"No Niccolò non si tratta di questo, si tratta del fatto che tu ben consapevole della nostra situazione passata ti sei avvicinato a me, mostrandomi interesse, e di conseguenza illudendomi che tutto il male che ti avevo fatto fosse superato è che tu avessi voglia di costruire qualcosa con me, e io scopro che sei fidanzato, non so se hai capito la gravità della cosa"
Sbotto infastidita.
Non sapevo più come gestire tutte le sensazioni contrastanti che quella discussione mi stava dando.
"Ma il passato è lì e mi blocca! Come pensi che possa dimenticare ciò che è successo?! Come posso fidarmi ciecamente di te se non so un cazzo di niente della tua vita!"
Sentire queste parole è per me un pugno nello stomaco, la conferma che le ferite del passato erano ancora lì e si facevano sentire per entrambi.
"Bene e allora cura la tua relazione piuttosto che rovinare tutto per stare con una che nella tua vita ha portato solo cose negative!"
"Non ho detto questo"
La distanza tra di noi si era accorciata, riuscivo a sentire il suo respiro affannato, il movimento dei suoi gesti ma soprattutto la tensione.
"È tutto sbagliato Niccolò"
Aggiungo esasperata.
Ed è vero, è tutto terribilmente sbagliato, persino il fatto che lui sia qui adesso mentre ha ancora una ragazza.
Il mondo che stavo rimettendo insieme, quel mondo che avevo abbandonato tempo fa, continuava a sfuggirmi tra le mani.
Mentre io sono ancora attonita dalle recenti rivelazioni, Niccolò si stava avvicinando sempre di più, mentre tiene i suoi splendidi occhi incastonati coi miei, e con una delicatezza innata mi abbraccia.
Un gesto inaspettato, che manda il mio cuore in un altro pianeta, facendogli dimenticare la notizia appena ricevuta.
"Non deve essere per forza sbagliato"
Queste parole mi rimandano con i piedi per terra, facendomi abbandonare quella sensazione di beatitudine che sentivo tra le sue braccia.
"Niccolò..."
Mi stacco da lui non poco contrariata, ma lui continua a stare a pochi centimetri da me, continua a tenere il suo sguardo su di me, mentre io quasi fatico per la prima volta a mantenere il contatto visivo.
Sento il suo respiro sul mio viso, e pur per quanto so che questo è sbagliato, non mi sono mai sentita meglio di così.
Lui d'improvviso mi prende il viso tra le mani e annulla la distanza tra le nostre labbra, senza lasciarmi il tempo di elaborare ciò che stava succedendo.
Dentro di me qualcosa esplode, il cervello smette di essere razionale, il cuore scalcia minacciando di uscire dal petto, mentre lo stomaco si rivolta su se stesso, facendomi provare delle sensazioni meravigliose, che ho da sempre associato a Niccolò.
La dolcezza con la quale mi bacia quasi mi culla, le nostre labbra sembrano adattarsi subito, facendo dei movimenti perfettamente in sintonia.
Eppure dopo un po' metto tutto insieme.
Lui ha una ragazza.
Mi stacco a malincuore mentre vorrei poter dire a me stessa di aver fatto qualcosa di terribilmente sbagliato, ma avrei voluto solo rifarlo ancora e ancora, fino a consumarmi le labbra.
"Non dici niente?"
Mi chiede.
Ha uno sguardo speranzoso, che io però non posso assecondare.
I miei sentimenti per lui sono troppo forti, spaventosamente incontrollabili, irrazionali, che mi offuscano la mente dimenticando la reale situazione in cui ci troviamo.
Mi sono sentita annullata non appena mi ha confessato tutto, una sorta di realtà alternativa che gli serviva per sfuggire dalla realtà.
Eppure lui per me è molto più di questo.
"Io...forse è meglio che vai adesso Nic"
Presa alla sprovvista è la prima cosa che mi passa per la mente di fare, ma non quella che realmente volevo.
Ho bisogno di ristabilire il mio ordine mentale, provare a capire a mettere insieme i pezzi.
