Evil tendencies
are fucking with me
mentally.- Falling in Reverse
Capitolo 12
«Selina. Aspetta.» soffiò Ailill, prendendole la mano nel bel mezzo del caos del risveglio.
La guardia si fermò, preoccupata, prima di girarsi in direzione del biondo. «Che succede?»
Il sole già sorto illuminava la stiva quel tanto che bastava per vedere il viso sbarbato appena corrucciato e intriso dal senso di colpa. I pirati salivano man mano sopra coperta, pronti ad un altro giorno di navigazione, mentre la ragazza si chiedeva se il suo protetto avesse avuto un incubo. Gli capitava a volte e aveva sempre bisogno di ritagliarsi un momento solo per loro due, dopo aver sognato dei propri genitori. Eppure, quella mattina, Ailill sentiva il nodo allo stomaco per qualcos'altro. Qualcosa che non avrebbe voluto affrontare e di cui si stava già prendendo a schiaffi mentalmente. Sotto lo sguardo della notte, aspettò che tutti i bucanieri salissero alla luce del sole prima di dar voce alle sue preoccupazioni. Non riuscì nemmeno ad aprire le labbra, che la tenda che lo riparava si scostò di colpo, rivelando l'espressione maliziosa di Nohy a deformargli il volto.
«Stanchi di prima mattina, eh? Ci credo! Ho visto certe ombre stanotte e... Aleel? Che hai fatto alla barba?» Immediatamente chiuse la tenda dietro di sé, con uno sconvolgente senso di nausea a rovesciargli l'interno dell'addome.
L'atmosfera intorno al reale, in quel momento, si fece viva. Prese un nome, un significato e una terribile fitta lancinante al respiro. «I-io non posso uscire. Mi riconoscerebbero. Non ci avevo pensato ieri e...potrebbero tradirmi alla prima occasione.»
Il battito accelerò, facendogli mancare l'ossigeno. Iniziò a percepire dolore al centro del petto e la sua mente iniziò ad essere invasa dai pensieri. Il senso di colpa iniziava a schiacciarlo e lasciarlo intontito. Purtroppo, Selina non era in vena di prendersi cura di lui dopo quelle parole. Chiuse lenta le palpebre e fece scivolare fuori dalle labbra l'ultimo respiro che aveva incanalato nei polmoni.
«Non ci avevi pensato?» Il gelo nella voce della ragazza freddò qualsiasi reazione pronta a esplodere nel corpo e nella mente di Ailill.
Mai aveva sentito quel tono uscire dalle sue labbra. Mai. Nemmeno assieme a Nohy. Quel gelo lo aveva percepito solo nel pirata agli inizi della loro conoscenza e credeva potesse appartenere a lui solo. Eppure, quel tono sembrava solo una blanda imitazione della nota sfuggita alla bocca della sua guardia. Era raffinata, letale. Se avesse potuto prendere forma, sarebbe stata una stalattite di ghiaccio. Appuntita e pronta a precipitare dall'alto per schiantarsi sul malcapitato.
Appena le palpebre resero di nuovo visibili quegli abissi scuri, quasi privi delle solite stelle che li punteggiavano, il reale tremò. «Mi dispiace. I-io...»
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Tears & Riot
Fantasy"Il rancore affonda le unghie molto più a fondo e fare del male è più facile." Ailill ha perso tutto in una sola notte. Ha perso casa, famiglia, e metà del suo cuore in una tomba. Il senso di colpa lo soffoca. La sua esistenza è maledetta e non vuo...