IV

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La gara di domenica fu molto intensa, un serrata battaglia tra Lewis e Verstappen aveva agitato il team Mercedes, mentre Charles aveva avuto problemi con il motore e si era dovuto ritirare e le scene della sua delusione erano ben impresse nella mente di Arianna, che senza avvertire nessuno si incamminò velocemente verso il motorhome rosso. Arrivata lì davanti si chiese cosa stesse facendo, per quale motivo si trovasse in quel posto, ma non ebbe il tempo di rispondere a queste domande perché le sue gambe stavano già camminando alla ricerca di quel ragazzo monegasco.
"Posso aiutarti?" Chiese una donna vestita interamente di rosso, molto probabilmente in uniforme del team.
"Si, cioè no, nel senso..." Non seppe come rispondere alla sua domanda e lo sguardo della donna si fece ancora più interrogativo davanti a quelle parole confuse.
"Arianna? Cosa ci fai qui?" Furono interrotte da una voce con uno strano accento, che la ragazza si stupì non solo a riconoscere ma a trovarsi sollevata al suo suono.
"Charles, ti cercavo. Scusami forse non dovevo." Arianna si sentì subito in imbarazzo, non avrebbe dovuto essere lì, non ne aveva alcun diritto.
"Tutto a posto Gaia, è con me." Assicurò alla donna che fosse tutto a posto, prendendo per mano la ragazza e muovendosi verso la sua stanza. "Vieni, non sapevo fossi una tifosa della Mercedes." Disse facendo cadere il suo sguardo sul pass VIP appeso al collo di Arianna.
"Oh no, non lo sono. Voglio dire sono nei loro box con Lewis ma sono comunque italiana." Provò a ridere la riccia, cercando di spiegare la situazione senza però riuscirci del tutto.
"Mi dispiace per la tua gara, volevo solo dirti questo, ora me ne vado sono sicura tu abbia di meglio da fare." Parlò velocemente senza mai guardare il ragazzo negli occhi.
"Grazie Ari, vale molto per me. Puoi rimanere se ti va." Charles le prese il volto per far incrociare i loro sguardi, anche lui sentiva una strana sensazione nei confronti della ragazza e non sapeva spiegarsi il motivo. Il loro momento fu interrotto dall'aprirsi della porta che rivelò la figura di Charlotte, Arianna sentì il senso di colpa dipanarsi in lei, non avrebbe dovuto essere in quella stanza da sola con Charles, l'unica che ne avrebbe avuto il diritto era appena entrata e guardava entrambi con occhi interrogativi.
"Ciao Arianna, non mi aspettavo di trovarti qui." La monegasca asserì leggermente infastidita dalla situazione ed anche un po' sorpresa, cosa ci faceva una ragazza che conoscevano appena nello spogliatoio del suo ragazzo?
"Si era persa, è qui con Lewis." Charles non amava le bugie, ma non poté fare a meno di difendersi implicitamente. La sua relazione era già complicata di per se e non voleva assolutamente mettere altra carne sul fuoco, ne sarebbe uscito solo un dramma dalla verità.
"Oh sì, Charles è stato molto gentile ad aiutarmi. Ora che mi ha spiegato la strada posso tornare al mio posto. E' stato un piacere rivedervi." Sorrise cordiale ai due, soffermandosi un po' di più sul ragazzo che l'aveva costretta a mentire. Di certo nemmeno lei avrebbe detto la verità a cuor leggero, ma non avrebbe mentito mai così spudoratamente, non ne sarebbe stata capace.
Applaudì al suo amico sul podio, mentre lo guardava spruzzare champagne addosso ai suoi colleghi. Alla fine Verstappen aveva avuto la meglio ma Lewis aveva tenuto banco perfettamente, meritandosi il secondo posto seguito da un inaspettato Daniel Ricciardo.
"Sono così fiera di te!" Esclamò l'italiana stringendo forte il suo amico, sapeva dei problemi che stava avendo, la macchina non era delle migliori e il giovane olandese gli stava dando filo da torcere.
"Grazie mille Riri, mi hai portato fortuna tu!" Rise Lewis, facendo una giravolta con la ragazza tra le sue braccia. Era felice di averla con lui, Arianna era un'anima pura e lo metteva di buon umore, pensava veramente che a farli conoscere era stato il volere di Dio, del destino o chi per esso.
"E con il tuo pilota preferito non ti congratuli?" Daniel apparì alle loro spalle, probabilmente camminando verso lo spazio dedicato alle interviste, la tuta slacciata per metà che gli ricadeva sui fianchi, i capelli ancora zuppi di champagne ed un sorriso contagioso sulle labbra.
"Oh Ricciardo, mi hai fatto penare così tanto per questo podio! Sei stato bravissimo!" Arianna era così su di giri che non sentiva più quell'imbarazzo di prima e si catapultò tra le braccia dell'australiano senza timore. Lewis li guardava stupiti, sicuramente non si aspettava questa interazione, non sapeva nemmeno si conoscessero.
"Guardalo il tuo campione come è confuso!" Rise ancora Daniel appoggiando un braccio sulle spalle della ragazza, tenendola ancora un po' stretta a lui.
"Suppongo che sia superfluo fare delle presentazioni a questo punto." Annunciò l'inglese, stordito da quanto successo, ma felice di vedere la sua amica così allegra e a proprio agio.
"Ci ha presentati prima Carmen, mi dispiace confessarti che ho un passato da fan sfegatata di Daniel." Confessò Arianna. "Ma mai della RedBull." Aggiunse ridendo, rimaneva comunque fedele ai suoi ideali.
"Stasera al Buddha, siete miei ospiti. Vi aspetto!" Pronunciò Daniel prima di scappare con la sua PR verso i giornalisti. I due ragazzi lo guardarono allontanarsi sorridendo contagiati dall'entusiasmo dell'australiano.
"Vuoi andare?" Chiese Lewis, era da tanto che non passavano una serata insieme e gli avrebbe fatto molto piacere andare con lei. "Così mi spieghi meglio questa cosa di te fan!" Rise di gusto vedendo l'amica arrossire.
"Mi passi a prendere tu?" Rispose la ragazza, accettando implicitamente l'invito e vedendo l'amico annuire convinto. "E ora vai che i giornali hanno bisogno di te!" Lo spintonò giocosamente verso l'aerea delle interviste. 

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