Lui fa come dico, se ne va e sembra parecchio confuso, ma non riesco a capire quali fossero le sue aspettative.
Capisco di essere sparita, e capisco anche la sua necessità di rifarsi una vita allontanando le infatuazioni adolescenziali, ma perché farmi credere ancora in un noi quando hai già la tua vita?
Perché cercare di costruire qualcosa basato su una bugia?
In questo momento non riesco a provare tristezza, una rabbia mai provata si fa spazio dentro di me lasciandomi confusa da questi sentimenti inusuali per me, ma ciò non attenuava il buco nel petto che avverto.
Sento che una delle mie certezze sta crollando, e non è il regalo di benvenuto a casa che mi aspettavo dopo mesi di ricovero.
Qualcosa dentro di me prende il sopravvento, un improvvisa voglia di urlare, di vomitare il dolore che provavo, il nodo in gola ben presto si trasforma in una, due, tre fino a un numero indefinito di lacrime.
Mi chiedevo perché poi dovesse sempre finire così, col dolore dentro le ossa e il rimorso di qualcosa che non c'è più stato.
Tutto era diventato complicato, fin da prima del mio ricovero, la mia paura nel lasciarmi toccare da qualcuno che non fosse mia madre o mia sorella, la paura anche dei soli sguardi che poteva lanciarmi qualsiasi uomo, eccetto però Niccolò.
Lui aveva curato qualcosa che qualcuno aveva rotto, lui mi trasmetteva una sicurezza che pensavo di aver abbandonato tanto tempo fa.
Eppure nulla sembrava funzionare, nulla riusciva a tenerci uniti, non appena ci sfioravamo qualcosa me lo strappava via.
Non era solo la situazione di oggi ad avermi ridotta in lacrime sul pavimento, bensì ciò che aveva riportato alla luce.
Quando sento la porta d'ingresso aprirsi tento di darmi una sistemata veloce, sapendo che probabilmente mia sorella era ritornata dalla sua falsa uscita.
La sento salire le scale e io prendo posto sul letto provando ad essere più naturale possibile.
"Ambra?"
Apre la porta e inizialmente sembra reggere la mia messa in scena.
"Si dimmi"
la mia voce mi tradisce e come al solito lei aveva già capito tutto.
"Che è successo? Avete litigato?"
Annuisco stanca di nascondermi.
"Ha una ragazza"
La sua faccia non sembra cambiare più di tanto, quasi non mi sembra sorpresa della notizia.
"Hai capito? Ha una ragazza"
"Si sì ho capito"
Qualcosa non mi torna.
Chloe avrebbe reagito in modo completamente diverso.
Poi tutti i pezzi del puzzle si uniscono, facendomi sospettare di qualcosa che speravo non fosse vera.
"Non dirmi che lo sapevi"
"Cosa? Come avrei dovuto saperlo"
"Dimmi la verità Chloe, e ricordati che stai parlando con tua sorella"
"Ambra ascoltami"
"No io non ci posso credere tu lo sapevi!"
La rabbia che provavo prima sembra niente in confronto a tutto ciò che provo adesso, sembra quasi che da un momento all'altro il possa bruciare.
"COME CAZZO HAI FATTO A NON DIRMI NIENTE? CRISTO SEI MIA SORELLA SAI QUANTO CI TENEVO A LUI"
"Calmati fammi spiegare"
"MA CERTO ORA SI SPIEGANO I LITIGI, GLI AVVERTIMENTI, MA HAI PREFERITO TENERE LA BOCCA CHIUSA E FAR SÌ CHE IO MI AFFEZIONASSI DI NUOVO!"
"Io non sapevo che fare, non volevo deluderti"
"DELUDERMI? MI HAI DELUSA ADESSO"
Sento di dovermi allontanare, di dover prendere aria.
Esco dalla stanza furiosa ed esco anche di casa, non portando niente con me, se non un fuoco che continuava a bruciarmi dentro.
