XIX

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La domenica la passò rinchiusa in camera, non aprì nemmeno le persiane e saltò il pranzo rimanendo raggomitolata tra le lenzuola. La sera Lando approdò in camera sua, accendendo la luce e togliendole le coperte di dosso, la giornata era stata piena di tensione nel paddock e in pista per poco Max e Lewis non si uccidevano.
"Stasera esci, non voglio sentire storie." Parlò chiaro, non poteva vederla in quello stato ed era pronto a fare qualcosa a riguardo. Aveva fatto una strigliata di capo a Max con Daniel ed aveva anche parlato con Charles che si era detto dispiaciuto per la sua reazione, si sentiva in dovere di fare da mediatore tra tutti per cercare di far stare meglio la sua amica.
"Lando ti prego, non sono dell'umore." Mormorò la ragazza coprendosi la testa con il piumone, non aveva alcuna intenzione di lasciare il letto. Lui la guardò disperato, sospirò e si buttò anche lui sul letto accanto a lei. Lei si scoprì leggermente per poter guardare il viso del ragazzo dal lato, si avvicinò e si accoccolò vicino a lui.
"Non puoi stare qui per sempre Ri, devi reagire." Lando le accarezzò la testa e la strinse ancora un po', era così in pena per lei che si sarebbe preso tutto il suo dolore pur di vederla sorridere. Arianna si rese conto di quanto fosse fortunata ad aver delle persone così accanto, Lewis, Lando, Fran, Alessandra e Marco avrebbero fatto di tutto per lei e doveva andare avanti anche per loro, doveva affidarsi ed aggrapparsi a loro. Si allontanò di poco per guardarlo ancora una volta e sorrise annuendo, lo avrebbe fatto con loro e per loro. Fuori la porta li aspettava Lewis, aveva lasciato entrare Lando perché credeva che lui la potesse capire di più avendo vissuto situazioni simili, per lui l'amore era un argomento taboo da qualche anno e non avrebbe saputo gestire la situazione, ma voleva comunque mostrare la sua vicinanza all'amica. Passarono una serata tranquilla, nel ristorante dell'hotel, chiacchieraro evitando con stile qualsiasi argomento scottante ed Arianna riuscì a ridere di gusto con loro.
"Possiamo parlare per favore?" Max apparì alle spalle di Lando, rivolgendosi direttamente alla ragazza.
"Non credo sia il caso." Rispose al posto suo Lewis, alzandosi dalla sua sedia ed allontanando Max. Lando guardò Arianna negli occhi annuendo leggermente, vedendo nei suoi occhi l'incertezza riguardo all'avere una conversazione con lui.
"Va tutto bene Lew, torno subito." Rassicurò il suo amico, alzandosi e camminando davanti l'olandese. Era ancora piena di rabbia, sapeva che non era nella posizione per esserlo ma si ripeteva che almeno lei non lo aveva mai fatto in pubblico, come se potesse essere una giustificazione.
"Mi dispiace Ari, ho fatto una cazzata." Parlò piano, guardando le sue scarpe per non dover affrontare lo sguardo ferito dell'italiana.
"Chi è? Da quanto?" Voleva cercare di capire le dinamiche, da dove fosse apparsa improvvisamente quella ragazza.
"Kelly, ci siamo lasciati un annetto fa. E' venuta a Monaco la settimana scorsa e mi ha chiesto di vederci, non so perché ho accettato ma tu eri distante e io non sapevo cosa fare." Max aveva le lacrime agli occhi, si sentiva una merda per quello che aveva fatto.
"Quindi è colpa mia?" Domandò scioccata la ragazza, prima si scusava e poi l'accusava.
"No, non volevo dire questo! E' che avevo mille pensieri in testa, credevo non volessi più stare con me e non so cosa mi sia successo. Scusami, non è una giustificazione lo so." Era veramente dispiaciuto, lui con gli affari di cuore, ed ancor di più con le scuse, non ci sapeva fare assolutamente.
"Sai cosa Max? Ora veramente non ci voglio stare con te!" Urlò esasperata Arianna, voltandosi ed andando agli ascensori, che la fortuna volle si stesse per chiudere ma una mano ne tenne le porte aperte per farla entrare.
"Oh Dio, non tu." Sospirò afflitta la ragazza, affrontare anche Charles non era nei suoi piani, maledì la promessa di una serata tranquilla fatta da Lando. Il monegasco non commentò, abbassò lo sguardo e pigiò il tasto del piano.
"Come stai?" Domandò poi, interrompendo quel silenzio che ad Arianna stava piacendo molto.
"Come vuoi che stia? Io tradisco Max con te, Daniel mi odia, Max tradisce me con la sua ex, tu e Max vi prendete a pugni e dulcis in fundo Max dà la colpa a me." Finì la frase esattamente quando le porte dell'ascensore si aprirono, uscì scrollando le spalle e cercando di calmare la sua tachicardia.
"In che senso Daniel ti odia? E che significa che Max dà la colpa a te?" Charles le parlò mentre la seguiva per il corridoio.
"Charles ti prego, ho bisogno di stare da sola." Lo supplicò lei, non aveva le forze materiali per affrontare quel discorso.
"No Ari, io sto con te." Era deciso a rimanerle accanto. Arianna, sconfitta, gli fece spazio sulla porta per farlo entrare nella sua camera. Lui si sedette sul letto e continuò a guardarla con uno sguardo che la invitata a continuare il discorso iniziato.
"Daniel, Lando e Lewis lo sanno, e Danny non l'ha presa bene. Voglio dire ci sta, Max è il suo migliore amico non mi aspettavo qualcosa di diverso." Charles annuì, probabilmente avrebbe reagito nello stesso modo e lo comprese. "Per quanto riguarda Max, ci ho parlato e ha provato a scusarsi ma è finito con il dire di essersi visto con lei perché io ero distante." Arianna guardò il corpo di Charles irrigidirsi, i lineamenti del volto contratti ed i pugni premuti contro il materasso sul quale era seduto. "Ed è anche vero, ero distante perché avevo solo te in mente, te e quei maledetti baci!" Alzò la voce la ragazza, era arrabbiata con il monegasco, se non lo avesse mai conosciuto probabilmente non sarebbe in quella situazione, ma se la prendeva anche con se stessa per non essersi saputa fermare prima di fare del male a tutti e tre.
"Ci ho pensato tanto anche io..." Ammise con un filo di voce il pilota, e dio solo sa quanto fosse vero, quanto avesse pensato alla ragazza che gli stava davanti, quanto ci stesse realmente perdendo la testa.

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