"Quello che mi hai detto quella sera, prima che io scoprissi delle tue bugie, era tutto vero? O hai mentito anche sul fatto che mi amassi?"
Il dubbio che Childe aveva posto a Zhongli era tutt'altro che ingiustificato.
Non era certo sorprendente che provasse della sfiducia, nei propri confronti.
Oltre a fargli quella domanda, Childe gli aveva chiesto altre due cose. La prima, era cosa avesse significato per Zhongli la notte che avevano passato insieme prima della sua partenza, quell'episodio inaspettato, sfuggente e intenso che li aveva coinvolti quasi di sorpresa.
La seconda, invece, riguardava al segreto che aveva mantenuto per mesi: Childe voleva assolutamente sapere perché Zhongli non avesse confessato di dover lasciare la Francia.
La giustificazione che Zhongli gli aveva dato non era falsa, ma era parziale. Era vero che aveva vinto la stessa borsa di studio che desiderava anche Childe, e che non glielo aveva detto per non ferirlo. Era vero che si era sentito in colpa ad andare in Canada al posto suo, e che aveva mantenuto quel segreto per evitare di litigarci.
Ma c'erano altre motivazioni, dietro alla scelta di quella partenza, che non poteva ancora dirgli. Gli avrebbero spezzato il cuore.
Childe, però, doveva aver intuito che Zhongli gli stesse nascondendo qualcosa. Era rimasto poco convinto dalla motivazione che aveva ricevuto, e anche decisamente offeso. Se Zhongli' non aveva colpa di quella vittoria, perché credeva che lui si potesse arrabbiare così facilmente ? Per chi lo aveva preso, gli aveva rimproverato Childe, deluso?
Z
hongli, immerso in quei pensieri, scrutò il volto di Childe, e, rivedendo la sua espressione ferita, pensierosa e delusa, rammentò il giorno della loro litigata come se fosse appena trascorso.
La sua mente, per quanto desiderosa di rimuovere quel ricordo spiacevole, lo aveva ancorato al suo animo come una pesante catena.
Non c'era niente di peggio di ferire a quel modo la persona amata, come aveva fatto lui, anche senza volerlo.
16 Giugno, 1 anno prima
Zhongli si alzò dal letto a fatica, non soltanto per l'orario terribile della sveglia.
L'ultima cosa che avrebbe voluto fare al mondo era abbandonare il letto.
Childe era ancora avvinghiato a lui, con la testa posata sulla propria spalla e un braccio a cingergli il fianco. Il suo respiro era regolare, sereno, come forse non accadeva da anni.
Era la prima volta che dormivano abbracciati, ma avendo condiviso la stanza per anni, e a volte persino il letto, durante qualche vacanza, Zhongli conosceva le sue tristi abitudini del sonno.
Childe aveva condotto una vita difficile, che lo portava spesso a fare incubi, sogni spaventosi che lo destavano in piena notte. In quei momenti si agitava tra le coperte, inquieto, intrappolato in scenari invisibili e terrificanti. Quel mattino, invece, aveva le labbra curvate in un sorriso, e il corpo quasi del tutto immobile, stretto nel conforto della presa di Zhongli.
Zhongli non poté fare a meno di lanciargli un'ultima occhiata, prima di decidersi a mettersi in piedi.
Era splendido, soprattutto per la serenità che emanava. Le ciocche rosse e ribelli dei suoi capelli gli ricadevano disordinate su un volto totalmente pervaso dalla pace. Le prime luci dell'alba, filtrate dalle tende, gli disegnavano le linee del corpo scoperte dalle lenzuola, ormai accartocciate tra le loro gambe. La sua pelle era tempestata da miriadi di lentiggini, dalle spalle, al viso e alle braccia, ora che il sole estivo aveva iniziato a sfiorarla.
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Rain of Stone (Gossip In The Woods)
FanfictionUna casa per otto persone è decisamente troppo piccola, specialmente se ci sono soltanto quattro stanze. Ma bisognerà farsela bastare, dato che né Al Haitham nè Kaveh vogliono rinunciare a portarci il loro gruppo di amici per le vacanze estive. Torn...