Zhongli era fermo vicino alla porta, ad osservare Childe che si vestiva per la festa. L'evento di quella sera era ormai imminente.Non poteva fare a meno di sentirsi emozionato. Era da tanto tempo che non uscivano insieme a divertirsi. Gli mancavano le serate piene di musica, in cui Childe lo trascinava a ballare, riuscendo a farlo sciogliere. Gli mancavano le sue risate mischiate al suono delle casse, le sue mani che lo tenevano sempre al sicuro dalle folle, i suoi occhi che lo seguivano ovunque.
Lo aveva fatto sempre sentire importante, anche in mezzo a una folla. Si era sempre assicurato di farlo divertire.
Zhongli sperava di riuscire a dargli le stesse attenzioni, quella sera. La giornata era già andata molto meglio di come se l'era immaginata, e sperava finisse allo stesso modo.
Era grato a Childe per la pazienza dimostrata nei propri confronti, così tanto che si stava trattenendo a stento dal fiondarsi a stringerlo. Avrebbe voluto abbracciarlo, tenerlo stretto a sé. Ora che aveva avuto indietro parte delle interazioni che avevano un tempo, si sentiva quasi come se ne volesse sempre di più. Ma forse non era ancora opportuno sbilanciarsi troppo con quei gesti.Zhongli si ritrovò a sorridere, mentre guardava Childe che si infilava la giacca. Sentì il cuore battere forte, quando incrociò il suo sguardo.
Era a dir poco stupendo, con quella camicia azzurro oceano, lo stesso colore dei suoi occhi. I suoi capelli gli incorniciavano il viso in onde morbide. Sembravano soffici, e Zhongli era quasi del tutto sicuro che lo fossero. L'ultima volta che li aveva accarezzati o vi aveva affondato le dita, un anno prima, lo erano di certo. E, in tutta onestà, gli mancavano.
"Cos'hai da fissare, tu?" Childe lo guardò con un sorriso sornione sul volto, muovendo un passo verso di lui. "Sono troppo bello? Non riesci a scollarmi gli occhi di dosso?"
Zhongli rise piano, sapendo che Childe lo stava solo prendendo in giro. Non poteva però certo negare un'affermazione del genere. Si avvicinò a lui a propria volta, azzardandosi a sfiorargli la spalla con la punta delle dita.
"Non sei per niente lontano dalla verità. È impossibile non guardarti.", ammise Zhongli, felice di vedere Childe posargli una mano sul braccio. Grazie a quel gesto, trovò il coraggio di affermare, a bassa voce, un sincero complimento.
"Sei splendido. Davvero.", gli disse, lasciando scorrere gli occhi sulla sua figura. Era raro vedere Childe vestirsi più elegante, ma quel completo gli donava parecchio. Zhongli adorava anche lo stile più casual che portava di solito, ma vedere quanto Childe fosse orgoglioso di come si era sistemato lo aveva fatto scivolare in un'ammirazione totale.
Aveva anche cambiato orecchino, indossando un pendente argento e blu. Il profumo che si era messo sui polsi e sui vestiti per un istante fece girare la testa a Zhongli, che gli era pericolosamente vicino.
Si costrinse a non lasciar cadere di nuovo lo sguardo ai primi bottoni slacciati della sua camicia. Se si fosse concentrato troppo sulla linea delle sue clavicole o del suo collo, non sarebbe più uscito di casa.
"Anche tu non scherzi, eh.",rispose Childe, facendosi più serio, pur mantenendo il sorriso. Il suo pollice sfiorò l'avambraccio di Zhongli da sopra il tessuto della giacca, facendolo fremere appena. "Va tutto bene?",gli domandò poi, poco dopo, con un accenno di preoccupazione. Forse aveva confuso la sua piacevole agitazione per un turbamento.
Zhongli, in realtà, era più che felice di interagire con lui, di poter scherzare, o di quei piccoli momenti di contatto. Sembravano venire così naturali a Childe, nonostante tutto ciò che era accaduto.
"Sì, certo. Anche troppo. Stavo solo pensando a quanto è facile parlarti di nuovo. Non me lo sarei aspettato.",ammise Zhongli, sentendo che, dicendolo ad alta voce, parte della propria tensione si attenuasse. Sarebbe stato così anche quando gli avrebbe spiegato il motivo della propria partenza? "Ho passato settimane a chiedermi come avrei fatto a guardarti di nuovo in faccia, invece...oggi siamo stati tutto il tempo insieme.
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Rain of Stone (Gossip In The Woods)
FanficUna casa per otto persone è decisamente troppo piccola, specialmente se ci sono soltanto quattro stanze. Ma bisognerà farsela bastare, dato che né Al Haitham nè Kaveh vogliono rinunciare a portarci il loro gruppo di amici per le vacanze estive. Torn...