La battaglia pt.1

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I will be your lover, fighter

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I will be your lover, fighter.
Fighter under fire
I wanna fight for love.

- Svrcina

Capitolo 30

Era quasi mattina, nonostante il cielo fosse buio. Forse per le nubi che borbottavano in lontananza o per l'atmosfera pesante che adombrava tutta Kioleg. Ailill era steso su un fianco nel letto che aveva imparato a conoscere di nuovo, grazie alla presenza leggera della sua guardia. Nessuno dei due aveva dormito, dandosi la schiena per far credere il contrario. Poi il Re aveva sospirato e si era voltato verso la principessa, rimanendo a guardarle la chioma candida. Passò lo sguardo su ogni minuscolo filamento, intrecciato ad arte. Selina sentiva il peso delle iridi del suo amato e cercò di ignorarlo il più possibile. Dovevano riposare, eppure... con un respiro profondo, si voltò anche lei. In quel momento, in un limbo in cui non era mattina e non era notte, i due si scambiarono segreti solo con gli occhi.

«Facciamo un gioco.» Il respiro che attraversava le labbra e i denti del biondo emise tre semplici parole.

Ruppero il silenzio che li circondava. Nemmeno i grilli o i gufi li disturbavano più. «Quale gioco?»

«Io dico un segreto a voi e voi ne dite uno a me.» Ailill quasi non batteva le palpebre per imprimersi le costellazioni delle iridi notturne di fronte a lui. Le aveva dato del voi, proprio come faceva la principessa nei loro momenti più intimi. Quel modo di appellarsi che aveva sempre percepito come distanza, la sua protettrice lo aveva trasformato in un avvicinarsi dolce e profondo.

Selina si leccò le labbra, pronta a ribattere. Tuttavia, lo stesso secondo fece comparire una serie di parole nella sua mente. Dovette dar loro ragione: quella sarebbe stata la loro ultima giornata insieme, perché rovinare quel momento? Lo aveva fatto quando credeva che sarebbero morti nelle prigioni del castello di Ilsienne, poteva farlo un'altra volta. «D'accordo.»

Il Re sorrise come quando a un bambino viene promesso un dolce. «Vi ho vista.»

La guardia aggrottò la fronte, confusa e curiosa. «Quando?»

«Durante le Fiamme. Quando ho scoperto da Tristan che ci sarebbero state e che voi avreste partecipato, non ho potuto far altro che fermarmi. Ho visto l'incoronazione e i vostri spettacoli.» confidò, con un peso che sembrava togliersi e rimettersi sul petto.

Era sollevato di poterne parlare, ma allo stesso tempo temeva che Selina l'avrebbe odiato. Si trovò davanti al silenzio e si sentì in dovere di continuare. Non per giustificarsi, ma per spiegarle come ogni aspetto di lei lo emozionasse e lo incantasse ogni volta. «I vostri gesti erano così esperti ed eleganti. Sembravate la ninfa Salexea, solo che voi avete i capelli bianchi. Eravate e siete bellissima.»

Il suo pezzo di luna non si era ancora lasciata sfuggire un soffio. Il solo elemento su cui Ailill poté basarsi era lo sbattere delle palpebre e il respiro regolare. Poi quando il silenzio sembrava diventare troppo per lui, Selina dischiuse le labbra. «Vi ho visto anch'io. Per un solo attimo. Un lampo di capelli biondi che sono spariti appena ho allontanato lo sguardo.»

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