Capitolo 3

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Per il resto della domenica non ho fatto altro che pensare a lui.
Si é vero...é il solito donnaiolo.
Ma é comunque bellissimo e quando ieri sera mi ha portata a letto si é praticamente trasformato.
Per un momento ho pure pensato fosse innamorato di me..o che gli piacessi.
Tutte cavolate.
Lui vuole solo il sesso.
Come tutti gli uomini di questo mondo ormai,pensano tutti a quello...ogni giorno che passa l'amore sembra diminuire.
Ecco perché sono sempre stata dell'idea che resterò sola a vita piuttosto che fidanzarmi.
Non c'è più amore in questo mondo.
Ci sono donne che vengono picchiate e violentate dai rispettivi mariti.
Uno schifo veramente.
Non c'è più rispetto.
Però é anche vero che quei occhi verdi,sommersi da qualche sfumatura marroncina...mi hanno completamente ipnotizzata.

DRIN DRINN

É Denise.

-Pronto ?-
-Ciao Lali !! Ascolta ho una bella notizia. Sono riuscita a farti avere un posto di lavoro nel mio salone.-

-Un posto di lavoro nel tuo salone ? Cosa ??? Io già ho un lavoro.-

-Ma non ti ricordi che ti lamentavi che facendo la modella lavoravi poco ? Deciditi cara.-

-Va bene va bene...grazie. Ma non so fare nemmeno una coda di cavallo mi spieghi come faccio a fare la parrucchiera ?????-

-Ti aiuterò io tranquilla. Domani inizi. Devi essere lì alle 8.00-

-Ok Deni grazie,bacioni.-

Per tutta la serata non feci altro che pensare a quel Peter.
Fissavo quel biglietto col numero di telefono come se fosse oro.
Sinceramente,mentre facevamo l'amore,l'ho trovato un ragazzo normale,con tanto da raccontare.
Lui si nasconde solo dietro una grande maschera.
Eppure,non riesco a dimenticarlo.

Il giorno dopo mi svegliai di mal'umore.
Piove.
E io odio la pioggia.
Con il brutto tempo potrei stare tutto il giorno a mangiare gelato davanti a dei bei film romantici.
E per di più,mi sono dovuta svegliare presto.
E io amo dormire,dovete sapere.
Mi vestii comunque elegante,per il mio nuovo lavoro.
Camicia e minigonna.

Arrivai al salone.
Mi avvicinai a Denise che stava alla cassa.

-Buongiorno.-mi disse nel vedermi.
-Non é un buongiorno purtroppo.-risposi
-Quindi tu e i capelli non andate proprio d'accordo ?-
-Si...diciamo. Ieri scherzavo,mia nonna ha fatto la parrucchiera e mi ricordo che quando avevo 7 anni andavo sempre nel suo salone dopo scuola,volevo diventare come lei. Me la cavo abbastanza.-

Per tutta la mattinata non si fece vedere nessuno.

-Si vede che con questo tempo nessuno ha voglia di uscire.-mi disse Denise che intanto si limava le unghie.

-Strano...mi hai detto che di solito é sempre pieno.-

Finalmente si sente il campanellino
sopra la porta suonare.
Mi giro per accogliere il cliente e mi ritrovo davanti lui. Il cretino di sabato sera.
Cavolo sembra anche più bello però.
Ci mancava solo questo,proprio oggi doveva venire a farsi i capelli ?

-Ciao Peter.-salutó Denise mettendo via la lima.

Lo conosce. Come cavolo fa a conoscerlo.

-Ehi piccola...e quindi lavori anche qua ? Non solo sei attrice,modella...pure parrucchiera.-
Mi sorrise.

-Vi conoscete ?-mi sussurró Deni all'orecchio.

-Purtroppo si...pure tu ho notato.-le risposi.

-Si e non sai come ci siamo conosciuti. Aspetta...Peter siediti pure...- gli disse porgendogli un giornale.
-Mi ha portata a letto.-continuò.
-Ah che novità guarda.-
-É successo tipo l'anno scorso. Poi io pensavo volesse iniziare sai tipo una storia d'amore. E invece il giorno dopo l'ho trovato con un altra.-

-Però cazzo se é bello...-dissi rimanendo imbambolata nel guardarlo sfogliare il giornale.
-Si é l'unico suo difetto. Senti,ti occupi tu di lui ?-

-No ti prego...tutti ma non lui.-implorai.

