-Lali,sta arrivando Peter a prenderti.-mi dice Mariano guardando fuori dalla finestra della stanza.Sono ormai tre giorni che non vedo Peter,tre giorni che sono chiusa in questa stanza d'ospedale,tre giorni senza mangiare,tutto ciò che mi davano i dottori faceva schifo.
Si è sempre occupato Mariano di me,non mi ha lasciata sola un secondo.
Ho provato a chiamare Peter al telefono un sacco di volte,ma non ha mai risposto.
Ieri ho chiesto a Mariano come mai stava facendo tutto questo per me...e lui mi ha risposto che non mi avrebbe lasciata sola finché non sarei guarita.-A prendermi ? Per portarmi dove ?-chiedo girandomi sull'altro fianco dolorante per guardarlo meglio.
-Puoi tornare a casa.-
-a casa mia ?-
-no sei matta,a casa di Peter.-
-Non voglio vederlo e tanto meno andare a vivere con lui.-
-Non vai a vivere con lui,sarà solo per un po'...finché non sarai guarita del tutto. Cerca di capirlo,ha paura di lasciarti sola.-
-Ti ricordo che non si è ancora fatto vivo,non so nemmeno il motivo di questo suo allontanamento. Io...già sono sola.-
-Non è vero Lali,io chi sono ?-
-Si ma...tu...non sei al livello dei miei veri amici. Anche se sei stato l'unico a preoccuparti di me in questi giorni.-
-Lali...dai alzati che ti aiuto a preparare le tue cose.-Mariano inizia a riempire la mia borsa mentre io cerco di alzarmi.
Nel frattempo entra la dottoressa che mi comunica ciò che non volevo mi comunicasse.
"Esposito,devi lasciare la stanza."
Subito dopo di lei entra Peter,vestito come al solito. Camicia e pantaloni,sarà appena uscito dal lavoro.
Lo guardo,lui mi guarda,il mio cuore si ferma,il suo pure.
-Grazie dottoressa,la porto via subito.-
Si avvicina verso Mariano e gli sussurra qualcosa all'orecchio.
Io abbasso lo sguardo...nonostante sono delusa e arrabbiata,mi è mancato.
Vorrei correre ad abbracciarlo,però non posso. Non se lo merita.
Mi abbasso per prendere le mie cose nei cassetti ma subito vengo fermata da una mano sulla spalla.
-Lali,faccio io.-alzo la testa e incrocio di nuovo il suo sguardo.
C'è troppo silenzio in questa stanza.
Non rispondo e per accontentarlo me ne vado.
-Grazie di tutto Mariano,veramente.-dico a voce alta prima di abbracciarlo.
Si lo ammetto,l'ho fatto per farmi sentire.
-Stai tranquilla,non devi ringraziare. Spero di rivederti presto,prometto che una sera ti porto fuori a cena.-risponde ridendo.
-Sempre se io ve lo permetto.-sento il fiato di Peter scaldarmi il collo e la sua voce circondare tutta me stessa.
Mi bacia il collo da dietro,un brivido mi percorre lento.
Lo guardo male,molto male.
-Non decidi tu della mia vita.-rispondo allontanandolo con una mano sul petto.
-Stavo scherzando Lali.-
-Non mi hai chiesto nemmeno come sto,ti rendi conto ?-dico girandomi per guardarlo dritto negli occhi.
-Te l'avrei chiesto non appena saremmo stati soli. Ma comunque,ti vedo bene. Non hai più nemmeno un taglio in faccia.-
-Il taglio ce l'ho nel cuore.-sussurro.
-Ragazzi,io vado.-si avvicina Mariano e mi bacia la guancia,prima di lasciare la stanza definitivamente.-Non l'hai nemmeno ringraziato per tutto quello che ha fatto per me.-dico sfidandolo.
-L'ho già fatto,che hai Lali ?-
-Che ho ?! Vuoi veramente sapere cos'ho ?-
-Si.-
Mi allontano da lui e mi dirigo verso la finestra,oggi piove.
Alzo la testa per trattenere le lacrime e guardando il cielo,rispondo:
-Mi hai lasciata sola.-
-Non è vero,non eri sola.-
-Vuoi capire che io ho bisogno di te? Non mi sta bene che alla prima difficoltà prendi e scappi,lasciandomi tra le mani del primo che capita.-
-Avevo paura. Non sarei riuscito a vederti in un letto d'ospedale. Poi al lavoro mi hanno minacciato,dovevo assolutamente tornare. Per starti vicino ho mancato parecchio. E così per non lasciarti sola ho chiesto a Mariano.-Abbasso la testa,ormai le lacrime avevano lasciato spazio alla rabbia.
