03/2014
Quando Niccolò tornò a casa si sentiva sopraffatto da quella valanga di emozioni che provava.
Sentiva ancora il suo profumo addosso e sorrideva se ripensava al motivo per il quale i suoi vestiti profumassero di lei.
In altre circostanze adesso sarebbe stato malissimo, aveva appena confidato tutto ciò che nella vita lo ha reso così com'è: schivo, timido ed estremamente incazzato col mondo.
Ma da quando quella ragazza dagli occhi blu era entrata nella sua vita, non sapeva perché, ma nel suo mondo, fatto di sogni, rabbia e musica lei aveva portato il sole.
Ambra riusciva a portargli luce quando intorno a lui tutto era incolore, circondato da oscurità.
Da sempre covava dentro di sé la sensazione di profonda solitudine, di un perenne dubbio, un perenne domandarsi perché non riuscisse a stare bene.
E adesso, con sua grande sorpresa si sentiva estasiato da quei sentimenti che gli esplodevano dentro.
Ambra invece aveva paura.
Dopo una litigata con sua madre per essere tornata alle 2 di notte, se ne stava nella sua camera a rimuginare su quello che era successo.
Se ripensava a quel gesto di Niccolò prima di salutarla sentiva un fastidioso bruciore nello stomaco e il cuore accelerare così tanto che quasi si preoccupava.
Lei faceva fatica a scoprirlo, o forse soltanto ad ammetterlo, ma quelli erano i sintomi dell'amore.
La grande contraddizione di sentimenti che si mescolano dentro provocando mille sintomi a cui non si riesce mai a dare una diagnosi.
Quel dolce star male a cui non si vuol più rinunciare.
Quella lotta tra sentimento e razionalità, che non si svolgerà mai, perché la mente sembra smettere di pensare.
Quel formicolio allo stomaco, accompagnato quasi sempre da tachicardia e vertigini, erano soltanto le "farfalle nello stomaco".
Il corpo inquadra questo malessere come una minaccia, e si difende, portando in circolo sostanze che aumentano i sintomi in questione, come l'adrenalina che fa si che i battiti cardiaci aumentino, o la dopamina che porta un senso di euforia.
Tutte queste reazioni chimiche erano dovute a due cuori che battevano all'unisono, due anime che avevano danzato insieme, due menti affini, due occhi che si incontrano e si leggono dentro, tra le pagine più nascoste, senza parlare.
Entrambi quella notte erano vittime di questi effetti.
Niccolò avrebbe trovato un modo per incorniciare queste emozioni nel tempo, quella notte infatti, gli venne naturale scrivere della sua piccola stella.
Di quegli occhi che gli avevano portato una luce dentro che non si sapeva spiegare.
Ambra invece fissava il soffitto vittima dei suoi così assillanti pensieri.
Dopo ciò che le era successo non credeva di poter provare questi sentimenti per qualcuno.
Si era chiusa a riccio per evitare che accadesse, ma lui aveva buttato giù quella barriera, lasciando Ambra con una sensazione di nudità mia avvertita prima.
Tra quelle mura che aveva innalzato si sentiva al sicuro, lontana da eventuali prese in giro o inutili dolori, e adesso non sapeva più come parare il colpo.
Anche volendo non riusciva a reprimere ciò che provava, quel desiderio costante di sapere come stesse Niccolò, quel bisogno di sentire il suo profumo, quel bisogno di parlarsi senza realmente farlo.
Non sapeva come controllare tutto questo rumore che aveva dentro, e in mancanza di soluzioni iniziò a piangere.
La sua paura era un peso che le schiacciava la felicità.
La parte più nascosta di lei sapeva che i suoi sentimenti, per il ragazzo dagli occhi così puri, stavamo prendendo una piega amorosa.
Non sapeva spiegarselo, non voleva ammettere che qualcuno fosse stato capace di farle avere nuovamente fiducia negli esseri umani.
Eppure Niccolò sembrava far parte di un universo distante da quello nel quale aveva vissuto Ambra.
I suoi occhi sinceri, sempre contornati da piccoli cerchi grigiastri, erano sempre pronti a infilarsi dentro di lei, analizzando ogni sua cicatrice.
Questi erano i motivi per i quali Ambra non era ancora riuscita a parlare con Niccolò.
Si sentiva fin troppo esposta, si sentiva studiata, ma la cosa che più la spaventava è che si sentiva bene.
Cosa avrebbe potuto offrire lei a un ragazzo d'oro come lui?
Una ragazza piena di dolore, spezzata dalla vita e calpestata dall'amore, un sentimento che in passato aveva rincorso, ma che adesso voleva soltanto allontanare.
Prima avrebbe fatto di tutto per far sì che qualcuno la facesse sentire come il ragazzo che adesso le invadeva i pensieri, e poi è finita per sentirsi un oggetto.
Non si era mai sentita veramente amata da qualcuno, bensì solo vittima di desideri morbosi a cui lei non era interessata, ma la sua volontà era stata totalmente annullata.
Mentre le sue lacrime bagnavano sempre di più il cuscino celeste su cui era stesa, il suo telefono si illuminò.Da Nicco: buonanotte piccola stella 🌟
Strinse gli occhi, facendo uscire dai suoi profondi occhi blu due gocce di dolore, che sarebbero state le ultime di quella sera, perché dopo aver visto il mittente del messaggio aveva subito provato una sensazione di sollievo.
Quello strano malessere era tornato e aveva preso invadente il posto della tristezza.A Nicco: buonanotte Niccolò, grazie di tutto❤️
Come avrebbe potuto rispondere a quel nomignolo che gli aveva attributo?
Continuava a rileggerlo e ci mise ben 15 minuti per articolare una risposta sensata da poter inviare, per poi optare per la più semplice.
Niccolò aveva notato che nella chat di Ambra continuava ad apparire "sta scrivendo.." ma poi non arrivava nulla.
L'aveva lasciata senza parole e lui ne era ben consapevole.
I due decisero di andare a dormire, chi con l'anima che pesava di meno, e chi invece si sentiva oppresso da queste strane sensazioni, da un improvviso benessere mai provato.
A volte la felicità spaventa, soprattutto se reduci da giorni bui, in cui quest'ultima è stata assente, eppure lasciarsi trasportare da momenti di serenità avrebbe potuto far riscoprire territori inesplorati, pieni di cose da conoscere, compresa quella leggerezza tipica dell'essere felici.
E quei dubbi, che sembrano attanagliare l'anima a ogni sorriso di troppo, ad un certo punto spariscono lasciando spazio ad ampie risate, a cuori sereni e a quella spensierata voglia di vivere che avrebbe spazzato via l'amarezza dei dolori del passato, lasciando però il grande insegnamento di saper ricercare la felicità nei posti più oscuri di sé stessi, solo a quella condizione sarebbe nata quella lieta, e temporanea, condizione di felicità.
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Ancora una volta noi
FanficLei è una ragazza vittima di sé stessa, vittima di ciò che desidera con ogni fibra del suo corpo, incapace di essere felice, di amarsi quanto basta per vivere. Lui sovrastato dalle tenebre della sua anima, divorato dalle sue ansie, con un passato ch...