Aver visto lei proprio oggi è stato un duro colpo, quasi come tornare indietro di anni.
Vederla in queste condizioni poi mi ha fatto accapponare la pelle. Avrei voluto continuare ad avere la sua immagine nella mia testa di un tempo, pulita senza i segni della sofferenza sul suo corpo. Ciò che invece adesso tormentava ma mia mente erano le immagini di lei, quella ragazza così bella, visibilmente sottopeso, con un braccio completamente ingessato, e il viso stanco e sciupato.
Dopo la burrasca di pensieri decido di rientrare aspettando notizie di mio fratello insieme a mia madre.
Quando il dottore arriva ci aggiorna dell'intervento di mio fratello, sembra essere andato bene e che il suo femore adesso sia apposto ma che avrà bisogno di riabilitazione per un po'.
Sono sollevato, ma la sua presenza qui mi fa pesare il cuore.
Non riesco più a stare fermo da quando so che è qui, mi sento nervoso e sopraffatto.
Dopo aver fatto visita a mio fratello i miei vanno a casa a riposare un po' e decido di passare la notte con lui.
Forse non la scelta più saggia della mia vita.
Nel cuore della notte vago nei reparti accessibili, sperando in qualche modo di vederla in un corridoio, nonostante non saprei che dirle.
Non mi do pace, e quando incontro un'infermiera non riesco a fare a meno di chiedere.
Sembra la stessa con cui si è fermata a parlare Chloe poco prima di sparire dal mio campo visivo, oggi pomeriggio.
"Scusi, mi sa dire dove posso trovare Ambra Ruggeri?"
"Scusi chi lo chiede? Non posso dare queste informazioni a chiunque"
"No beh ha ragione"
Faccio un mezzo sorriso e continuo a camminare.
"Ma se sei un amico hai cinque minuti prima che finiscano le visite"
Visite? Di notte?
Mi sembra davvero strano, ma decido di lasciar perdere, probabilmente è solo amica di Ambra.
"Terzo piano, chiedi direttamente lì la stanza"
"Grazie mille"
Il fatto di conoscere il suo piano in realtà non mi aiuta per niente.
Non voglio andare ma allo stesso tempo desidero vederla, e soprattutto farle tante domande.
Mi sento terribilmente ferito e fragile sapendo che è a due passi da me.
Vado a prendere un caffè e da lontano vedo Chloe che sta uscendo.
Le faccio un cenno mentre aspetto che la macchinetta finisca di preparare la bevanda che mi farà stare sveglio tutta la notte.
"Ei Niccolò"
Si avvicina con aria stanca e un po' turbata.
"Ascolta vorrei dirtelo senza giri di parole, mia sorella dopo quell'incontro con te è tornata cupa e irrequieta"
"Non è un bel momento per lei è non voglio che qualcos'altro le sconvolga la vita, so che non è una bella cosa da dire ma se pensi che possa avere a che fare con te...evita di avere contatti con lei"
Mentre lo dice sembra triste, non mi guarda mai negli occhi mentre mi parla, forse piange ma non riesco a capirlo.
"Chloe tutto ok?"
"Si è solo che ho visto troppe volte la vita di mia sorella scivolarmi tra le mani, adesso vorrei solo che stesse bene"
"Va bene non preoccuparti, proverò a evitare di vederla"
Mentre pronuncio queste parole mi sento sempre più svuotato.
"Grazie Niccolò, a presto"
"Chloe cosa le è successo?"
"Niente di buono, l'hanno distrutta e poi si è distrutta lei stessa, voleva morire Niccolò, ha detto che non aveva nessun motivo per vivere, non sai quanto sia stata dura affrontare tutto"
Sento le vertigini e un vuoto sotto i piedi come se stessi per sprofondare in un buco nero.
"Non posso dirti di più di questo"
Dopo avermi messo k.o con queste parole mi saluta e se ne va.
La mia mente è un labirinto di emozioni e informazioni e sta per andare in tilt.
La mia angoscia non fa che salire e dentro di me sento l'oscurità che mi risucchia nel suo vortice.
Malgrado le parole di Chloe decido di salire al terzo piano e chiedere della stanza.
Appena arrivo noto che la luce è spenta e sento dei lamenti provenire da dentro.
Sono come dei singhiozzi soffocati.
Chiudo gli occhi e la mia fronte è poggiata sulla porta.
Vorrei entrare, parlarle, chiederle cosa le è successo , capire i motivi dei suoi comportamenti.
Eppure le parole di Chloe mi bloccano sull'uscio della porta, mentre la testa lotta col cuore, e io sprofondo sempre di più verso i miei fantasmi del passato.
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Ancora una volta noi
FanfictionLei è una ragazza vittima di sé stessa, vittima di ciò che desidera con ogni fibra del suo corpo, incapace di essere felice, di amarsi quanto basta per vivere. Lui sovrastato dalle tenebre della sua anima, divorato dalle sue ansie, con un passato ch...