5. Il Tondo Che Si Illumina - James

61 17 12
                                    

Mi aspetto che Hazel mi chieda quando sarò a casa, che mi preghi di rimanere con lei, troppo spaventata per prendere sonno da sola.

Ma evidentemente sono io quello spaventato, perché lei mi rivolge una semplice domanda: che cos'è il frigorifero.

Le spiego che è in cucina e che serve per tenere al fresco il cibo, lei mi fissa con quella sua aria bellissima confusa e chiude la porta.

Aspetto di sentire lo scatto della sicura ed esco al freddo.

Mentre passeggio sul marciapiede, guardo al quarto piano, dove trovo la luce accesa del mio salotto. Come la chiamerebbe lei, il tondo che si illumina.

Ci ho parlato poco, non voglio essere troppo affrettato e far trapelare troppe cose sui sentimenti che provo per lei e infatti questa sera uscirò con un po' di miei amici e qualche ragazza, per schiarirmi le idee. A volte penso che quando si è tristi o confusi basti il divertimento per cancellare momentaneamente il turbamento, oggi ne ho proprio bisogno.

Come arrivo al bar, però, cambio idea.

Guardo la vetrina illuminata e le persone che ridono all'interno del negozio, la pioggia che batte insistentemente sul vetro e su di me e il riflesso di una struttura.

Non una struttura qualunque, ma il castello usato come museo.

Un posto magnifico per legare con Hazel.

Il posto in cui è nata, cresciuta e vissuta, potrebbe aiutarla a sentirsi a casa.

Attraverso la strada e alcune macchine mi puntano addosso i fari suonando il clacson, mi giro a guardare il conducente ma metto per sbaglio una scarpa da ginnastica dentro ad una pozza d'acqua e mi infradicio tutto.

Passo sull'erba bagnata e arrivo al piccolo ponte levatoio che viene usato come entrata scenografica del castello, cerco di aprire la porta, ma questa è chiusa.

CASTELLO CHIUSO PER RESTAURO DELLA STRUTTURA

Restauro della struttura, ma mi prendono in giro? Non hanno mai restaurato una volta e ora che mi interesso di gite in musei chiudono su tutto!

Devo inventarmi qualcosa d'altro...

Giro la testa per poi guardare giù dal ponte levatoio e noto una cosa che mi piace molto.

Una scaletta sta sola soletta un po' nascosta, appena sotto alla barriera di protezione del ponte da cui ammiro il castello.

Scavalco lo sbarramento e appoggio un piede sul primo piolo della scala, scendo piano e trovo un muretto di mattoni rossi ad accogliermi, nascosto da tutti.

Una nuova entrata: il muro è ceduto e si riesce comodamente a passare, con un salto atterro e mi guardo attorno: un salone immenso mi ospita e mi fa ammirare tanta bellezza.

Finito di studiare l'intero edificio, mi decido ad uscire per tornare a casa: ho voglia di vedere mia sorella e... Hazel.





Foto: https://i.pinimg.com/564x/7c/2a/c0/7c2ac0c908969c25104faa7d7d2671f0.jpg

Scusa Se Ho Scelto TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora