Capitolo 25

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Devon

Rientro nel mio appartamento e Cat non è ancora rientrata, possibile sia ancora a casa di quello stronzo? Mi chiedo pensieroso e provo a chiamarla, il telefono squilla finché non scatta la segreteria riaggancio e riprovo di nuovo ma niente.

Metto la vaschetta del gelato in congelatore vado in bagno a fare pipì e una volta uscito riprovo a chiamarla e ancora una volta nessuna risposta. Inizio a preoccuparmi perché non è da lei non risponde per più di una volta e così decido di chiedere a Morena per sapere se per caso è andata a casa loro.
Chiamo la nostra amica che mi risponde al secondo squillo.

"Pronto? come mai mi chiami a quest'ora, non sarà successo qualcosa?" Mi domanda subito in tono apprensivo senza nemmeno salutarmi, non che mi interessi in questo momento.

"Ho chiamato Cat diverse volte ma non mi risponde, per caso è a casa con te?" Domando speranzoso di ricevere un sì come risposta.

"No qui non c'è, io sapevo che si vedeva con te a casa tua" risponde preoccupata anche lei, dato il comportamento insolito di Cataleya.

"L'ho sentita diverse ore fa, era a cena a casa di Javier" la informo.

"Devon non crederai che se la stia spassando con lui vero, e per questo non ti risponde?" Ipotizza lei.

"Nemmeno per sogno Morena, conosco la mia ragazza e so bene quanto mi ama, non farebbe mai una cosa del genere" la difendo sicuro di quello che dico.

"Andiamo a cercarla a casa sua?" Mi propone di getto.

"Tu sai dove lui abita?"

"No, ma faccio un giro di telefonate ai nostri colleghi, so che qualcuno di loro frequenta la sua palestra e se siamo fortunati sapranno dirmi qualcosa" mi spiega fiduciosa.

"D'accordo intanto che tu telefoni io mi avvio a casa tua, ci vediamo tra poco" l'avverto chiudendo la chiamata.

Lungo il tragitto continuo a chiamarla e a non avere risposta e il cuore mi batte sempre più forte e la paura si fa strada dentro di me. Non appena arrivo sotto il palazzo della mia amica la trovo già ad aspettarmi, sale in macchina e mi dice che ha scoperto dove Javier abita.

"È un complesso di nuove palazzine non ci sono mai stata in quel quartiere" mi spiega.

"Nemmeno io" ribatto sempre più in pensiero, ho una brutta sensazione dentro di me. Lungo il tragitto mentre io seguo le indicazioni del navigatore per arrivare a destinazione, Morena continua a chiamarla senza ottene risposta.

"Ho paura Devon, le è successo qualcosa ne sono sicura" non dico nulla perché credo sia proprio così anche se non vorrei aver ragione.

Stringo di più il volante concentrandomi sulla guida anche se non è affatto facile e una volta che arriviamo sotto al palazzo dello stronzo, corriamo dentro dove fortunatamente il bastardo vive al primo piano.

Morena si appende al campanello e io busso alla porta come un pazzo mentre gridiamo entrambi il suo nome senza ottenere nessuna risposta. La porta di casa del dirimpettaio di Javier si apre evidentemente sentendo la nostra confusione e ci informa che lui non c'è, che lo ha visto uscire di casa un ora fa e ci invita ad andarcene via.

Assecondiamo la sua richiesta torniamo da basso e risaliamo sulla mia auto, ci guardiamo sconfortati chiedendoci dove sia finita. Morena inizia a piangere mentre riprende a chiamarla inutilmente, imprecando per la rabbia. Metto in moto l'auto e decido di tornare a casa mia, forse lei è rientrata e ha perso il telefono, o forse è stata rapinata e per questo non ha potuto rispondere alle nostre chiamate ipotizzo, sempre più in apprensione.

Quiero Decirte    (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora