«Che diavolo di fine hai fatto?» mi rimprovera mio fratello Falco non appena metto piede al rifugio. Sembra parecchio sotto pressione.
«Ti ho detto che mi sarei presa la mattinata libera» mi giustifico, sistemando un ciuffo di capelli dietro l'orecchio. È così preso da una ricetta da non considerare neanche la mia risposta.
«Come sta Blade?» lo interrogo subito dopo, ritrovando la sua cartella sulla scrivania. Come al solito l'uragano Falco ha messo a soqquadro tutti i documenti del ranch.
«Ha avuto un altro episodio di Tying-up»
«Accidenti... e la mioglobina?»
«È alta, ma già sotto controllo. Adesso è nel box, c'è Linda a controllarlo».
Deve essersi preoccupato davvero, è visibilmente scosso.
«Ottimo, a ogni modo anch'io più tardi passerò a dargli un'occhiata».
«Al momento lo stiamo idratando».
«Che ha detto il Signor Cenci?» Lo inquisisco riferendomi al padrone del cavallo.
«È conscio del fatto che il blocco muscolare sia stato causato da iper-allenamento, ma come al solito non si dà colpe».
«Erano alla vigilia di una competizione importante?»
«Naturalmente, ma gli farò saltare la gara. Non può affrontare ulteriore stress».
«Che appuntamenti abbiamo per oggi?» Chiedo poi seguendolo. Sono arrivata da soli dieci minuti e ho già fatto un sacco di domande.
«Tre vaccini, il controllo di Alyssa, l'iniezione della citarabina per Messi, l'intervento a Kimba e la medicazione alle zam- pette per Ubi» risponde il mio boss.
«E in più ci sarà di sicuro qualche urgenza» aggiungo sorridendo. È il primo accenno di allegria della giornata, ma mio fratello di certo non lo sa. Non conosce il pessimo andamento che ha preso la mia vita.
«Vatti a preparare» mi ordina subito dopo. Per fortuna la mia aura da funerale non è troppo visibile.
«Comandi» asserisco facendo l'idiota e a gran fretta mi dirigo agli spogliatoi.
Solo quando entro nella stanzetta dei medici avverto l'esigenza di sedermi per un istante. Mi gira un po' la testa e voglio far calmare questo fastidio prima di correre di là.
Di colpo, ogni singolo oggetto di quest'ambiente inizia a ruotarmi attorno. Impiego qualche secondo prima di far arre- stare di nuovo tutto quel moto.
Per quanto provi a nascondere la paura, non sono ancora capace di governare tutte queste nuove emozioni.
«Respira Ali» mi invito a fare a alta voce.
Seduta sulla panca di legno e imperlata di sudore, inizio a guardarmi attorno.
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IL TEMPO NON È MAI ABBASTANZA
RomanceAlice lavora in una clinica veterinaria, ha ventisei anni, una sorella di nome Beatrice e tanta voglia dell'unica cosa che invece non può avere: la vita. Succede sempre così: amiamo le cose che non tornano indietro. Capita con le occasioni quando si...