11.INSONNIA

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Carlotta

Questa notte è difficile chiudere occhio. Mi giro e rigiro nel letto. Ho il viso di Alice stampato davanti.

La cosa che ho pensato quando l'ho vista per la prima volta è stata "dio quant'è bella, sembra essere l'esatta copia di Falco". Capelli scuri, occhi chiari, atteggiamento duro. Così giovane e intraprendente.

Pochi anni e già quel temperamento da donna navigata.

Io e lei non abbiamo mai parlato tanto prima del gliobla- stoma, eppure l'ho sentita dentro dal primo istante in cui le ho stretto la mano. Non so spiegare la sensazione che si prova quando percepisci di essere nel posto giusto, al momento giusto, con la persona giusta, ma quella scossa che scorre lungo l'epidermide è la conferma dei tuoi pensieri.

Mi rotolo ancora tra le lenzuola. Sono agitata.

Qualche mese fa ci sarebbe stato Falco accanto a me, questa notte invece sono sola e nessuno mi sussurrerà nell'orecchio "Cosa c'è che non va piccola?". Falco mi ha amata tantissimo e io forse continuo a provare qualcosa per lui. Ma i miei sentimenti non possono interferire in questa situazione, anche se non è facile capire cosa fare. Alice è sua sorella e non ha un raffreddore. Un fratello vorrebbe sapere, essere presente in un momento del genere, conoscere ciò che accade e la Carlotta che entrambi conoscono non sa che decisione prendere. Falco sarebbe mio marito se non avesse deciso di lasciarmi, ma Alice è una mia paziente e anche se mi odierà per sempre, non posso dirgli nulla. Il senso di colpa è devastante, ma devo accettare ciò che accadrà e essere forte per sua sorella.

Tra qualche giorno faremo l'intervento. Entrerò nella sua testa.

Le ho promesso più tempo.

E se non dovessi riuscire a darglielo? Se sotto i ferri le accadesse qualcosa? Chi lo direbbe alla famiglia?

Sono sempre stata una persona sicura tra i corridoi dell'ospedale, ma questa volta non si tratta di me, non è lavoro.

Sul tavolo operatorio ci sarà una persona che amo e la responsabilità della buona riuscita dell'intervento è tutta nelle mie mani e in quelle del team che sceglierò.

Tutto il suo futuro dipende da me. Un minino errore potrebbe trasformarsi in un danno irreversibile.

Alice si fida, non posso deluderla. Le ho promesso che avremmo lottato insieme e non mi tirerò di certo indietro.

Vorrei salvarla più di qualsiasi altra cosa. Se avessi un desiderio da esprimere lo spenderei per lei, ma nel frattempo posso contare solo sul potere della medicina.

Perché certe cose capitano sempre alle persone migliori? Lo so, si dice spesso quando succede qualcosa di brutto a qualcuno che conosciamo, ma per Alice è un'altra storia.

Lei è diversa.

Arriva sempre quel momento dell'esistenza in cui qualcuno abbatte le tue difese e Alice ha smantellato le mie.

Prelevo il cellulare dal comodino. Scorro il dito sulla rubrica. Deglutisco.

Non so se è la decisione giusta, ma non appena sono pronta, faccio partire la chiamata.

«Ho bisogno di te...» Riesco a sussurrare, mentre sento in gola il sapore salato delle lacrime.

» Riesco a sussurrare, mentre sento in gola il sapore salato delle lacrime

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