Chloe aveva provato a fermarmi un paio di volte ma senza successo, credo che in quel momento nessuno sarebbe stato capace di farlo.
Non riuscivo a capire perché lei non mi avesse detto nulla, perché non lo avesse fatto nemmeno lui, e per quale diavolo di motivo la mia vita non riusciva mai ad andare per il verso giusto.
Camminavo senza meta, proprio come mi succede ogni volta che sono arrabbiata e ho bisogno di smaltire, di far sbollire tutta quella tensione.
Ero arrivata in una piccola piazzetta, e in quest'ultima si trovava una fontanella, e visto che avevo mantenuto il passo veloce, decido di andare a rinfrescarmi, nonostante l'aria fosse abbastanza fresca.
"E tu qua che ce fai?"
Mi giro assicurandomi che la voce maschile che avevo sentito parlasse con me.
Appena vedo il ragazzo in questione ci metto un po' a capire chi fosse e soprattutto cosa avrebbe potuto volere da me.
"Parli con me?"
"E con chi sennò, Ambra giusto?"
"Sì tu sei?"
"Riccardo, non ti ricordi di me?"
Mi si gela il sangue.
Riccardo l'amico di quel bastardo?
"Ah certo l'amico di Flavio"
La mia espressione sarà sicuramente cambiata, quando si parla di lui divento fredda come il ghiaccio.
"Si esatto, allora come te la passi?"
"Come me la passo? Ma sei serio?"
"Non sei tu quella con una denuncia sulle spalle"
"Ma ti senti quando parli? Io spero che vada direttamente in galera quell'amico di merda che ti ritrovi, mi fa schifo"
"Lo sai anche tu che non può succedere"
"Suo padre potrà pure essere un avvocato lecca culo, ma il bastardo prima o poi avrà ciò che si merita"
"Sta attenta Ambra"
"Cos'è mi minacci? Non ho paura né di te né di lui, né del vostro gruppetto di malati"
"Ma della sua famiglia io ne avrei"
Prova a toccarmi la spalla ma grazie ai miei riflessi, dovuti specialmente alla paura del contatto che fino a poco tempo fa avevo.
"Non provare a toccarmi"
"Sennò che fai mi denunci per stupro?"
"For-"
"Levati dalle palle"
Stavo per rispondere a tono quando una voce maschile che ben conosco si sovrappone alla mia.
Cosa ci fa qui Niccolò?
"E tu chi cazzo sei"
"Ti ho detto di toglierti dalle palle"
"Che c'hai il ragazzo che ti para il culo adesso? Da lui te fai tocca mh?"
"L'hai sentito o no? Te devi togliere dai coglioni"
Un altro ragazzo prende la parola.
So difendermi da sola, eppure il fatto che abbia del supporto davanti a quello stronzo mi rassicura.
Finalmente se ne va e posso respirare di nuovo, senza rendermene conto stavo trattenendo il respiro fin dal momento nel quale l'ho visto.
Le gambe mi tremano ma non è importante.
"È tutto apposto? Chi era quello?"
"Nessuno tranquillo"
"Senti Ambra non dire cazzate, ti ho chiesto chi era quello"
Sembra piuttosto incazzato, proprio per questo ho paura di dirgli la verità, una verità che lui non conosce, che non ha mai conosciuto, come potrebbe reagire adesso nel venire a sapere tutto?
Eppure sembra non darmi scelta, i suoi occhi sono di pietra, mentre mi guardano aspettando una risposta.
Non so come comportarmi mi sento confusa e stordita, uscire questo capitolo della mia vita è un trauma che mi viene fin troppo difficile superare.
Non riesco più a dire una parola, la testa inizia a girare ed avverto un senso di nausea fortissimo, due minuti dopo tutto diventa nero.
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Ancora una volta noi
FanfictionLei è una ragazza vittima di sé stessa, vittima di ciò che desidera con ogni fibra del suo corpo, incapace di essere felice, di amarsi quanto basta per vivere. Lui sovrastato dalle tenebre della sua anima, divorato dalle sue ansie, con un passato ch...