8: New Roles

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Quanto manca ad arrivare all'ufficio turistico?",domandò Dunyarzad, cercando di sforzare un sorriso.

Il suo respiro si era fatto affannato, testimone del suo sforzo. Anche se negli ultimi tempi le sue condizioni erano notevolmente migliorate, soffriva pur sempre di una malattia cronica. Dehya la stava tenendo a braccetto, posando l'altro braccio sulla sua spalla con fare protettivo. Dunyarzad si era appoggiata a lei senza alcuna reticenza, e sembrava crogiolarsi della sua presa. 

Childe si ricordò del modo in cui era arrossita, quando Candace aveva scherzato sul fatto che lei e Dehya fossero le uniche a non avere drammi d'amore, in quella casa. Che ci fosse dietro qualcosa tra quelle due? Nessuna delle due aveva mai detto nulla, ma effettivamente passavano tanto tempo insieme, anche da sole. Forse non si vedevano come due semplici amiche.

"Ci siamo quasi, non preoccuparti.",la rassicurò Tighnari. "Siamo venuti a fare una passeggiata qua stamattina, prima di arrivare a casa, quindi ho memorizzato le strade. Ormai siamo praticamente in centro."

Bastarono un paio di minuti per confermare le sue parole, non appena raggiunsero l'ingresso al centro, passando sotto a un arco.

Si trovarono di fronte a una strada disseminata di negozi e piccoli bar, che li avrebbe condotti direttamente a "La porte des secrets", sede della mostra interattiva sulle leggende della foresta bretone. Era un edificio che faceva parte della sede dell'antico monastero locale, e da cui, nei giorni moderni, partivano le visite turistiche.

Childe si guardò intorno con aria curiosa: i negozi di artigianato avevano appena aperto le porte ai clienti, pronti a vendere gioielli, statue di fate e folletti, e libri sulla mitologia locale. Anche i bar e le fornerie avevano iniziato a riempirsi, con la gente seduta ai tavolini all'aria aperta e i passanti che prendevano dolci, quiches e altro cibo, probabilmente per sostenere i tour nella foresta. I pullman erano già fermi nella piccola piazzetta di fronte agli uffici turistici, in attesa che di portare i visitatori nei punti del bosco più difficili da raggiungere.

Anche se erano in una piccola cittadina, l'atmosfera intorno a loro sembrava quasi magica. Si riusciva già a intravedere il verde poco distante dalle case, oltre agli specchi d'acqua dei laghetti.

Zhongli stava camminando con passo lento, gli occhi incollati alle vetrine degli edifici di mattoni, con uno sguardo a dir poco rapito.

A Childe venne istintivo sorridere, mentre lo osservava. Sapeva già che cosa voleva, e, se fossero stati insieme un anno prima, probabilmente glielo avrebbe comprato all'istante.

Le cose però ora erano cambiate, cercò di ripetersi, tentando di reprimere l'istinto di prendere il portafoglio e offrirgli un regalo. Forse tornare a viziare Zhongli mentre la loro situazione tra di loro era ancora ambigua non era l'idea migliore del mondo. Quando però lo vide tentennare di fronte a un libro di leggende rilegato come se fosse un antico taccuino, con delle pietre preziose incastonate, non poté fare a meno di intenerirsi. Gli stavano praticamente brillando gli occhi. Childe sapeva benissimo quanto raramente potesse permettersi degli acquisti extra, e quanto amasse leggere nuovi libri.

Tra le tante cose che gli mancavano del suo rapporto con Zhongli, c'erano senza dubbio anche quelle occasioni in cui gli comprava qualcosa per renderlo felice, senza volere niente in cambio. Forse era un po' avventato fargli un regalo di nuovo, ma in fondo stavano provando a ricostruire un rapporto, con la promessa che Zhongli gli avrebbe detto la verità. Che male c'era, per una volta?

Era una volta soltanto, in fondo. La prima da quando Zhongli era tornato in Francia.

"Senti, Zhongli...se arrivi prima di me all'ufficio ti compro il libro!", gli propose Childe, con un sorriso divertito, tirandogli una lieve gomitata per attirare la sua attenzione.

Rain of Stone (Gossip In The Woods)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora