Rose

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Star sorrise. Era arrivata nella stanza nel punto e nel momento esatto grazie a Sirius. Gli aveva detto che quando fosse giunto il momento avrebbe dovuto trovarsi più vicino possibile a Rose, e lui era stato bravissimo. Le aveva dato un vantaggio. Star era così vicina ed era apparsa così all'improvviso che era riuscita subito a procurare una grossa ferita sul fianco a Rose. Ovviamente si stava già rimarginando, ma lo faceva lentamente. Scagliava incantesimi, lanciava pugnali, faceva tutto ciò che Belladonna le aveva insegnato. Non si lasciò distrarre nemmeno dall'idea che i suoi amici fossero nei guai. Non più del tempo di fornire loro una protezione, ma lo fece mentre Rose si allontanava, di nuovo ferita dalla sua lama. Era lenta. Era stanca. E le lame di Star erano avvelenate.

Qualcuno provò ad intervenire attaccando Star alle spalle, ma lei era pronta e reindirizzò ogni loro incantesimo verso Rose, aumentando la pioggia di offensive che calava su di lei.

All'improvviso la donna provò ad avventarsi sui Malandrini, ma Star la bloccò con facilità respingendola indietro e ferendola ancora. Anche Rose aveva mandato a segno dei colpi, ma Star aveva passato gli ultimi giorni a riposare e le sue ferite si rimarginavano prima ancora che il sangue ne uscisse. Questo indispettiva Rose, che non si era affatto aspettata quel risvolto. Non avrebbe mai potuto immaginare che sua figlia lasciasse il campo di battaglia fidandosi così tanto dei suoi amici.

La cosa che le dava più fastidio, però, era aver creduto nel suo bluff. Era certa di aver percepito il potere delle Deran in Sirius e non capiva come questo fosse stato possibile.

"Hai bisogno di una pausa?" Le chiese Star. Era fresca come un fiore al mattino e usare il suo potere non faceva che renderla più vivace e rigogliosa, mentre Rose sentiva di essere sul punto di consumarsi come un piccolo ciocco di legno messo ad ardere nel camino.

"Cercavo solo di venire a capo di tutto questo." Replicò Rose, non riusciva ad ammettere nemmeno a sé stessa che era sollevata di quel momento di tregua. Come poteva un'insulsa ragazzina metterla alle corde così? Dopo tutto il suo lavoro, tutto il potere che aveva accumulato, tutto quello che aveva fatto per essere la più potente Deran. Lei era riuscita ad imbrogliarla e ora la stava mettendo alle strette. Gioia non aveva mai perseguito il potere, eppure le Deran sembravano aver scelto di spalleggiarla in quello scontro. Si sentiva come se il potere stesso fluisse verso di lei.

"Dovresti essere comunque stanca ora. Hai usato molto potere anche tu. Hai curato il tuo ragazzo... la barriera..." Rose parlava a denti stretti, faticando anche a dimostrare la sua confusione.

"Ma io non sono sola. Tu lo sei." Ribatté Star tranquilla. Aveva smesso di attaccare, ma la teneva sotto controllo.

"Ma certo, usi i tuoi amici come batterie per ricaricarti. Stai usando le loro energie, lo hai fatto per tutto il tempo." Ridacchiò la donna. Sua figlia si dimostrava finalmente simile a lei.

"Non esattamente." Star le spense di nuovo il sorriso. Aveva l'aria di chi nascondeva un segreto, qualcosa che lei non avrebbe mai potuto conosce. "È vero, uso i nostri sentimenti come ricarica, ma io li ho anche infettati."

"Infettati?" La donna si posò una mano sul petto, senza riuscire a nascondere il suo stupore e la ferita al suo orgoglio di Deran.

"Più tempo passavamo insieme più loro diventavano bravi in tutto, inconsapevolmente stavo passando loro il potere Deran." Spiegò la giovane accondiscendente.

"Non direi che li hai infettati, hai fatto loro un enorme dono, e non lo meritano nemmeno. Che spreco." Rose si raddrizzò recuperando un po' della sua aura di bellezza e potere.

"Questo è quello che credi tu, ma, vedi, nessuno di noi lo ha mai considerato come un dono. Io ho sempre detto che questo potere era una maledizione e loro mi hanno creduto. Quando hanno capito di esserne infetti invece di fare affidamento su di esso hanno imparato a progredire senza sfruttare il mio potere. Così facendo sono diventati più forti e hanno reso me più potente in ritorno. Mi ci è voluto un po' a capire che se loro potevano usare il potere Deran allora io potevo usare il loro." Star parlò osservando la donna che l'aveva partorita. Più la guardava e meno la sentiva affine a sé. Era convinta di avere la maggior quantità di potere tra loro e questo faceva arrabbiare Rose, come se Star la stesse ancora imbrogliando, come se stesse ancora usando trucchetti e scherzi da ragazzini e lei dovesse solo scoprire qual era l'inganno per sconfiggerla.

Una Cornice Luminosa - 7° annoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora