CARMINE
"No Gioia, non te lo dico!"
Ripeto per la milionesima volta a Gioia che non le svelerò dove la porto una volta fuori di qui.
Ho organizzato una piccola sorpresa per lei, essendo che abbiamo tre giorni di permesso.
Stiamo per uscire dal cancello, ma lei continua a lamentarsi.
"E dai, ti scongiuro!"
Continuo a scuotere la testa, non mollando minimamente.
"Uagliù...facit e brav." ci saluta Lino chiudendoci il cancello alle spalle.
Gioia corre verso il porto, respirando il profumo del mare. La raggiungo, abbracciandola da dietro.
Lei si rigira tra le mie braccia, affondando le labbra sulle mie.
"Andiamo." le prendo la mano, portandola verso un'auto.
Apro lo sportello e ci salgo. Lei invece è rimasta fuori e mi guarda scettica.
"Ma...hai la patente?"
"È ovvio...purtroppo sempre figlio dei Di Salvo sono." ammetto sospirando, non troppo triste.
"Purtroppo? Non mi sembra tanto..." ridacchia lei sedendosi vicino a me "Ma allora? dove mi portiii?"
"Ma la smetti? Ho detto di no!" esclamo ridendo mettendo in moto, uscendo dal parcheggio fatto mesi fa.
Non prendevo la macchina da tantissimo.
Dopo minuti passati a cercare di riprendere la mano nella guida iniziamo a percorrere le strade di Napoli.
Vedo Gioia sbadigliare e poggiarsi allo sportello con la testa sul braccio.
Con una scatto chiudo le sicure.
"Carmine...quanto ci vuole?" mi domanda chiudendo gli occhi.
"Un paio di orette amore, puoi dormire." la rassicuro poggiandole una mano sulla gamba.
Prendo l'autostrada e sono così concentrato nel guidare che non mi accorgo che non è più poggiata al finestrino, ma mi sta fissando con gli occhi lucidi e un sorriso sincero.
"Cre?" le domando ridendo.
"Come mi hai chiamata...?"
A quel punto realizzo, sorridendo.
"Amore."
"Dillo ancora." mi supplica lei.
"Amore." rido io guardandola.
Ma quanto è bella.
Lei sorride rimettendosi nella posizione precedente.
Dopo nemmeno cinque minuti il suo respiro si regolarizza e io la osservo, ha i capelli leggermente davanti al viso, la testa poggiata sulla mano, e l'altro braccio sulla pancia.
In viso sembra un angelo, ma lo è solo quando dorme.
Perché in realtà è un diavoletto, venuto a posta per maledirmi.
Maledirmi d'amore.
GIOIA
"Pccrè...siamo arrivati."
Apro lentamente gli occhi, stropicciandoli.
Carmine mi sta chiamando, la macchina è ferma. Mi metto seduta composta e lui mi lascia un bacio tra i capelli.
Mi inclino dall'altro lato, poggiando la testa sulle sue gambe. Alzo gli occhi, incastrandoli con il suo sguardo.
Si piega su di me, baciandomi.
Poi mi sveglio...la macchina, la sorpresa...
Mi stacco, scattando come una molla. Mi metto seduta e guardo fuori, siamo parcheggiati in quello che sembra essere un paesino, e di fronte a noi c'è un hotel.
Grandissimo, e bellissimo.
"Ma dove siamo?" gli domando sorridendo.
"Campomarino, in provincia di Campobasso."
Lo guardo, confusa.
"La geografia non è mai stata il mio forte." rido guardandolo.
"In Molise..." sospira lui trattenendo una risata.
"Ahhhh...che bello!" sorrido scendendo dalla macchina.
Mi guardo intorno, sembra tutto così tranquillo.
"Ti piace?" mi domanda abbracciandomi da dietro all'improvviso.
"Si, tantissimo."
"Ahh...e non hai visto ancora niente." ride lasciandomi i fianchi.
Apre il cofano, prendendo il suo borsone e il mio zaino, faccio di tutto per portarlo io ma lui non ne vuole proprio sapere.
"Allora...chiudiamo la macchina..." parla da solo chiudendo la macchina, poi mi guarda sorridendo "ora possiamo andare!"
Entriamo nella hall dell'hotel e subito ci danno la nostra camera. Saliamo, trovandola subito e appena entrati mi butto a peso morto sul letto.
"Incredibile, hai appena dormito due ore, lasciandomi solo tutto il viaggio e hai anche il coraggio di buttarti su un letto in questa maniera!" ride lui prendendomi in giro.
Poggia le borse per terra e viene a stendersi di fianco a me.
"Oh ma tu che vuoi..."
Faccio la finta offesa, girandomi di spalle a lui.
Lui però afferra i miei fianchi e con forza mi trascina verso di lui, facendo aderire la mia schiena con il suo petto. Soffia sul mio collo, lasciandoci poi un delicato bacio.
Sospiro, girandomi verso di lui. Lo bacio, facendo scontrare le nostre lingue che da subito cominciano a danzare tra di loro.
Lui però subito divide le nostre labbra, alzandosi in piedi.
"Ti ricordi che ti avevo detto di portare un costume?"
Cazzo.
"Si...si me lo ricordo. Però...ecco, dove lo andavo a pescare?" gli domando mettendomi seduta.
Lui sbuffa, mi fa segno di aspettare ed esce dalla camera, lasciandomi da sola.
Mi stendo sul letto sospirando, che meraviglia.
All'inizio l'idea di entrare in carcere mi opprimeva. E invece se non ci fossi andata adesso non sarei qui, con Carmine, con Futura e con Silvia.
Con Silva ho legato sempre di più, e oramai la considero la mia migliore amica.
Futura è ormai...forse sbaglio a dirlo, ma la sento un po' figlia mia. Probabilmente non sarà mai così, lei non mi considererà mai sua madre, ma le voglio così bene che desidero esserlo con tutto il mio cuore.
E Carmine...beh Carmine è diventato tutto per me. È colui che mi ha cacciato fuori dai guai, salvandomi la vita. Senza di lui a quest'ora sarei probabilmente ancora impassibile a qualsiasi forma di emozione.
Con lui ormai mi sento sicura al 110%, anche per fare quel piccolo passettino in più. Ho deciso che se in questi giorni ce ne sarà occasione, io sarò pronta per lui. Per diventare finalmente una cosa sola.
E sinceramente, non vedo l'ora.
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Una vita gialla, insieme. -Carmine Di Salvo
FanfictionGioia è una ragazza piena di dolore e di sofferenze. Non riesce a superare i suoi conflitti e pensa che nessuno possa aiutarla. Fino a quando non incontra Carmine, ragazzo che ha sofferto tanto e che dopo tanto tempo è riuscito a superare i suoi dol...