Finalmente, dopo due giorni che Tzuyu cercava di mettersi in contatto con Jin, qualcuno le rispose. Il fatto che però non si trattava del suo conoscente, destava dei sospetti da non sottovalutare. L'unico punto a suo favore, era che il messaggio era stato mandato proprio da quell'account.
"Non sono Jin, ma un suo compagno. Mi ha chiesto di avvertirti perché purtroppo per il momento si trova dietro le sbarre. Ti chiede gentilmente di tenere l'ostaggio per un altro po' di tempo. Si scusa, ma promette che il compenso finale ammonterà al doppio della cifra stabilita"
Tzuyu rimase a fissare quel messaggio per un po'. Non sapeva se fidarsi o meno di quella persona, ma decise che ormai era comunque troppo tardi per tornare indietro e non poteva di certo lasciare andare la ragazza. Ovviamente, la parte dell'ulteriore compenso fu piuttosto convincente.
Lasciò da parte il suo portatile ed andò a prendere il pranzo per Sana. Mise tutto sul vassoio come era solita fare, poi andò nello scantinato per lasciarglielo a terra.
«Ancora noodles?» Domandò Sana seccata. «Capisco che non sono nella posizione di pretendere nulla, ma potrei chiederti qualcosa di diverso per cena? Così facendo, finirò per trasformarmi in un vermicello annacquato...»
«Mi dispiace, ma purtroppo non ho altro in casa» Eccolo di nuovo li. Quel piccolo e quasi insignificante accenno di senso di colpa che colpiva di nuovo. Non avendo denaro a sufficienza per permettersi altro, Tzuyu era abituata a quel genere di cibo, ma infondo poteva capire che a lungo andare, chiunque si sarebbe stufato di consumare cibi precotti.
«Ok, come non detto... E noodles siano...»
Quando Tzuyu salì al piano superiore, le venne la brillante idea di chiamare Nayeon per farsi aiutare. Magari non sarebbe stata in grado di cucinarle il pasto migliore della sua vita, ma forse con l'aiuto della sua amica, avrebbe permesso a Sana di mangiare qualcosa di diverso.
Tirò fuori il suo cellulare e chiamò subito Nayeon: «Nay! Ti disturbo?»
Dall'altra parte della cornetta, si sentiva un gran fracasso ed era ovvio che Nayeon si trovasse a lavoro, tuttavia avrebbe sempre trovato del tempo per rispondere alla sua amica. «Devo finire un progetto, ma se si tratta di una cosa veloce...»
«In realtà no. Volevo cucinare qualcosa io per questa sera, ma non so che fare e volevo sapere se potevi darmi una mano»
«Purtroppo questa sera non posso. Mio padre ha invitato Jihyo a cena e...» Prima di finire la frase, Nayeon sospirò. Aveva promesso che ci sarebbe sempre stata per lei e doveva trovare un modo per aiutarla. «Senti, per il momento sono occupata, ma ti mando una lista di cose da comprare, poi ti chiamerò verso le sette per dirti cosa fare, ti andrebbe bene?»
«Più che bene! Mi salvi la vita!»
«Per una cena Tzu? Non esagerare» Nayeon si mise a ridere.
«No, sul serio... Una volta per poco non bruciavo casa, mi salvi davvero la vita» Le rispose Tzuyu, accompagnando le sue risate. «In ogni caso, grazie. Aspetterò che tu mi mandi la lista. Stai lavorando e ti ho già disturbata abbastanza»
«Figurati... A dopo Tzu»
Dopo aver riagganciato, Tzuyu si diresse verso la camera di sua madre. Non sapeva quando Nayeon le avrebbe mandato la lista, quindi preferì aspettare mentre la teneva sotto controllo. L'ultima volta, si era alzata da sola per prendere da mangiare ed aveva fatto cadere l'intera bottiglia di vetro che si trovava accanto al suo letto.
«Tzu...» Jeongyeon si era voltata di lato e teneva gli occhi socchiusi, cercando di mettere a fuoco la figura di sua figlia.
«Si, mamy, sono io»

STAI LEGGENDO
Set Me Free
FanfictionMinatozaki Sana è la figlia dell'uomo più ricco ed influente della Corea. Nonostante abbia da sempre avuto una vita agiata, è sempre stata una persona umile ed altruista. Si occupa spesso di fare beneficienza verso enti che le stanno a cuore e non è...