-E dai...non so come vi siete conosciuti voi,ma almeno é simpatico.-

Presi tutto l'occorrente e mi avvicinai a lui.
Senza dire una parola gli arrotolai l'asciugamano attorno al collo.
Per un momento avrei voluto strozzarlo.

-E quindi non mi hai chiamato...-disse dopo un po',osservandomi dallo specchio.

-Ho anch'io i miei impegni. Ma non ti avrei chiamato lo stesso. Senti...cosa vuoi che ti faccia ?-

-Non lo so...mi fido di te. Basta che non me li tagli. Sono l'arma che uso per acchiappare le donne.-rise

-Possiamo anche evitare quell'argomento.-dissi iniziando a massaggiare i capelli.

-Dai che ti é piaciuto...-sussurró
-Che cosa ?-
-Farlo con me.-
-Ah...no ti sbagli caro...-

Chiuse gli occhi per rilassarsi.
-Sei brava.-
-Tanto anche se mi fai i complimenti non ti faccio lo sconto,scordatelo.-
Lui rise.

-All'età di 17 anni mi ricordo che ero riuscito a farmi una parrucchiera...nel suo salone. Erano tipo le 3 di notte.-

-Scordatelo.-
-Cosa ?-chiese
-Non lo farò mai con te qua.-
-Non c'è ne sará bisogno...a te il letto va bene.-
-Allora non hai capito. Non lo farò proprio del tutto con te.-
Affermai.
Lui mi fermó il braccio.
Alzó la testa all'indietro e mi guardó dritto negli occhi,sussurró deciso:
-Adesso ti bacerei,così bene da toglierti il fiato. Ma la tua cara amica ti ha salvata.-

Gli spinsi la testa in avanti,alzando gli occhi al cielo. Come per prenderlo in giro.
-Almeno ammetilo.-aggiunsi
-ammetterlo ?-
-Che sono stata la ragazza migliore che hai portato a letto fin'ora.-
-Beh se si parla di passione sicuro.-

In quell'istante avrei voluto rasarlo a zero,bastardo.

Dopo aver pagato,si avvicinò a me e mi disse nell'orecchio:
-Un giorno,riuscirò a farlo con te qua sul bancone,promesso.-
E se ne andó.

-Ah non ci posso credere !!!-urló Denise arrivando.
-Che succede calmati !-
-Ho sentito tutta la conversazione ! Non ha mai parlato così a nessuna apparte te. Ehi Mariana hai fatto centro.-

-Ma che cazzo dici,che sicuramente ora se ne sarà andato con chissà quale donna di questo mondo.-

-E se invece é andato a casa per aspettare una tua chiamata ? Cosa ne sai tesoro.-

-Ma tu cos'hai nella testa ? E poi a me non interessa quello...se la tira troppo.-

E di nuovo per il resto del pomeriggio non feci altro che pensare a lui.
E anche alle parole di Denise.
Decisi di chiamarlo.
Grande errore.

-Pronto...-dopo tanti squilli finalmente rispose.

-Peter sono Lali.-
-Sapevo mi avresti chiamato,piccola.-
-Passo da te...ho ordinato della pizza.-
-Ti aspetto.-

Dopo 10 minuti ero già a casa sua.
-Sei fortunata,sono solo.-mi disse aprendomi.

-Sarebbe stato il colmo se fossi stato con un altra. Ti avrei lanciato la pizza in faccia.-

-...maleducata.-
-...cretino.-
-...illusa.-
-...puzzone.-
-...bellissima...-
Rimasi a guardarlo ancora dritto in quei occhi traditori.
Dio l'avrei baciato subito.
O preso a calci ? Forse tutte e due avrei fatto.
-Scommetto lo dici a tutte.-
-In realtà...no. Ma non ti abituare.-

Dopo aver mangiato la pizza persi completamente il controllo.
Lo presi per i capelli e lo baciai...come se non ci fosse un domani.
Lui allungó le mani lungo i miei fianchi e io gli saltai addosso,incrociando le gambe dietro la sua schiena.
Mi sbatté contro il muro.
-Mi farai impazzire...-sussurró col fiatone.
Io continuai a baciarlo,scesi al collo e intanto sbottonavo la sua camicia.
Lui si sedette sul divano e io a cavalcioni sopra di lui.
Prese la mia mano e la appoggió sul cavallo dei suoi pantaloni.
Si fermó un secondo,mi tolse la camicia senza distogliere lo sguardo da me.
-Si...sei bellissima Lali.-mi disse

Ah Lanzani...diventerò pazza anch'io di te.

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