

"Ma dai, possibile che io debba sempre essere così stupida?" Alzai le mani al cielo, mentre sentii Cameron ridere e dire "Si."

Mi girai verso di lui, fulminandolo con lo sguardo.

"Guarda che non l'ho chiesto a te." Cercai di sembrare il più seria possibile, ma fallii scoppiando a ridere assieme a lui. Era impossibile non ridere se lui rideva. La sua risata era coraggiosa, ti avrebbe fatto ridere anche quanto la voglia di ridere era pari a zero.

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Hei belle persone, incomincio con il dirvi che vi ringrazio tantissimo per tutte le visualizzazioni e per tutte le belle cose che mi scrivete. Voi non lo sapete e non ve ne accorgete, ma mi basta solo un vostro commento positivo a rendermi la giornata migliore e a darmi la voglia di scrivere un nuovo capitolo. Mi vorrei scusare per il fatto che questi giorni ci metto davvero tanto a scrivere i capitoli, ma sono ancora devastata per quel che è successo a Christina Grimmie. Per chi non lo sapesse, Christina è, anzi era, una cantante, davvero con molto talento, la quale e stata uccisa più di una settimana fa con due o tre colpi di pistola.. Vi dico solo questo: non ho parole. Non riesco a capacitarmi di come una persona abbia le palle (scusate per la parola) di andare a sparare ad una ragazza così carina come lei quando stava firmando gli autografi alle sue fans. Ma come si fa? Io dico, esiste ancora qualcuno in questo mondo con un briciolo di cuore? No, perché il mondo sta peggiorando di giorno in giorno. Io ancora non ci posso credere, non riesco a realizzare che lei sia morta, mi si spezza il cuore ad ascoltare storie del genere.. io la seguivo, mi piaceva come cantante, potete solo immaginare la mia reazione quando ho letto che era stata uccisa. È stato uno shock. Ogni tanto nella bacheca di Youtube mi capitano i suoi video e io piango come una scema a vederli.. Vabbè, scusate, vi volevo solo far sapere di questa ragazza, che non meritava di morire. Tutto capita per una ragione, ma io questo non riesco proprio a reggerlo, non ce la faccio proprio.. non so come le persone abbiano il coraggio di uccidere. Detto ciò godetevi ogni momento con le persone che vi sono più care, perché non potete mai sapere cosa può succeder loro, mai. Ah un'ultima cosuccia, fatemi arrivare a 500 stelline (😍😍😍), mi rendereste felicissima *piange*
Dai susu, so che la potete fare ;)
Vi auguro una bella giornata e vi mando un bacetto❤

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