Capitolo 20

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Tzuyu era distesa sul suo morbido materasso e girata su di un fianco. Incapace di distogliere lo sguardo dalla ragazza che si era appena addormentata accanto a lei, la fissava con sguardo ricco di amore.

Distese lentamente il braccio e, dopo averle rimosso i capelli dal viso, le accarezzò la guancia cercando di non svegliarla. Sorrideva compiaciuta, ripensando al loro primo incontro e a come la loro storia si era evoluta.

«Non fissarmi, sei inquietante» Sana si mosse appena, cercando una posizione più comoda che riuscì a trovarla tra le braccia dell'altra.

«Sei una sensitiva?»

«No, ma io avrei fatto lo stesso» Le rispose aprendo gli occhi di poco. «In più mi stai ancora accarezzando»

Tzuyu la strinse forte a lei e la baciò sulla punta del naso. «Stavo pensando che forse, tra una settimana dovrei avere soldi a sufficienza da mandare a Jin...»

«Potrei darti io quello che ti manca, sei la mia ragazza dopotutto, posso farti un prestito se vuoi»

«Sarei la tua ragazza?»

Sana arrossì e cercò di nascondersi sotto le lenzuola. Sembrava una bambina ed era adorabile agli occhi di Tzuyu «Si. E la mia non era una proposta, ma un'affermazione»

«Perdi autorità se me lo dici mentre cerchi di nasconderti, lo sai?» Tzuyu scostò le coperte, concedendosi il lusso di poter guardare di nuovo quella ragazza così timida in occasioni non necessarie. «Non devi vergognarti, non ho detto che non mi andava bene, volevo solo puntualizzarlo»

«Non ho mai avuto una ragazza prima, non so come si fa ed ho pensato di nascondere il concetto in una frase qualunque»

«Lieta di sapere che fosse una frase qualunque, perché non ho comunque intenzione di accettare i tuoi soldi. Te l'ho già detto, è una situazione che mi creerebbe disagio»

«Lo so, ho solo pensato che prima risolviamo con Jin, prima potrò sentirmi completamente libera di amarti. Non che ora non riesca a farlo, ma sarebbe bello uscire insieme ed avere un vero appuntamento»

«Poi riabbracceresti la tua famiglia e le tue amiche... Mi dispiace, forse dovrei davvero accettare i tuoi soldi. Non tanto per me, ma per loro...»

«Non voglio che tu ti senta in dovere di farlo, la mia è soltanto una proposta... Non mi piace vederti a disagio per qualcosa»

«Sono già a disagio... Ti sto tenendo ancora prigioniera solo perché non riesco ad accettare che tu mi voglia dare una mano. Mi sto comportando da egoista e non dovrei farlo...»

«Spetta a te la decisione finale, ma sappi che rimarrebbe un prestito, non un regalo. Potrai restituirmeli quando vorrai. Accetto banconote, bonifici o pagamenti in natura» Per smorzare la situazione, Sana decise di infilare dello scherzo nelle sue parole, gesto che Tzuyu apprezzò molto.

«Sei proprio un'idiota» Le disse ridendo.

Nel momento esatto in cui Sana tentò di baciarla, venne interrotta dal suono del campanello della porta d'ingresso. «Jihyo e Nayeon?» Domandò la ragazza dai capelli color cenere, con la mano ancora attaccata alla guancia dell'altra.

«Credo di si...» Tzuyu si spostò ed allungò la mano sul comodino, afferrando il cellulare che aveva lasciato in carica. «Una cinquantina di chiamate perse... Si, sono loro» Tzuyu ridacchiò ed iniziò a rivestirsi. «Vestiti con calma, intanto le vado ad accogliere»

«E sai già cosa dirai loro?»

«La verità» Senza mezzi termini, Tzuyu aveva già deciso di raccontare alle sue migliori amiche tutta la storia. Voleva già farlo da un bel pezzo, ma non aveva il coraggio di farlo. Ora però sapeva che Sana era dalla sua parte e sapeva esattamente cosa doveva fare. «Non preoccuparti, sono le mie migliori amiche, anche se ci vorrà del tempo, riusciranno a capirmi»

«Te l'ho detto l'altra volta e te lo ripeto ora. Qualunque cosa tu voglia fare, hai il mio completo appoggio» Sana le sorrise ed iniziò ad alzarsi dal letto per cominciare a vestirsi. «Ti raggiungo subito»

Prima di lasciare la stanza, Tzuyu si avvicinò a Sana e la baciò sulle labbra. «Sei la miglio ragazza che potessi mai desiderare»

Quando Tzuyu raggiunse la porta d'ingresso, sospirò pesantemente. Aveva un po' d'ansia, tuttavia si trattava delle sue migliori amiche, cosa mai sarebbe potuto andare storto?

Aprì la porta e sfortunatamente per lei, non c'erano solo Jihyo e Nayeon dall'altra parte, ma anche i genitori di Sana, sua sorella e una sfilza di poliziotti con tanto di armi da fuoco che la stavano aspettando.

«Alza le mani e girati di spalle!»

Qualcuno le aveva gridato da lontano con un megafono. Tzuyu ora vedeva tutto a rallentatore. Decise comunque di obbedire e rimase di stucco quando, voltandosi, vide la donna che amava con gli occhi spalancati, incapace di fare qualunque cosa.

«Tzu...» Sana pareva essere più meravigliata di lei.

Nessuno si sarebbe mai aspettato una svolta simile.








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ANGOLETTO

Storia troppo poco drammatica... Dovevo inserire un pochito de pepe

Comunque... Abbiamo uno spareggio con la prossima storia... All'inizio aveva vinto "Look at me" a mani basse, ma ora "Depend on you" ha scalato la classifica... Quindi credo che lancerò una monetina e farò decidere alla suerte...

Oppure... Facciamo una bella finale e scegliete voi:

 Facciamo una bella finale e scegliete voi:

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