Astri Celesti

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"Sei diventata troppo brava. Davvero, non reggo più, hai ragione; ho perso la mia abilità di avere il controllo a letto. Sono il tuo schiavo sessuale, ecco, l'ho detto." Sirius si lasciò cadere di schiena sul letto ascoltando il suono armonioso della risata di Star.

"Ieri non mi sembrava affatto di avere il controllo, né l'altra sera o l'altro giorno..." La giovane si arrotolò le lenzuola tra le dita e ripensò alla sera del compleanno di Lily.

Star e Sirius rientrarono insieme ad Hogwarts e scelsero di schivare i professori usando i passaggi segreti, Sirius non riusciva a togliere le mani di dosso a Star.

"Indosserò più spesso questi vestiti se ti fanno questo effetto." Scherzò Star aprendo una porta per uscire da un passaggio.

"Mi fanno questo effetto." Il giovane chiuse la porta passando il braccio sopra la spalla di lei e poi infilò l'altra mano sotto la gonna della giovane. "E a te che effetto fa?" Le sussurrò all'orecchio e Star dovette reggersi al muro quando lui le infilò la mano libera sotto la sua maglia. Le cosce di lei cominciarono a bagnarsi e perse il controllo.

Controllo...

"Ti amo." Mormorò Sirius baciandole la spalla delicatamente.

"Lo so. Sono il sesso migliore della tua vita e ho anche una personalità! Non è incredibile?" Scherzò lei.

Lui rise e la strinse a sé. "Sei l'amore della mia vita. In tutti i sensi."

"Mi piace farti impazzire così, però. Penso che mi metterò più spesso il bianco, ti manda proprio fuori di testa."

"No." Decretò Sirius, il tono era serio quindi Star si voltò a guardarlo preoccupata. "Scusa, ma non farlo. Ti giuro che la prossima volta che ti vedo vestita di bianco ti sposo lì sul momento. Non sopporterò di vederti in bianco ancora se non stai venendo verso di me che sto in piedi all'altare, chiaro?"

"Wow. La prendi molto sul serio la cosa."

"La prendo davvero sul serio, le mie fantasie ormai non riguardano più fare l'amore, ma come sarà il nostro matrimonio. Fa paura."

"Fa paura, si. Ti ho proprio spappolato il cervello."

Sirius trattenne un sorriso colpendola piano con un cuscino. "Può essere, in ogni caso fossi in te farei attenzione a cosa indossi o ti ritroverai legata a me per sempre."

"Potrebbe non essere così male." Rise lei, poi tornò seria e passò piano le dita sul braccio di Sirius. "Comunque ci penso continuamente anche io. E gli ormoni della gravidanza stanno facendo effetto sul serio; penso continuamente alla cameretta del bambino."

"Davvero?" Il viso del giovane si illuminò.

Star annuì. "Mi piacciono moltissimo le pareti, pensavo di fare una giostrina con animaletti di legno e stelline."

"Animaletti di legno?"

"Stavo pensando ad un cane, un cervo, un lupo, un topo e una fenice."

"Mi sembra perfetto."

"Mi piacerebbe una poltrona comoda per stare accanto alla culla, con una libreria."

"Non vedo l'ora che nasca."

"Anche io."

Le mani dei due si intrecciarono spontaneamente sopra la pancia di Star. Dopo qualche secondo, Sirius, preso da una forte euforia, cominciò ad agitarsi scompostamente sul letto. La giovane lo guardò e sentì la sua felicità contagiarla così si mise anche lei a muoversi, ci misero poco a passare ad una specie di balletto improvvisato.

Una Cornice Luminosa - 7° annoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora