III

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 Il Gran Premio di Monaco sarebbe iniziato quel fine settimana ed Arianna era riuscita ad organizzare i suoi impegni in modo da avere il tempo per accettare l'invito di Lewis, che si era detto più che felice di averla con se.
Il sabato mattina si trovava a camminare al fianco del campione del mondo per il paddock, non era la prima volta che vedeva dal vivo una gara, ma di solito i gran premi il aveva seguiti dalle tribune e l'atmosfera all'interno del paddock era totalmente diversa.
"Tu sei la famosa Arianna, piacere Angela, la coach di Lewis." Le si presentò una donna bionda sulla porta dell'hospitality della Mercedes. Arianna le sorrise ma con uno sguardo interrogativo per l'appellativo che le aveva dato.
"Angie per favore non mettermi in imbarazzo." La pregò il pilota ridendo sommessamente ricevendo in risposta solo un'alzata di spalle. L'aria che si respirava era incredibile, il Gran Premio di Monaco era una corsa storica, importante ma anche molto difficile e tutti i team fremevano per scendere in pista e farsi valere. Lewis le fece fare un veloce giro del garage facendole vedere la sua monoposto e presentandola occasionalmente a qualche membro dello staff, avevano scambiato due chiacchiere con George, il suo compagno di squadra, e la sua fidanzata Carmen, che si era offerta di farle fare un giro e di guardare le qualifiche insieme.
"Quindi tu e Lewis?" La ragazza lasciò la frase in sospeso, non aveva ben capito chi fosse la ragazza per l'inglese. Non era usuale che Lewis portasse ragazze ai Gran Premi, ma con lei sembravano essere molto in confidenza.
"Siamo amici, ci siamo conosciuti ad un evento di lavoro." Rispose ridacchiando Arianna, non negava che Lewis fosse un bellissimo ragazzo ma una relazione tra loro era probabilmente l'ultima cosa che sarebbe mai successa.
"Scusami, non volevo essere invadente. Non aveva mai portato nessuna ragazza da quando lo conosco." Si scusò imbarazzata Carmen ricevendo uno sguardo comprensivo e tranquillo dalla sua compagna.
"Carmen, chi è questa bellissima ragazza che ti accompagna?" Chiese da poco più lontano un ragazzo vestito d'arancione che Arianna riconobbe come Lando Norris.
"Lando ma ti pare il caso? Scusatelo signorine è un maleducato!" Asserì il suo compagno che gli stava accanto, dandogli una leggera gomitata all'altezza delle costole. Arianna si fermò sui suoi passi, rimanendo imbambolata di fronte ai due ragazzi, se c'era una cosa che ricordava perfettamente della sua infanzia era l'immensa cotta che aveva per Daniel Ricciardo, unico motivo per cui continuava a guardare la Formula 1 con suo padre e suo fratello.
"Lando, Daniel." Sorrise Carmen salutandoli con gesto. "Lei è Arianna, è qui con Lewis." Spinse leggermente la ragazza verso i due per farli presentare, ma l'italiana non riusciva a non fissare l'australiano davanti a lei.
"Oh perdonatemi, si, sono Arianna, piacere." Si risvegliò dai suoi pensieri, parlando velocemente ed allungando la mano verso i due, che risero alla sua reazione.
"Accompagnare Hamilton non è da tutte, complimenti." Asserì l'australiano, ricambiando la sua stretta con un sorriso.
"Non saprei, ma accetto volentieri dei complimenti." Rispose divertita la ragazza, si domandava perché per tutti fosse così strano che Lewis avesse portato una semplice amica alla sua gara.
"Non vorrei interrompere questo gioco di sguardi ma ci siamo anche noi." Annunciò annoiato Lando sventolando una mano davanti agli occhi del suo amico. Arianna subito rivolse la sua attenzione al più giovane sentendo le guance arrossarsi leggermente.
"E' un piacere conoscerti Lando, perdonami ma ho appena conosciuto il pilota preferito della me adolescente, non volevo offenderti." Cantilenò Arianna in modo sincero, era ancora leggermente sotto shock per l'accaduto.
"Ohoh il tuo pilota preferito, non so se Lewis sarebbe felice di saperlo." Rise l'inglese, prendendola in giro, contagiando anche gli altri tre interlocutori.
"Penso che sia ora di andarvi a preparare, buona fortuna ragazzi!" Si liquidò velocemente Carmen.
Le qualifiche furono tranquille, Lewis si piazzò terzo mentre la pole position andò a Leclerc e Arianna dovette mantenere un minimo di decoro e non esultare nei box Mercedes. Non sapeva bene perché avesse quelle reazioni nei confronti del ragazzo, d'altronde lo aveva conosciuto solo qualche giorno prima e anche per poco tempo, si convinse che fosse per il suo sangue italiano nel quale scorreva la passione ferrarista. 

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