Capitolo 23

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Mancavano circa tre ore al processo e, dopo essere riuscite ad ottenere tutte le password necessarie per entrare nel computer di Tzuyu, Sana e Jihyo erano riuscite a mettersi in contatto con Jin. Per evitare qualunque tipo di problema, avevano organizzato un incontro con lui al quale si erano presentate solo Jihyo e Nayeon. Preferirono far rimanere Sana lontana da quell'uomo.

«Sei sicura che questo sia il posto giusto?» Nayeon si teneva aggrappata al braccio della sua ragazza. Nonostante il luogo dell'incontro era stato scelto da Jin, si trattava di un banalissimo bar nel centro città, popolato da molti studenti.

«Non c'è bisogno di stringermi così tanto Nay... Lo vedi anche tu che siamo al sicuro in un posto del genere»

«Ma si tratta sempre di un criminale e, per quanto ne sappiamo, potrebbe essere anche quel tizio seduto al bancone» Nayeon aveva indicato con lo sguardo un uomo anziano intento a leggere il giornale e a sorseggiare il caffè. Tutto pareva, tranne che un criminale.

«Ma non lo vedi che è un povero vecchietto?»

«Si, poi ci ha detto di indossare delle maglie gialle per riconoscerci e se fosse stato lui, ci sarebbe venuto subito incontro»

«Vedi che ogni tanto ragioni? Passare troppo tempo con quella Momo, ti ha fatta regredire»

«Momo mi capisce interiormente, dal pancreas al fegato...»

«Ma come cazzo ti viene in mente?»

«Ciao!» Una donna sulla quarantina, vestita da cameriera si avvicinò alle due ragazze con un grosso sorriso. «Posso accompagnarvi al vostro tavolo?»

«Al nostro tavolo?»

«Prego, seguitemi» Disse loro iniziando ad incamminarsi. Jihyo e Nayeon la seguirono passo passo, fino ad arrivare ad un tavolo quasi alla fine del locale. «Sedetevi pure»

«Si, ok...» Alle due donne sembrò molto strano, ma avevano intuito fin da subito che era stato Jin a mandare loro quella cameriera.

«Posso portarvi qualcosa intanto?»

«No, grazie...»

La cameriera annuì e si sedette li con loro. «Bene, allora vado in pausa»

«Come in pausa?» Nayeon si sentì spaventata dalla donna che si era messa seduta accanto a lei e si strinse forte a Jihyo. «Amore... Che vuole?»

«Non preoccuparti, è tutto ok...» La rassucurò la donna accarezzandole il braccio.

«Perché mi tocca?» Domandò Nayeon, voltandosi nuovamente verso la sua ragazza.

«Sei la persona che stavamo aspettando?» Chiese gentilmente Jihyo, stringendo a sé Nayeon.

«Esatto... Vi aspettavate un uomo?»

«Sincere? Si... La nostra amica ci ha detto che parlava con un certo Jin... Non ci aspettavamo fossi in realtà...» Jihyo socchiuse di poco gli occhi, cercando di leggere bene il cartellino che la donna aveva sul petto. «Jenny?»

«Si beh, non posso usare il mio vero nome nel dark web, sapete com'è...»

«Mi sembra giusto... In ogni caso, come ti avevo accennato nella chat, la mia amica è stata arrestata e la donna che si trovava da lei come ostaggio, è stata liberata... Volevamo chiederti il favore di aspettare qualche giorno in più per poterti ridare i soldi che le avevi anticipato per il rapimento»

«A proposito dell'ostaggio...»

«Sana è una brava persona, perché ti serve? Cosa vuoi fare con lei?» Intervenì furiosa Nayeon. Non era solita andare d'accordo con le persone, ma adorava Sana.

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