Capitolo 1

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<Parla Lali>

Ciao a tutti,mi chiamo Mariana Esposito ma tutti mi chiamano Lali.
Ho 20 anni e tutt'ora vivo a Madrid per lavoro,sono attrice e modella Argentina.
Sono qua da sola,ho lasciato tutte le mie amiche e la mia famiglia a Buenos Aires,ma per fortuna ho delle colleghe qua con me.
Amo la musica,penso che la musica sia in grado di salvarti.
Ancora non ho avuto la possibilità di incidere un disco tutto mio,ma ho partecipato a tanti musical.
Cosa posso ancora dirvi di me...sono una ragazza sognatrice.
Amo viaggiare,fare shopping,amo progettare il mio futuro.

Come ogni sera sono al bar sotto casa mia. Se si può chiamare casa ahahahah,"alloggio" in un appartamentino.
Sono con Denise,una delle mie tante amiche qua a Madrid. Forse la più importante. É un po' più grande di me,ma di poco.

-Ne volete ancora ?-chiese il cameriere al bancone.
-No grazie,devo guidare.-rispose Denise ridendo.
-Io si grazie. Dai é sabato sera lasciami fare ciò che voglio.-sorrisi.

Questo locale ha la musica a palla.
Bisogna gridare per farsi sentire.
Ma come ho già detto,vivo di musica.

-Ascolta,devo andare a casa. Domani devo alzarmi presto.-urló la Deni
-Pure di domenica ?-risi
-Pranzo di famiglia. Vuoi che ti accompagno a casa ? Ho perso il conto dei bicchieri che hai bevuto.-
-Tranquilla,so gestire l'alcool. Ci vediamo domani.-

Brava Lali,graaaande cazzata.

Denise uscí dal locale e io rimasi al bancone a leggere una rivista.
Sta sera non ho voglia di ballare.

Dopo circa...20 minuti ? Si più o meno.
Si avvicinò a me un ragazzo.
-Posso sedermi ?- mi chiese.
-Certo.-

É un bel ragazzo,ha un fisico da paura.
Ha un sorriso stupendo e gli occhi parlano da soli.
E quel neo...madonna quel neo,toglie il fiato.

-Cosa fai qua tutta sola ?-chiese una volta seduto.
-La mia amica é dovuta andare via poco fa. Ma tranquillo,conosco il posto.-sorrisi.

<Parla Peter>
É una ragazza bellissima,bassina,avrà sui 19-20 anni.
É tutta la sera che la osservo,sembra timida.
Questo locale é pieno di tipi come me,farebbero di tutto per prendersi questa ragazza. Ma oggi sarà mia.

-Piacere Peter Lanzani.-
-Mariana Esposito.-
-Bel nome...Mariana.-
-Pure Peter.-rise
-Sembri tanto...ma ci conosciamo già ?-
-No é impossibile.- rispose abbassando la testa,sorridendo.

Le alzai il viso con due dita.
-Hai un sorriso incantevole.-
-Che ne dici se usciamo ? Non ti sento con tutta questa musica.-disse cambiando discorso.

Una volta usciti,seduti su una panchina le chiesi:

-Sei di qua ?-
-No sono di Buenos Aires. Mi sono trasferita per circa un mese qua per lavoro.-
-Ahahahah non ci credo,che bello!-
-Gia...come mai sei qua a Madrid ?-
-Lavoro. Sono un attore. Non hai mai visto un mio film ?-
-Ehm no...se dopo mi dai qualche titolo domani ho la domenica libera e saprò cosa fare.-
-Senti,fa un po' freddo qui fuori. Dato che dentro non é il caso di andare ti va di venire da me ? Potrei offrirti qualcosa.-
-Non mi sembra il caso,non ci conosciamo abbastanza. Scusami.-
-Ma dai cosa vuoi che succeda...ti offro da bere. Ho anche un po' di gelato se ti va.-
-...va bene dai...ma veloce.-

<Parla Lali>

Anche lui vive in un appartamento.
E devo dire che lo tiene abbastanza bene per essere un uomo.
-Ho i gusti di limone e fragola. Qualche preferenza ?-gridó dalla cucina.
-Quello che vuoi tu,va bene tutto.-risposi.

Mi siedo sul divano e inizio ad osservare le sue foto.
Ha delle sorelle,almeno credo siano sue sorelle.
Ci sono anche un sacco di premi che ha vinto.
-Hai delle sorelle ?-chiesi quando arrivó con il gelato.
-Si una,l'altra nella foto é mia cugina.-

Posó le due ciotole sul tavolino e si sedette vicino a me.
-Non riesco più a resistere.-sussurró.
-No aspetta che vuoi fare ?-chiesi spingendolo via.
-E dai...stai tranquilla.-
Si avvicinó a me e mi bació con foga.
Si tolse la camicia bianca che portava e mi sbottonó il reggiseno.
Accarezzai i suoi capelli morbidi.
Non l'avevo mai fatto con uno sconosciuto.
Mi strinsi a lui e iniziai ad accarezzargli la schiena.
Lui aveva il fiatone.
Mi prese per mano e mi portó nella camera da letto.
Da lì non ricordai più niente.

Il giorno dopo mi svegliai che sull'orologio segnavano le 8.00.
Il sole entrava dalla finestra,scaldando la stanza.
Io ero da sola nel letto,nuda,sotto ad un leggero lenzuolo.
Lui non era lì.
Mi aveva lasciato una vestaglia sulla sedia con delle calze.
Indossai tutto ed uscii dalla stanza.
Lo trovai seduto sul divano,che si sistemava la camicia.
Mi vide,mi sorride e aggiunse:
-Buongiorno,scusa devo scappare. I soldi sono sul comodino.-
Ancora assonnata risposi:
-Ciao,quali soldi ?-
-Come quali soldi ? Ah perché tu lo fai gratis ? Meglio ancora. Ah un altra cosa...sei tanto piccola e timida ma a letto sei una bomba.-disse baciandomi la guancia.

Rimasi pietrificata. Speravo di aver capito male.

-Di giorno sono occupato con altre...se vuoi noi due possiamo vederci di sera. Ti ho lasciato il mio numero vicino ai soldi. Quando esci chiudi a chiave. Ciao piccola.-

Mi aveva preso in giro,non gli interessavo davvero. Mi faccio schifo e mi sento sporca. Devo farmi una doccia.

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