17:A new beginning

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NOTE DELL'AUTORE

CAPITOLO LUNGO IL DOPPIO DEL SOLITO DAJE.

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-Zhongli, possiamo parlare un attimo?-

La richiesta di Venti gli giunse inaspettata, mentre finiva di scherzare e chiacchierare con Childe, Cyno, AlHaitham e il resto del suo gruppo. 

I suoi amici conosciuti in Canada, ovvero Venti, Diluc e Kaeya, ora lo fissavano colmi di aspettative. Si erano appena separati da Barbara, che, ancora furiosa per il comportamento di Albert, si stava sfogando con Aether e Lumine, spiegando loro la situazione.

La festa all'aperto era ancora ben lontana dall'essere conclusa. 

Lanciò un'occhiata a Childe, che gli posò una mano sulla spalla, con fare rassicurante.

-Vai pure.-, gli disse, con tono tranquillo.

-Ok. Grazie, e..certo.-, gli sorrise Zhongli, nonostante fosse allarmato dalla vista del volto serio di Venti. Aveva il capo chino, e sembrava realmente preoccupato, come raramente l'aveva visto.

L'unica volta in cui lo aveva visto con un'espressione simile, era stato dopo che aveva scoperto della malattia di Zhongli. Seduto di fianco al suo lettino, in ospedale, si teneva le mani nervosamente intrecciate, lo sguardo fisso a terra.

Zhongli cercò di scacciare quell'immagine dalla testa, quei ricordi ormai insopportabili. In teoria, adesso stava meglio. Eppure, quando gli tornavano in mente quei giorni, finiva per rammentarli come se fossero appena trascorsi.

Il bianco freddo dell'ospedale, un dolore atroce al petto, ogni movimento che sembrava mutarsi  in una coltellata. Ma almeno, aveva riaperto gli occhi.

Aveva riaperto gli occhi dopo aver temuto di poterli chiudere per sempre.

Senza che Childe lo avesse perdonato, senza che avesse mai più rivisto il suo volto.

Se Zhongli non ci fosse stato più, quale dei loro amici lo avrebbe avvisato? Chi lo avrebbe abbracciato, chi avrebbe asciugato le sue lacrime? Childe avrebbe finalmente messo da parte il rancore che provava nei propri confronti, dopo che lo aveva lasciato sulla porta di casa? Oppure si sarebbe infuriato con Zhongli, per il fatto che non gli avesse mai rivelato la verità?

Tutte quelle preoccupazioni erano svanite, almeno per un istante, il giorno in cui l'operazione era stata completata. 

Childe non sarebbe rimasto per sempre in sospeso, come lui era rimasto nei confronti di Guizhong. Non avrebbe pianto per giorni, e settimane, fino a quando il dolore non si era trasformato in una sensazione malinconica e sorda, che faceva di sottofondo ad ogni momento.

Zhongli non aveva mai saputo, ufficialmente, se Guizhong fosse morta o meno. 

Quando le persone dell'orfanotrofio venivano adottate, soprattutto in giovane età, alcune famiglie decidevano di tagliare completamente i contatti con la struttura originale. Ma era improbabile sperare che la sua migliore amica fosse sopravvissuta, anni addietro.

La sua salute era già allora in uno stato precario. E poi, se Guizhong fosse stata ancora viva, glielo avrebbe certamente comunicato.

Così, Zhongli era rimasto nell'angoscia più totale, per anni, a pensare a quanto la sua migliore amica stesse soffrendo, senza nemmeno che lui, Xiao e Ganyu potessero confortarla.

Una sorte del genere era l'esatto opposto di ciò che voleva augurare a Childe. Al tempo, non aveva certo desiderato che Childe passasse le sue giornate a piangere, angosciato per lui. Si era detto che avrebbe almeno aspettato l'esito dell'operazione, ma anche una volta che quest'ultima si era conclusa positivamente, una parte di lui era stata restia a rivelargli la verità. Voleva  comunque sapere, fino in fondo, se fosse guarito definitivamente.

Rain of Stone (Gossip In The Woods)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora