XX

127 4 0
                                    

Charles non vedeva Arianna da qualche giorno, le aveva provate tutte per riuscirci, si era presentato in galleria dove gli avevano detto che era in ferie per qualche giorno, aveva chiesto a Lando e Lewis qualche informazione ricavandone ben poco. I due inglesi non solo non gli avevano riferito niente ma gli avevano anche detto di lasciarla in pace, di pensare alla sua relazione e di togliersi Arianna dalla testa, perché quella situazione aveva già ferito troppe persone. Dal canto suo l'italiana stava cercando di superare quel momento, di pensare per prima a se stessa ed elaborare tutto quello che era successo, Max e Charles rimanevano per lei un pensiero costante. Era mercoledì sera e Arianna si trovava a casa di Daniel, con il quale aveva parlato in precedenza per chiarirsi sull'accaduto, con del sushi sul tavolo ed una serie accesa sul televisore alla quale nessuno dei due stava dando troppa importanza presi com'erano sul discorso incentrato sul divorzio di Kim e Kanye. Quando sentirono bussare alla porta i due si scambiarono uno sguardo confuso, non aspettavano nessuno quella sera, Daniel si alzò per andare a vedere chi fosse e si ritrovò un Max ubriaco appoggiato allo stipite della porta.
"Io non ci riesco più Danny." Sbiascicò appena l'amico gli aprì. "Non ce la faccio a non vederla, a non parlarle. Io non lo so che cosa mi abbia fatto ma non mi sono mai sentito così ed ho rovinato tutto, come al solito." Il fiume di parole dell'olandese non riuscì ad essere fermato da Daniel, il quale sotto sotto era felice che, anche inconsapevolmente, stesse ammettendo quelle cose ad Arianna.
"Ho mandato tutto a puttane, ho avuto paura e ho fatto la cazzata del secolo." Sospirò superando l'amico ed entrando in casa, immediatamente si bloccò quando i suoi occhi incontrarono la figura di Arianna che lo guardava dal divano.
"Max.." Lo salutò con un cenno del capo lei, leggermente imbarazzata per quella situazione. Max non si mosse, rimanendo immobile a pochi passi dal divano ma sentì un sorriso farsi spazio sul suo volto.
"Forse dovremmo parlare, ti va?" Chiese cauta Arianna, non voleva che la situazione diventasse tesa ma aveva il bisogno di parlare con lui, di tutto. Al cenno positivo di Max, Daniel sorrise ai due prendendo le chiavi della macchina e la giacca per lascargli un po' di intimità, sperava che i due avrebbero potuto far funzionare le cose. Seduti sul quel divano Max ed Arianna si consegnarono il proprio cuore a vicenda, scavando nei meandri della loro anima per trovare i fantasmi di una vita che, seppur breve, gli aveva recato tanto dolore. Max diede voce alla sua paura di non essere abbastanza, Arianna a quella di rimanere sola. Tutto quello che era successo, al di fuori di loro due, fu visto sotto un'altra ottica, Charles e Kelly divennero la punta dell'iceberg di comportamenti fatti per proteggersi da potenziali sofferenze che nessuno dei due aveva le forze di affrontare di nuovo. Dire che nessuno dei due fosse ferito dal comportamento dell'altro era una bugia ma si erano compresi in un modo più profondo che il rancore e l'orgoglio furono messi da parte.
"Non voglio mentirti Maxie, non so cosa provo per Charles ma so di essere fortemente attratta da lui." Confessò la ragazza, sapeva che quella frase poteva essere una lama infilata tra le scapole dell'olandese ma voleva essere del tutto sincera con lui.
