-5

128 4 0
                                    

2013
Guardo fuori dal finestrino la strada che corre veloce mentre la mia mente vaga da un isola all'altra senza un minimo preavviso.
"Ei non stiamo andando al patibolo"
Dice la sagoma di mia madre che piano piano sbiadisce. Sono solo.
Vorrei urlare ma le parole non mi escono di bocca. L'auto prende vita sembra accelerare. Mi giro e in un attimo sono in una stanza bianca.
"Come va l'ansia Niccolò?"
La sua voce sembra entrarmi nella testa come un urlo stridulo.
Il mio petto sembra scoppiare, infilzato da frecce ardenti.
Sono di nuovo alla macchina. Guardo di fronte a me, c'è il vuoto.
Urlo e stavolta riesco a sentirmi, mentre l'auto precipita.
**

Mi sveglio di soprassalto con il cuore che scoppia.
'Merda'
Sono tornati, gli incubi, l'insonnia, l'ansia.
Sento di essere sudato quasi di non riuscire a muovermi.
La porta della mia camera si apre ed entra mia madre.
"Ei che succede? Ti ho sentito urlare"
Vorrei risponderle ma non ci riesco. La mia voce è come morta in gola.
Lei non dice niente, si siede vicino a me e mi abbraccia.
'Mamma'
Il suo profumo è come camomilla per me, lo sento invadermi le narici e provocare in me una sensazione di tranquillità.
Lei sa, senza neanche chiedere lei sa tutto.
Mi abbandono alle sue braccia senza più forze per reggere la raffica dei miei pensieri.
"Brutto sogno?"
Lei li chiama ancora così.
Come quando da piccolo sognavo un dinosauro gigante incombere in camera mia.
Ma questi sono incubi mamma e non mi lasciano più dormire tranquillo.
Annuisco mente piano piano il mio corpo sembra riprendere il controllo di se stesso.
Anche le mie lacrime sono bloccate in quel groppo alla gola che sembro non riuscire a mandare giù.
"Va meglio ora mamma va a dormire"
Parlo con un filo di voce, in imbarazzo per quello che è successo.
"Sta tranquillo, preparo una camomilla e te ne porto un po' "
Mi fa schifo la camomilla ma confido che possa aiutarmi.
Guardo il soffitto mentre sento di essere più tranquillo.
'Riuscirò mai a liberarmene?'
'Sono così...un problema'
'Da quanto non dormo?'
I miei pensieri mi faranno scoppiare la testa.
"Ecco bevi, ti calmerà"
Annuisco posizionandomi con la schiena poggiata alla spalliera del letto.
"Domani hai appuntamento con la dottoressa"
Non credo di voler sentir parlare della mia psicologa quando ho appena sognato la prima volta che ho affrontato uno strizza cervelli.
'Terribile'
"Non so se me la sento"
"Nicco non dormi da giorni, per favore fatti coraggio e vai"
Il suo tono è estremamente dolce e preoccupato.
La guardo senza dire niente e annuisco in modo impercettibile.
Finisco la camomilla e la ripongo sul mio comodino incasinato.
Mamma si sdraia affianco a me accarezzandomi.
Basta poco, davvero poco tempo, per farmi chiudere gli occhi e abbandonarmi a un
sonno turbolento.

"Mamma!"
Provo a urlare ma non ci riesco.
Mamma urla, lui le fa male.
"Sta zitta!"
No mamma!
Non fare del male a mamma.
"Smettila!"
Trovo il coraggio di urlare.
"Non toccare la mia mamma"
"Va via!"
Mi ha dato uno schiaffo.
Mi brucia la faccia.
Piango tanto.
"Non ti permettere mai più! Torna in camera tua"
No! Tu farai del male alla mamma.
"No!"
Urlo con il petto gonfio.
Mamma non parla.
È seduta sul pavimento con gli occhi aperti e piange tanto anche lei.
Lui mi prende per i capelli e mi fa male.
Io piango, piango, piango.
E poi tutto buio.
**

'Cazzo'.
'Smetterò mai di sognare quei momenti?'
Mi sento come se il buio mi trascinasse via con se, come se io cedessi alle tenebre più oscure che covano dentro me stesso
'Domani non andrò a scuola'
Non ci penso proprio, quell'inferno dopo una notte così.
Vorrei soltanto dormire, smetterla di tormentarmi, smetterla di dare animo alla parte più buia della mia anima, quella nascosta, che deve stare al suo posto.
Fisso il soffitto, rassegnato.

Spazio autrice
Eccomi!
Anche questo è un flashback di Niccolò.
Quali saranno i motivi per i quali soffre così?

Ancora una volta noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora