Il peso della corona

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Every night I soundMy low "I hopeyour world is kind"As the dawn comesand by her sideHe sits downand starts to play

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Every night I sound
My low "I hope
your world is kind"
As the dawn comes
and by her side
He sits down
and starts to play

-Auri

Capitolo 2

La cerimonia di Zade, della casata dei Malight, si svolse sfarzosa. La piazza interna del palazzo reale divenne il centro di tutto il regno, ospitando anche gli abitanti più lontani. Per agevolare i loro viaggi e farli spostare in sicurezza, vennero inviate carrozze e soldati. La richiesta di mezzi di trasporto aveva permesso ai falegnami e ai fabbri di lavorare nel periodo invernale, dove la richiesta era pressoché nulla. Con i fondi che i reali avevano investito per ogni carrozza, avevano permesso di far vivere senza pensieri le famiglie dei lavoratori e avevano permesso ai viaggiatori di potersi recare a palazzo senza dover compiere troppi giorni di faticoso cammino.

Per questo, anche grazie ai soldati che li accompagnavano, ogni suddito aveva trascorso un massimo di tre giorni senza incappare in qualche pericolo o soccombere alle intemperie. I festeggiamenti ufficiali iniziarono appena l'ultima carrozza superò l'ingresso della piazza. Selina li vide brindare e danzare allegri dalla finestra della sua stanza. Non poteva che essere felice per il suo gemello. Notare quanto tutto il regno volesse dargli la propria benedizione, le fece capire quanto era amato e ben voluto. Non c'era aspirazione migliore per un erede al trono. L'unica nota amara a stonarle il sorriso era il non poter festeggiare con Zade. Lei non sarebbe stata acclamata dai suoi sudditi e non sarebbe stata incoronata davanti a tutto il regno. La sua Cerimonia era stata intima: i pochi presenti erano gli abitanti più vicini e si era tenuta un paio di giorni più tardi del suo ritorno a palazzo. Non le era dispiaciuto, comunque. A lei non piaceva essere al centro dell'attenzione troppo a lungo. Le piacevano i complimenti e le belle parole, gli incoraggiamenti e la benevolenza che le riservava chiunque le fosse attorno. Alla fine,  però, si stancava e preferiva scappare in qualche boschetto con le sue armi, in compagnia del fratello ad allenarsi. Ad entrambi era stato insegnato il combattimento, nonostante avessero scelto strade diverse. A Zade, la vita militare sembrava una prigione. Essere sempre pronto a dover scattare e stare attento ad ogni millimetro del posto che lo circondava, lo stancava mentalmente e fisicamente. Per Selina, invece, il controllo era tutto. Se poteva evitare che qualcuno si facesse male, lo avrebbe fatto. Lei scherzava con il gemello che era la "malattia della sorella maggiore" e puntualmente, il ragazzo più piccolo di lei di circa mezz'ora la colpiva con un buffetto divertito. Ad entrambi piaceva prendersi in giro e non poter sussurrare a mezza voce ogni pensiero che le sarebbe percorso nella mente durante la Cerimonia al futuro re, la rendeva pensierosa. Un po' amareggiata. Avrebbe fatto affidamento al loro linguaggio segreto, sperando che Zade fosse abbastanza libero da tenerla sott'occhio di tanto in tanto.

Dei tonfi leggeri alla porta arrivarono ai timpani della ragazza, che si voltò e diede il permesso per entrare. Una dama di compagnia fece il suo ingresso, con una serva appena dietro di lei. Appena posò gli occhi sulla principessa, le sfuggì un gridolino. La ragazza dai capelli bianchi era seduta sul davanzale della finestra, già vestita e profumata di talco.

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