Capitolo 20

1K 50 7
                                    


-Ti invito ad una festa.-mormora Mariano ad un tratto,mentre lava le ciotole del gelato.
-Ad una festa ?!-
-Si...a capodanno. Mia sorella organizza una festa a casa sua,sai ha una villa. E con questo ho detto tutto.-
-Mhm...guarda mi piacerebbe tanto ma non esco tanto volentieri,sopratutto se si parla di feste.-
-Posso almeno chiederti di pensarci ?-
-Va bene...ci penserò grazie dell'invito comunque.-

Dopo qualche oretta ancora di chiacchiere mi feci portare da Denise,che non vedevo da un pezzo.
Il suo salone è sempre aperto ahahah.

-Mi manca lavorare qua in fondo in fondo.-dico sorseggiando un the alla liquirizia.
-Si io mi sento un sacco sola qua dentro,mi hai abbandonata.-ride.
-Vedo che ti tieni in forma,cos'è una nuova dieta ?-continua.
-Ehm...sì una dieta esatto.-
-Dai stai cercando davvero di mentire a me ? Oh Lali,che è sto corpicino che hai.-
-Sto mangiando,tranquilla.-
-Ti conviene cara...senti ma...Peter ?-chiede con gli occhi a cuoricino sedendosi davanti a me.
-Domanda di riserva ?-
-Che noia che siete entrambi,ancora non va ?-
-Non è mai andata.-
-Ho capito,devo fare come una volta e parlare con lui,va bene non insistere tesoro.-
-No grazie,poi ora c'è un altro ragazzo che...-
-UN ALTRO RAGAZZO COSA.- urla sputando il the.
-DIMMI NOME,COGNOME E INDIRIZZO ORA.-
-Calma Deni,ahahahah. Si chiama Mariano,è il ragazzo dell'ospedale.-
-Ah già...uffa speravo in qualcuno di nuovo...e dai,com'è ?-
-Bello è bello.-dico mettendomi a posto i capelli.
-Ti piace ?! Mariana ti piace ?!-
-No non mi piace! Perché pensi sempre subito a quello te...però è gentile...e affettuoso,pure sincero...e anche educato.-
-Uuuh Mariana Esposito si sta innamorando.-
-Non mi sto innamorando!-
-Ah già, vero quasi dimenticato. È innamorata di Peter Lanzani,di quel Peter Lanzani.-
-Senti,è stato bello eh. Ci sentiamo ciao.-dico prendendo le mie cose.
-Dai che scherzavo.-ride.
Le faccio una smorfia e poi esco.

Cacchio che freddo,ho dimenticato di chiedere un passaggio.
Vado a piedi ? Ci provo.
Mi incammino veloce,ad ogni due passi mi guardo in giro per essere sicura di essere sola.
Poi vedo un ragazzo appoggiato al muro con il cellulare...e la sigaretta tra le dita. Mi sale l'ansia e il panico.
Mi ricorda troppo...quella sera.
Ho troppa paura,non so che fare. Le mie gambe non si muovono dal terrore,non riesco ad andare avanti.
Sono paralizzata.
Torno indietro per nascondermi e tiro fuori il telefono. Cerco Pitt tra i contatti.
-Pronto ?-
-Peter...Peter ti prego.-
-Lali che succede ? Stai male ?-
-Ho paura.-
-Dove sei ?-
-Ho paura Peter.-
-Lali,santo cielo dimmi dove sei.-
-Sono in strada,ho troppa paura.-
-In strada da sola ? Dove Lali ?-
-Vicino al salone di Denise,sono nascosta in una stradina accanto.-
-Arrivo a prenderti.-
-No Peter,non lasciarmi ti prego.-
Troppo tardi,ha attaccato.
Sono terrorizzata,non so che fare.
Ho la mezza idea di tornare al salone,ma ormai Peter mi verrà a cercare qua.
Mi rannicchio dietro ad un cassonetto della spazzatura e attendo il suo arrivo.

Da un buchino riesco a vedere le luci della macchina ferma davanti a me.
Esco dal nascondiglio e corro da lui.
Appena entro gli ordino di muoversi.
-Ma cos'è successo ?-
-Lo vedi quel ragazzo la in fondo ?-
Annuisce ridendo.
-Ecco...mi ha messo un sacco di paura. Ho provato a venire a casa da sola ma appena l'ho visto mi si è congelato il sangue.-
Continua a ridere sotto i baffi,scuotendo la testa.
-Perché ridi scusa ?-
-Povero ragazzo,è il figlio del meccanico. Menomale hai chiamato me e non la polizia.-
-E io che ne sapevo ! Sono terrorizzata Peter !-
-Hai ragione scusa.- mi prende la testa e mi bacia i capelli,poi parte.

Arrivati a casa sua mi siedo subito in cucina.
-Che giornata...-sbruffo.
-Sei una stupidina,mi hai fatto spaventare.-si lamenta togliendosi la giacca.
-Abituati.-
-Avevi talmente paura che pensavo ti stessero per uccidere...ormai la conosco la tua voce in situazioni del genere.-
-Mi conosci troppo,questa cosa non mi piace.-
-Pff...ne abbiamo passate tante insieme.-
Si avvicina di più a me e mi fissa negli occhi.
-Come quella volta in salone che ci ha scoperti la polizia,ricordi ?-chiedo.
-Uh come dimenticarlo. Oppure il nostro primo incontro te lo ricordi ?-ride.
-Si...purtroppo.-
-Perché ?-
-Era solo per portarmi a letto non so se hai in mente,eri abbastanza furbetto. Non sai quanto ti ho odiato in quel periodo.-
-Si vero,ma hai anche perso la testa.-
-Devo dire che sei cambiato molto...e mi piaci di più adesso ovviamente.-sussurro dandogli una pacca sulla spalla.
-Mhm...non sono poi del tutto diverso.-
Gli guardo la bocca,lui guarda la mia.
Mi fissa,lo fisso.
Sorride,sorrido.
Mi prende la mano e mi fa alzare dalla sedia,la posiziona sul suo fianco e poi mi bacia.
La sua mano scivola dietro la mia schiena,poi sale ai capelli...poi scende di nuovo. Le labbra si muovono a ritmo.
Mi fa troppo impazzire.
Non smette di baciarmi,continua sempre di più...sempre mettendo più amore e passione.
Gli tocco i capelli e la mia mano segue il movimento della sua testa,poi scendo al collo e dopo ancora al petto.
Lui intanto avvolge l'intero braccio dietro la mia schiena e mi stringe a se.

-Mi chiedo perché ancora non stiamo insieme.-sussurra tra un affanno e l'altro dopo essersi staccato.

Spazio a me:
Nonostante il mio stato di dolore,ho deciso lo stesso di scrivere qualcosina...magari non è fatto molto bene perciò chiedo scusa. Ci tenevo a scrivervi qualche capitolo,appena staró meglio mi impegnerò di più.

L'amore diversoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora