Per i corridoi di Scotland Yard nessuno di loro osò pronunciare una parola, anche se ci sarebbe stato tanto da dire.
Nelle spalle di Suzu Whiteman si scorgeva la tensione, in quelle di Lord Julius Terry un'insolita calma che puzzava di finzione. Katarina li osservò entrambi con estrema attenzione, continuando a rimuginare sulle informazioni raccolte. Tante. Troppe.
Sul costato sentiva premere l'urgenza di approfondire la questione degli attacchi da parte di licantropi e fae, ma anche di chiedere di più su Melody e Tobias - peccato che mancasse ancora tempo prima di poter estorcere dai colleghi le risposte alle domande che le assillavano la mente.
Circospetta si guardò attorno. Molti più agenti di prima si erano radunati nei corridoi e li seguivano con gli occhi, studiandoli come se fossero criminali diretti al patibolo. Erano schifati dalla loro presenza lì, infastiditi dai profumi che indossavano e che impregnavano l'aria che si respirava all'interno dell'edificio. Non si sarebbero potuti permettere alcun passo falso, altrimenti sarebbero piombati loro addosso e dato il via a una rissa dalla quale non era certa sarebbero usciti facilmente - ma solo perché ancora non conosceva le abilità di Mister Whiteman e socio.
Qualcuno dei poliziotti sembrò caricare uno sputo nella loro direzione e istintivamente le dita di Miss Bahun si mossero, pronte ad accogliere lo stiletto ancora nascosto nella manica del cappotto. Di quel gesto però non dovette essere l'unica ad accorgersi, perché dalle labbra di Suzu, come un bisbiglio, arrivò subito un ammonimento: «Contegno, miei cari. Non è il momento.» E in un angolo recondito di sé, udendo il suo tono, Katarina comprese che la frustrazione dell'uomo, se mai fosse scoppiata una rissa, avrebbe sovrastato la sua volontà; quindi, ci sarebbe stato da divertirsi. Sforzandosi abbassò il capo per nascondere il divertimento con la tesa della bombetta, conscia che non fosse il caso di mostrarsi tanto compiaciuta della cosa e, in rigoroso silenzio, avanzarono fino all'uscita, poi lungo il piazzale sterrato e oltre i cancelli. Grosse nuvole solcavano il cielo annunciando tempesta e un vento gelido dal sapore dolce si infilò sotto l'orlo della gonna di Miss Bahun lambendole le cosce. Finalmente erano fuori, lontani da quei mentecatti che non riuscivano proprio a digerire il fatto che i vânător, per quanto a loro non piacesse, erano fondamentali; dopotutto una pistola non era sempre l'arma più adatta allo sterminio del Male.
Julius alzò un braccio, la mano guantata di pelle nera a richiamare l'attenzione di un cocchiere qualunque nella speranza che la sua diligenza li allontanasse in fretta da lì. Era come vedere un vampiro che, accorgendosi del chiarore del cielo, d'improvviso sentisse l'urgenza di scappare. In quell'attesa, una goccia colpì la corona della bombetta di Katarina, un'altra la spalla del cappottino verde e un'altra ancora le sfiorò la punta del naso ricurvo, facendole alzare il mento. Il meteo di Londinium stava nuovamente cambiando, allineandosi con l'umore degli uomini di fronte a lei quasi gli fosse succube.«Ci mancava questa...» Il profilo di Lord Terry si alzò al cielo con un fastidio evidente nello sguardo. Quasi non sembrava lui quel giorno. E più le informazioni si andavano snocciolando nel corso della loro uscita, più dell'uomo svampito e stralunato che le era parso si perdevano le tracce. Sotto la gaiezza dello spilungone davanti a Miss Bahun si doveva nascondere un'altra persona, un trauma forse, ma subito l'interesse della donna nei suoi riguardi svanì. Ogni cacciatore aveva qualche problema irrisolto, chi più e chi meno grave, e di certo Katarina in quel momento non aveva tempo per distrarsi con quelli di un mezzo sconosciuto che, finito quell'incarico, sperava di non rivedere. Anche se la storia dietro la sua arma... fece scivolare lo sguardo sul braccio di Julius, giù fino all'impugnatura del bastone. Era davvero di ottima fattura, nulla a che vedere con la sua pistola a ruota o il pugnale che d'improvviso si ricordò avere attaccato alla coscia. L'abitudine di indossare l'imbracatura e quelle armi ormai era tale che quasi se ne scordava. Erano prolungamenti del suo corpo, parti essenziali. Alle volte, senza, si sentiva nuda.
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Miss Bahun: caccia ai vampiri
VampirIn un' Europa dalle atmosfere steampunk e in cui la Chiesa ha tutt'altre connotazioni, un ordine di esorcisti si dedica alla creazione di vânător, cacciatori del sovrannaturale. È da loro che Katarina impara i rudimenti per affrontare ogni genere di...