Cataleya
Anche se è domenica mi sono alzata alla mia solita ora e mentre mi preparavo per andare a fare colazione con Javier, la mia amica Morena non ha affatto preso bene la mia scelta di uscire con lui, soprattutto dopo che ha saputo del bacio che mi sono scambiata con Devon alla festa.
Abbiamo discusso a lungo perché non capisco il suo disappunto, ma lei è fermamente convinta che debba dare una chance a me e a Devon, ed è quello che vorrei davvero fare ma non è così semplice. Le ho anche risposto che uscire con Javier non implica affatto fidanzarmi con lui anzi, non mi è minimamente passato per la mente una cosa del genere, lo vedo come un nuovo amico e nulla di più, ma Morena non è affatto dello stesso parere, è fortemente convinta che rovinerei tutto quello che potrebbe nascere con Torres ma io non la penso così.
Arrivo al Bikini il bar dove ci siamo conosciuti dieci minuti prima dell'orario stabilito, e con mia sorpresa trovo Javier già seduto ad uno dei tavolini ad aspettarmi. Sorrido tra me per la sua galanteria di essere arrivato in anticipo, e lo raggiungo salutandolo con un sorriso radioso che lui ricambia.
Dopo aver ordinato caffelatte e due panini al prosciutto crudo iniziamo a parlare un po' di noi. Javier mi racconta della sua passione per le lingue straniere ne conosce ben tre, e ora sta' studiando la quarta. Io invece gli racconto della mia passione per la scrittura e parlando, parlando, siamo qui da più di un ora ormai immersi nelle piacevoli chiacchiere.
Javier è davvero un uomo molto dolce e interessante che mi ha piacevolmente spiazzata, è totalmente diverso da quando l'ho conosciuto in gruppo così egocentrico e spocchioso, mi trovo davvero bene con lui credo stia nascendo una bella amicizia.
Stiamo parlando della bellezza del Portogallo dove entrambi siamo stati in vacanza due anni fa, quando vedo arrivare al tavolino accanto al nostro Devon assieme ad un altro uomo, che se non erro era con lui in ospedale la prima volta che lo rividi.
I nostri sguardi si incastrano come un perfetto puzzle, i miei occhi smeraldo vengono risucchiati dai suoi cioccolato così intensi, profondi, intriganti. La sua prestanza fisica non passa innosservata agli occhi di nessuno, specialmente ai miei che lo bramano incessantemente. Le farfalle iniziano a ballare nel mio stomaco e la saliva si azzera nella mia bocca, perché sei così bello? E soprattutto perché continuo ad amarti?
Mentre continuo a guardarlo capisco che stà parlando di me con il suo amico, così distolgo lo sguardo dal suo per tornare a prestare la mia attenzione a Javier."Immagino sia lui il Devon di cui sei innamorata?" Mi chiede con tono stizzito, e io annuisco tornando a voltare lo sguardo su Devon che mi guarda estremamente serio, sembra quasi infastidito di vedermi con un altro uomo, e prima che possa rispondere a Javier lui si alza e viene al nostro tavolo. "Oh cazzo!"
"Cataleya posso parlarti?" Mi domanda gentilmente.
"È occupata non lo vedi?" Risponde Javier al posto mio in tono duro e scocciato. E in risposta Devon lo fulmina con lo sguardo.
"Non è il luogo adatto per parlare" gli faccio presente guardandomi intorno, dato che il posto è pieno di gente.
"Si hai ragione, facciamo due passi noi due soli che ne dici?" Mi propone speranzoso.
"Veramente sono qui assieme a lui" ribatto indicando Javier seduto al mio fianco.
"Credo che il tuo amico capirà" il suo tono e il suo sguardo di sfida non promettono bene.
"No, non lo capisco affatto, ma se a Cataleya piacciono i tipi come te arroganti e pieni di sé è libera di seguirti" risponde con il volto scuro e la voce carica di astio.
Fisso Javier spiazzata dalle sue parole, non mi piace quello che ha detto di Devon dato che nemmeno lo conosce.
E io sono già scappata due volte e come dice Morena è arrivata l'ora di confrontarmi con lui, e scoprire cosa ci siamo persi sette anni fa.Mi alzo dalla sedia mi scuso con Javier e lo ringrazio per la bella colazione, lui prova a dissuadermi inutilmente a non andare con Devon ma io mi congedo nonostante le sua odiosa insistenza. Il suo cambiamento di umore non mi è piaciuto per niente, e tantomeno lo sguardo carico di odio che ha rivolto prima a Devon e poi a me, uno sguardo che mi ha dato i brividi.