-Se ti avrebbero licenziato avresti avuto lo stesso il modo di guadagnare,o no? Dove sono tutte le tue belle ragazze ? Sparite ?-Non risponde più,ho paura di sapere a cosa sta pensando. La rabbia e il dolore aumentano.
Mi giro,ho un fuoco dentro di me.
-Con quante sei stato ?-alzo la voce.
-mi fai schifo...-continuo.
Prendo la borsa e faccio per andarmene.
-Lali,aspetta. Non puoi andartene da sola.-
-Non voglio venire a casa con te,portami da Denise.-A casa di Denise:
-L'ho portata qui da te perché non ne vuole sapere di stare con me,ha ragione.-
-Ma cos'è successo ?-
-Fattelo spiegare da lei.-Li sento parlare pure dal salotto,non vedo l'ora che Peter se ne vada.
"prenditi cura di lei." sento dire ancora.
Al loro ritorno in salotto,mi fiondo su Denise cercando di trattenere le lacrime.
-Dai,non adesso.-mi sussurra.
-Lali,io vado. Vedo che hai altro a cui pensare,pensa bene a tutto ciò che ti ho detto,ti prego.-
Lo saluto con uno sguardo...e questo sguardo ha già detto molto.
Gli avrà urlato "bastardo" e "ti amo" allo stesso momento....perché è così bello pure quando mi spezza il cuore ?
Lui al contrario di me,mi saluta con un sorriso prima di andarsene.-Allora,hai intenzione di stare zitta o di raccontarmi ?-mi sveglia Denise dai miei pensieri.
-No no...parliamo.-
Ci sediamo sul divano davanti al fuoco,sta sera fa proprio freddo.
Mi mette una coperta sulle mie ginocchia nude e poi mi abbraccia.
-Mi sei mancata così tanto amica mia. Ho avuto tanta paura. Come stai ?-
-Esteriormente bene,come vedi sono messa meglio che una settimana fa. Anche se ancora mi fa tutto male,faccio fatica a muovere il collo e la schiena.-
-Immagino che per "esteriormente" intendi dire che dentro ti fa male il cuore,o sbaglio ?-
-No non sbagli. Mi sento...mi sento così tanto sola Denise.-
Mi copro il viso con la mano per non farmi vedere in questo stato e inizio a piangere come mio solito.
Denise mi avvolge con il suo braccio e appoggia la sua testa alla mia.
-piangi che fa bene,sfogati.-
-Non faccio altro che piangere dopo quella terribile tragedia,ogni notte. Non ne posso più,mi hanno uccisa in tutti i modi non solo di botte. Poi per di più,ci si mette pure Peter. Mi ha lasciata da sola.-
-Non sei mai stata sola Lali. Peter ti ha sempre curata,tu magari non ricordi ma dopo quell'incidente ti è stato sempre accanto.-
-Certo,poi io peggioro e lui mi lascia ad un suo amico...dimmi se questo non è abbandonarmi.-
-Allora,credo che ti abbia detto i motivi di questa sua scelta Lali.-
-Si ma...invece che andare a letto con altre poteva venirmi a trovare.-
-Che cosa ?!-
-Si,si...l'ha fatto di nuovo. Ha ricominciato con quelle prostitute.-
Denise non risponde,è più scioccata lei di me.
-Io sono innamorata di lui,non faccio altro che andargli dietro e in cambio ricevo questo. Se n'è fregato di me,io stavo male mentre lui era...a fare ciò che doveva fare. Non gli importo più,erano tutte cazzate le cose che mi diceva.-
-Io non credo,secondo me...è pazzo di te. Si vede troppo dai Lali.-
-Certo,facile così. Ma basta veramente...non ne voglio più sapere di lui. Mi ha solo rovinato la vita.-
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L'amore diverso
FanfictionMariana Esposito. Una bellissima attrice,normale,fragile. Peter Lanzani. Un attore,donnaiolo,nella sua vita esiste solo la parola "donna". Una serata in un bar,giorni di fuoco e problemi d'amore. "Eravamo come un amore diverso" Cit.Mariana E.