Capitolo 3.

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                                      Gioia

"Buongiorno" saluto appena entro nello studio della direttrice.

"Ciao Gioia, piacere." mi sorride una signora bionda con un sorriso dolce "Io sono la direttrice dell'IPM, e lui è il comandante." conclude poi indicando un signore sulla quarantina.

"Ciao Gioia, in questi giorni ti mostreremo l'edificio. Adesso vogliamo illustrarti un po' le attività dell'istituto. Abbiamo un'attività sulla preparazione della pizza, attività di music..."

"Buongiorno direttrì, buongiorno comandà! Ditemi."

Giro leggermente il capo e ad urlare è un ragazzo riccio, muscoloso e alto che è appena entrato spalancando la porta.

"Carmine! Ma io non lo so...entri così!" urla la direttrice trattenendo un sorriso.

"Scusate direttrì, ma quando mi volete vedere è sempre perché ci sta Futura mia." sorride lui a trentadue denti.

"Si si..." ride lei avvicinandosi ad una carrozzina che non avevo proprio notato "eccola."

Prende una neonata in braccio e la passa in braccio al ragazzo, che da come ho capito si chiama Carmine.

"Amore mio!" sorride lui baciandola in fronte "Finalment staij cu me, m'bracc a me."

"Scusaci Gioia, è che Carmine irrompe così..." ride la direttrice.

"Uh scusat, ij nun er vist propr." mi dice guardandomi "Piacere Carmine, qua però tutti mi conoscono come O'Piecuro." mi sorride e fa un cenno con il capo.

"Io...io sono Gioia, solo Gioia." balbetto un po' insicura.

Ho deciso che qui dentro non darò confidenza a nessuno, proprio nessuno.

"Wa, che bel nome. M'ispira proprio felicità." ride lui per poi tornare a concentrarsi sulla bambina.

Volgo il capo sulle mie unghie mangiucchiate... già, felicità.

Il mio nome significa proprio quello.


"Eppure Gioia,
Se penso che son vivo,
Anche in mezzo al casino..."

Papà sta cantando la canzone che i miei genitori mettono sempre.

"Papà, ma mi spieghi perché mettete sempre questa canzone?" gli chiedo ridendo per come sta stonando.

"Gioia, questa è la tua canzone. Devi essere sempre felice, è per questa canzone che ti chiami così. Devi essere felice, anche quando tutto sta andando male. Promesso?"

"Si papà, te lo prometto."

A questo ricordo di tanti anni fa i miei occhi si inumidiscono, mi giro verso Carmine che tiene la sua bambina in braccio.

"Amore mio, comm so felice assiem a te!"

Non ce la faccio.

Non riesco a vedere un padre così felice con sua figlia.

Mi alzo in piedi e piengendo mi dirigo fuori a passo svelto, non mi importa se tutti mi stanno chiamando, io corro via.

Non so nemmeno dove sto andando, ho bisogno di stare lontana da tutte queste persone.

                                   Carmine

"Amore mio, comm so felice assiem a te!"

Bacio per la milionesima volta sulla testa mia figlia, la mia unica ragione di vita.

All'improvviso Gioia si alza, e corre via.

La direttrice e il comandante le urlano di tornare qui e Liz prende a rincorrerla.

"Ma ho detto qualcosa di sbagliato?" chiedo girandomi verso la direttrice e il comandante.

"Non penso Carmine, questa ragazza ha un passato difficile. Ce ne vorrà di tempo per vedere un suo sorriso sincero, o sentire una risata." mi risponde serio il comandante.

Non ho mai visto il comandante così serio, ma cosa nasconde questa ragazza?


Una vita gialla, insieme. -Carmine Di SalvoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora