«Dovresti andare a svegliare Sana ora, non credi?» Finito di preparare la cena, Tzuyu aveva iniziato ad apparecchiare, tuttavia Jihyo la fermò ancor prima di iniziare, pensando che forse era il caso di chiarire con quella che pensava fosse l'infermiera di sua madre.
«Si, dovrei...» Tzuyu era pensierosa. Da quando aveva rapito Sana, non aveva mai smesso di sentirsi in colpa per qualunque cosa. Oltretutto l'aveva trattata malissimo e, anche se non sapeva come scusarsi, iniziò ad incamminarsi verso la sua camera da letto. «Permesso?» Domandò aprendo la porta.
«È pronta la cena?» Sana si voltò a guardarla. I suoi occhi erano gonfi, un chiaro segno che avesse pianto fino a poco tempo prima.
Tzuyu entrò nella stanza e chiuse la porta alle sue spalle, prima di avvicinarsi al letto. «Mi dispiace per come ti ho risposto prima»
«È tutto ok»
«No!» Esclamò Tzuyu. «Non puoi sempre dire che è tutto ok Sana. Non è tutto ok!»
«E cosa dovrei dire?» Sana si alzò con la schiena, rimanendo comunque seduta sul materasso.
«Diciamo sempre le stesse cose. Io mi scuso e tu mi dici che va tutto bene, ma sappiamo entrambe che non è così!» Tzuyu prese un enorme respiro e si andò a sedere sul materasso del suo letto. «Dobbiamo smetterla di comportarci in questo modo, io non ce la faccio più»
«Guarda che sei te che ti comporti in maniera troppo esagerata... Un momento sembra che vada tutto bene e quello dopo mi tratti come se fossi un ospite non gradito e sappiamo entrambe che non sono un ospite in questa casa...» Sana iniziò a giocherellare con le sue dita, un gesto che faceva di rado. Solo quando si sentiva a disagio e non era solita a quel particolare stato d'animo. «So che la mia presenza non è gradita perché ti mette a disagio il fatto che mi hai rapita e che sono costretta a rimanere qui fin quando le acque non si saranno calmate, ma sei te che le stai agitando e non c'è motivo di farlo. Ti ho spiegato più volte che non devi farti problemi con me, ma a quanto pare ancora non riesci a fidarti del tutto»
«Non è quello... Il fatto è che ogni volta che ti vedo, io mi sento male... In più ora che ci sono le mie amiche, non so come comportarmi. Da una parte vorrei raccontare questa strana vicenda in cui sono finita a Jihyo e Nayeon, perché sono le uniche persone con le quali parlo sempre di tutto, ma temo che non possano capire il punto di vista di entrambe...»
«Allora fai soltanto quello che ti senti di fare...» Sana le sorrise e le afferrò le mani. «Io ti reggerò il gioco a prescindere, qualunque cosa tu voglia fare, che tu riesca o meno a raccontare loro la verità, io starò dalla tua parte. Ma non trattarmi male, perché non me lo merito»
«Lo so, hai perfettamente ragione... Non meriti nulla di tutto ciò e ti prometto che, anche se non so per quanto tempo dovrai rimanere qui, farò di tutto affinché tu possa sentirti a tuo agio»
«Bene, perché non chiedo altro... Mi va bene anche tornare a dormire nel seminterrato se questo può farti stare più tranquilla»
«Non credo sia necessario. Anche se russi, non dai particolarmente fastidio» Scherzò Tzuyu, rivolgendole un sorrisino compiaciuto.
«Ma che stronza!» Sana la picchiò sul braccio, accompagnando le sue risate a ritmo di ceffoni.
«Hey! Stavo scherzando, finiscila!»
Le risate di entrambe cessarono nel momento in cui Nayeon aveva bussato alla porta per dire loro che era ora di andare a cena.
Il loro rapporto era sempre più strano e, visto dall'esterno poteva non essere compreso a pieno, tuttavia a loro stava bene e si sentivano a proprio agio a scherzare e giocare come due ragazzine. Non era necessario che qualcuno le capisse, non gli importava.
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La serata era giunta al termine ed era arrivato il momento per Jihyo e Nayeon di tornare a casa. Dopo aver salutato Jeongyeon, le due si ritrovarono davanti alla porta, intente a salutare la padrona di casa e quella dolce infermiera che le aveva fatte ridere per tutta la durata della cena.
«È stato davvero un piacere Sana!» Esclamò Jihyo, separandosi dall'abbraccio che le aveva appena dato. «Spero vivamente che, una volta laureata, continuerai a venire qui»
«Senz'altro, mi sono trovata bene in vostra compagnia»
Jihyo le sorrise, poi lasciò che la sua ragazza salutasse l'infermiera, mentre abbracciava Tzuyu: «Giuro su qualunque Dio esistente, che se te la fai scappare, ti vengo a cercare e ti uccido» Sussurrò alla sua amica, prima di separarsi dall'abbraccio.
«Buonanotte ragazze...» Tzuyu ignorò il commento della sua amica ed aspettò che entrambe le ragazze salissero in auto, prima di chiudere la porta d'ingresso.
«Le tue amiche sono adorabili» Commentò Sana, mentre si incamminava in camera con Tzuyu.
«Hai fatto colpo! Jihyo va d'accordo con tutti, ma Nayeon è difficile da conquistare... L'hai fatta ridere molto questa sera e non è cosa da niente, lo sai?»
«A proposito di Jihyo...» Sana iniziò a spogliarsi per mettersi il pigiama e Tzuyu si voltò di scatto per lasciarle maggiore privacy. «Mi ha fatto un sacco di domande personali... Voleva sapere se ero fidanzata e se ero interessata a te»
«Quell'impicciona...» Commentò Tzuyu aggrottando le sopracciglia. «Scusala, ha insistito anche con me, ma non preoccuparti, prima o poi troverà un'altra vittima da infastidire...»
«Ma non mi ha dato fastidio» Sana finì di vestirsi e picchiettò la spalla di Tzuyu per farla girare. «È carina a preoccuparsi per queste cose» Le disse infilandosi sotto le coperte, prima di voltarsi dall'altro lato per dare anche lei spazio all'altra per cambiarsi.
«E giusto per curiosità, tu cosa le hai risposto?»
«Niente, le ho chiesto come mai mi avesse detto queste cose e mi ha risposto che tempo addietro, hai fatto domande sul rapporto tra lei e Nayeon, quindi credeva che tra noi ci fosse qualcosa» Tzuyu finì di mettersi il pigiama e si infilò sotto le coperte senza mettere i soliti cuscini tra lei e Sana, poi le accarezzò la spalla per farle capire che anche lei aveva finito. «Ho detto qualcosa di sbagliato?»
«Assolutamente no, hai fatto bene a rigirarti la frittata, altrimenti non avrebbe mai smesso di infastidirti» Tzuyu le sorrise e chiuse gli occhi. «Buonanotte»
«E i cuscini?» Domandò Sana prima di spegnere la luce.
«Non servono, occupano troppo spazio»
Detto ciò, Sana spinse l'interruttore che si trovava sopra la testiera del letto e si mise comoda per andare a dormire. Dopo il discorso fatto prima di cena, Tzuyu aveva fatto passi da gigante e quella dei cuscini, anche se in minima parte, ne era la prova.
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ANGOLETTO
Domani sera dovrei giocare, quindi non garantisco nulla per il capitolo hahaha Ci provo, però ecco...

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Set Me Free
FanfictionMinatozaki Sana è la figlia dell'uomo più ricco ed influente della Corea. Nonostante abbia da sempre avuto una vita agiata, è sempre stata una persona umile ed altruista. Si occupa spesso di fare beneficienza verso enti che le stanno a cuore e non è...