Ci incamminiamo fianco a fianco addentrandoci nel parco qui vicino passeggiamo in silenzio godendoci il caldo sole estivo fino ad arrivare sul greto del fiume, ci sediamo in una delle tante panchine che lo costeggia e il mio cuore come ogni volta che lui mi è così vicino batte all'impazzata. Le mie mani sudano, ci guardiamo intensamente non so per quanto tempo.
Mi passo la lingua sulle labbra secche sono terribilmente nervosa il mio stomaco si è chiuso in una morsa.
Una folata di vento mi scompiglia i capelli e li rimetto dietro le spalle, tranne una ciocca che mi è sfuggita e che è Devon a portare dietro il mio orecchio, un gesto naturale che però mi fa vibrare il corpo."Cosa devi dirmi Devon?" La mia voce è tremante, impacciata mi sento nuovamente un adolescente.
"Devo chiederti scusa Cat, scusami perché non ero lì. Quando ho saputo sono venuto di corsa in ospedale ma i tuoi genitori mi hanno mandato via, ti ho cercata anche a casa il giorno seguente, e quello dopo, ma Miguel mi ha sempre impedito di vederti, di parlarti. Per giorni ti ho telefonato ma il tuo cellulare era sempre spento, ho chiesto aiuto anche a Morena ma nemmeno lei ha voluto sentire le mie ragioni."
Le sue parole mi destabilizzano totalmente, la mia famiglia gli ha impedito di contattarmi, e anche Morena non lo ha voluto ascoltare, sospiro perché scommetto che Miguel mi ha riempito la testa di bugie su di lui.
"Quindi non è vero che avevi lasciato in fretta la città per raggiungere tuo padre a Madrid?" Lui mi guarda allibito della domanda e scuote la testa.
"Scommetto che è stato Miguel a dirti che ero partito non è vero?" Annuisco mentre lui stringe la mascella per non imprecare.
"Quel giorno ti invitai fuori a cena perché volevo dirti cosa provavo per te" distolgo lo sguardo dal suo e lo punto sull'acqua, la guardo scorrere lentamente e dovrebbe trasmettere un senso di pace, ma non è così perché io sento un terremoto di emozioni dentro di me.
"Non credi sia passato troppo tempo per rivangare il passato?" chiedo continuando a guardare il fiume.
"Non se i sentimenti sono tali e quali a sette anni fa Cataleya" il suo tono di voce calmo e sincero mi fa posare di nuovo lo sguardo nei suoi occhi letali.
"Okay, e cosa provi per me, affetto? mi vuoi dire che mi vuoi bene come se fossi la tua sorellina?" Lo provoco sperando di sbagliarmi.
"Ho iniziato a provare qualcosa per te il giorno del tuo sedicesimo compleanno, quel giorno in piscina ho iniziato a guardarti con occhi diversi" racconta, e le sue parole mi colpiscono nel profondo.
"E come mi vedevi esattamente?"
È una domanda stupida ma sono curiosa di saperlo."Come una giovane bellissima donna, una donna intelligente, divertente, una donna che potevo desiderare solamente da lontano" confessa spiazzandomi totalmente di nuovo.
Lui mi desiderava? Desiderava me Cataleya Ramos? com'è possibile tutto ciò? Sicuramente si stà inventando queste belle parole per avere il mio perdono.
"Ti amo Cataleya" dice di getto e io chiudo gli occhi per trattenere le lacrime, l'emozione che mi ha investito è devastante. Mi mordo il labbro inferiore e le tre parole che sogno da tutta la mia vita rimbombano nella mia testa, lui mi ama, Devon Torres ama me, mi sembra tutto così irreale.
Nota autrice
Cataleya e Javier sono stati in sintonia ma il modo in cui si sono lasciati non è affatto piaciuto, sarà un presagio?
Devon si è dichiarato... Ha confessato a Cataleya di amarla ...
Come reagirà Cat? Inizieranno a vivere questo amore oppure scapperà ancora una volta?
Grazie del supporto che mi date, dei commenti e dei voti ⭐
Al prossimo capitolo 😘
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Quiero Decirte (Completa)
RomanceDevon Torres e Cataleya Ramos si conoscono da sempre, e da sempre lei è stata innamorata di lui. Un appuntamento mancato, una tragedia sfiorata e le loro vite che cambiano inevitabilmente. Quando le loro strade si rincroceranno dopo molti anni sar...