"Lo so, non ci so fare con i sentimenti ma non sono stupido. I vostri sguardi parlano più di quanto tu possa credere." Ammiccò il ragazzo, faceva male ma anche lui ne aveva fatto alla ragazza. Si volevano, e si volevano insieme, ma decisero di andarci con molta calma e parlandosi sempre con sincerità, senza più bugie e senza scappare dai propri sentimenti e pensieri per paura. Era probabilmente la decisione più liberatoria che i due avessero mai preso nella loro vita, viversi qualcosa che li faceva stare bene ma senza negare una serie di cose che esistevano ed era arrivato il momento di prenderne atto. Dopo quella sera, con un peso in meno, Arianna decise di voler chiarire anche con Charles. Durante la pausa pranzo del giorno successivo salì in macchina e imboccò la strada dell'indirizzo che Lando gli aveva inviato, respirò profondamente una volta arrivata sotto quel portone.
"Ari, che ci fai qui?" Chiese, sorpreso, Charles dopo aver aperto la porta. Aveva voluto vederla così tanto in quei giorni che pensò fosse un miraggio trovarla lì di fronte a lui e poi sperò che lo fosse, nella camera da letto Charlotte si preparava per andare in palestra.
"Volevo parlarti Charlie, non possiamo andare avanti così." Affermò decisa l'italiana, era ancora ferma fuori la porta con il corpo del ragazzo che le bloccava l'entrata. "Posso?" Chiese indicando con il capo l'ingresso dell'appartamento.
"Io in realtà..." Il pilota non ebbe il tempo di finire di parlare perché la figura della sua ragazza apparì alle sue spalle.
"Arianna, di nuovo tu! Sempre in posti dove nessuno si aspetta di vederti!" Commentò la monegasca aspramente, non le stava simpatica Arianna e la sua vicinanza costante al suo ragazzo non migliorava la situazione. Dopo averla beccata nello spogliatoio del pilota aveva iniziato a tenerla d'occhio ma si era rassicurata quando Charles le aveva accennato alla sua relazione con Verstappen, evidentemente però non avrebbe dovuto.
"Ciao Charlotte, ero venuta a far sapere a Charles che avevamo delle nuove opere da fargli vedere. Sai per casa vostra..." Arianna riuscì ad uscire da quella situazione con una bugia piccola che le trapassò il cuore a pronunciarla, sottolineare che la casa era di entrambi le faceva male perché le ricordava che tutto quello che esisteva tra lei ed il ragazzo non poteva sussistere e doveva finire il prima possibile. Il pilota abbassò la testa colpevole, da quella situazione qualcuno ne sarebbe uscito distrutto ma non aveva il coraggio di pensare chi sarebbe stata la vittima tra le due, perché d'altronde lui si annoverava già tra i caduti. Lo sguardo tagliente di Charlotte non si spostava dalla figura di Arianna, la quale continuava a guardare il pilota con uno sguardo supplichevole, di' qualcosa per favore sembrava chiedergli.
"Passeremo in galleria, negli orari di lavoro. Ti chiedo di evitare in futuro di farti vedere in questa casa, grazie mille." Charlotte non diede a nessuno dei due il tempo di elaborare la sua frase perché chiuse con un colpo la porta, posando il suo sguardo freddo sul monegasco.
"Potresti spiegarmi per favore?" Dire che fosse arrabbiata era poco. "Charles, cazzo!" Alzò la voce, cominciando a perdere la calma di fronte al silenzio del suo fidanzato.
"Te l'ha detto, le opere nuove da vedere." Sussurrò colpevole Charles, non sapeva come giustificarsi, sapeva che Charlotte non fosse stupida e che avesse intuito tutto ma dirlo ad alta voce era un'altra cosa e non ne aveva il coraggio.
"Io ti giuro che se tu ti scopi quella ragazzina..." Non seppe continuare la frase, cosa avrebbe fatto? Non lo sapeva nemmeno lei.
"Mi stai minacciando?" Chiese preso da un momento di spavalderia. "Ed ha un nome! Non è una ragazzina qualsiasi e lo sai anche tu, se no non ne avresti così paura!" Charles era scioccato dalle parole della sua ragazza, non la riconosceva.
"Non voglio perderti, non lasciarmi ti prego." Charlotte iniziò a piangere sulla spalla del ragazzo che la consolò e si scusò per il suo tono, non voleva farla piangere ma il suo unico pensiero in quel momento era Arianna. 

Tutto quello che è stato già  scrittoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora