La battaglia pt.2

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Holding my last breathsafe inside myself are allmy thoughts of you

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Holding my last breath
safe inside myself are all
my thoughts of you.
It ends here tonight.

- Evanescence

Capitolo 31

Vedendo il proprio pezzo di luna cadere sulle sue ginocchia, priva di forze e volontà, Ailill aveva capito che non avrebbe potuto accettarlo. Non sopportava che Selina soffrisse. Non sopportava vederla stare male guardando suo fratello, l'altra parte di sé, disperato e rannicchiato contro il corpo della sua più cara amica. Senza vita. Morta. Solo per comprovare un qualche sadico punto in una conversazione tra Ireina e la sua riuysh. La rabbia gli ribolliva nelle vene. Aveva sfilato la spada leggera da una delle fodere di Tristan e si era preparato a lanciarsi contro la Signora della guerra ancor prima che potesse parlare. Ma Nohy lo aveva fermato. Gli aveva afferrato il polso e stava accennando un "no" con la testa, quando il Re lo fulminò con lo sguardo. Come se si fosse scottato il palmo, il militare lo lasciò e il biondo corse fino alla schiena di Ireina. Provò a colpirla ma il suo piede schiacciò una foglia, che rimise in guardia la donna. Ora, si trovava di fronte a lei, pronto a sferrare nuovi colpi.

La Signora della guerra sembrò impreparata a quell'apparizione, tuttavia impiegò un solo secondo a recuperare l'equilibrio.

«Zitta.» intimò il Re, guardandola furente. Impugnò meglio l'arma, usando entrambe le mani, e si mise nella posizione che gli aveva insegnato Selina.

Ailill si trovava tra la nemica e il gemello, ancora a terra. Si era rinchiuso sopra il corpo di sua moglie e non riusciva a separarsene. Il biondo sapeva bene cosa significasse nel profondo quella perdita. Non posò le iridi sul reale alle sue spalle. Non era quello che avrebbe dovuto fare. Il suo compito era proteggere il suo lutto. E quello del suo pezzo di luna.

Ireina lo guardò con divertita sorpresa. «Ailill Blussaint, il Re Vigliacco, con in mano una spada? E io che credevo foste in grado solo di ferirvi a guardarla. Siete sicuro di battervi con me, da solo? Sembrate un bambino con un mano un giocattolo.»

Del movimento al fianco del biondo attirò l'attenzione della donna dipinta di oblio. «Lui non è un vigliacco. E non è solo.»

La voce di Selina arrivò ai timpani dell'amato, ma non si girò. Con la coda dell'occhio, vide il bagliore della lama nei suoi palmi, nella stessa posizione di difesa. Sul suo fianco libero, ci fu di nuovo movimento.

«Ha smesso di essere un bambino da quando ha trovato persone da dover proteggere.» Riif era armato e pronto a combattere.

Per poco, in quella battaglia, aveva rischiato di perdere l'amore della sua vita. Aveva appena visto cadere una nuova amica e la sua tigre di mare soffrire e spezzarsi a quella visione. Selina aveva già perso due delle persone più care per mano di quella spregevole figura davanti a loro e sentire la disperazione di Zade alle sue spalle le fece ribollire la rabbia in ogni minuscolo capillare. Respirava vendetta e se ne riempiva in ogni angolo del suo essere.

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