Inaspettatamente da come aveva reagito all'inizio, Tzuyu aveva aspettato con pazienza che Sana finisse di sostituire la flebo di sua madre. Conducendola poi nel salone per poter parlare con più tranquillità.
«Volevi dirmi qualcosa di importante?» Domandò Sana versandosi un po' d'acqua nel bicchiere. «Sei entrata in camera di tua madre, come se avessi visto un fantasma»
«Si beh... In realtà si tratta di una cosa molto importante, ma devo dire che riflettendoci su, forse la mia reazione è stata del tutto esagerata. Per fortuna che mi sono calmata mentre ti guardavo cambiare quella sacchetta, altrimenti poi avrei iniziato ad urlarti contro parole incomprensibili»
«Devi imparare a controllarti, ad ogni problema c'è una soluzione... Anche se difficile da trovare a volte» Scherzò Sana prima di bere. «Ma dimmi pure, cos'è successo?»
«Vedi, mi ha chiamata Jihyo... Ha scoperto che ti aveva già vista in televisione, perché tuo padre ti stava cercando»
«E tu cosa le hai detto?» Sana pareva essere piuttosto tranquilla, non che la cosa non la tangesse, semplicemente non le dava molto peso.
«Sono entrata nel panico e le ho riagganciato il telefono in faccia» Mortificata, Tzuyu finse di guardare altrove per non incrociare lo sguardo di Sana. «So che stai per dirmi che sono una pessima criminale, quindi puoi anche evitare di farlo» Sana si mise a ridere, costringendo Tzuyu a rivolgerle nuovamente attenzione. «Che ridi?»
«Sei la persona più adorabile che abbia mai incontrato in vita mia...» Sana si spostò di poco sul divano. Il giusto per mettersi più vicino a Tzuyu. «Non ho mai incontrato nessuno come te, sei speciale...»
«Lo dici solo perché-» Tzuyu si bloccò nel parlare, rendendosi conto che forse non era il caso di tirare fuori il famoso discorsetto in quel momento.
«Solo per cosa?»
«Niente, lascia perdere...»
«Sai che puoi dirmi tutto» Sana non sapeva a cosa l'altra si stesse riferendo, ma aveva una vaga idea ed era curiosa di sapere il suo pensiero a riguardo.
Anche se dubbiosa, Tzuyu pensò bene di parlargliene, d'altronde era arrivato il momento di affrontare l'argomento. Non poteva rimandare l'inevitabile. «Tu pensi queste cose di me perché sei chiaramente affetta dalla sindrome di Stoccolma. Mi sono documentata molto ultimamente e ne hai tutti i sintomi... Non pensi davvero questo di me, io credo che dovresti fermarti un attimo e rifletterci su...»
«Ci ho già pensato» Confessò Sana di punto in bianco. «Ho sperato davvero che fosse la spiegazione più logica, perché diciamolo, il nostro rapporto è davvero strano...» Disse quest'ultima frase sorridendo. «Però, a pensarci bene, non sono più tua prigioniera e non avrebbe senso pensare una cosa del genere»
«Ma sei costretta a restare qui, quindi è un po' la stessa cosa, non trovi?»
«Magari all'inizio si. Forse è stata la sindrome di Stoccolma a far cominciare tutto, ma conoscendoti meglio, io vedo che c'è qualcosa in te. Qualcosa che mi attrae molto»
«Scusami se ti faccio mille domande, ma sei sicura che non si tratti dell'influenza delle parole di Jihyo? Non so esattamente cosa ti abbia detto, ma potrebbe essere?»
«Sei una persona molto insicura Tzu... Hai mai pensato che potrebbe non trattarsi di fattori esterni e che io sia davvero interessata a te?»
«Mi sembra una cosa surreale...»
«Guardati intorno Tzu e rifletti su tutto quello che abbiamo passato. Nulla di tutto ciò mi sembra normale, eppure eccoci qua, sedute sul tuo divano dopo che mi hai rapita e rinchiusa nel tuo seminterrato, a mettere in discussione i nostri sentimenti»
«I tuoi sentimenti... Io non mi sono espressa in merito»
«Certo, perché sei una persona indecisa... Però so che hai fantasticato su una cosa del genere, capisco il tuo interesse nei miei confronti da come mi guardi»
«E come ti guardo?»
«Come io guardo te...»
Sana le si avvicina, chiude gli occhi lentamente e la bacia. Un bacio lento, quasi sapiente. È splendido, voluttuoso, fa venire caldo e freddo alla nuca, alle costole, alla pancia. Prova poi ad afferrarla per stringerla a sé, ma Tzuyu si stacca di colpo.
Si guardano intensamente senza dirsi una parola, studiandosi attentamente, come se volessero entrare l'una nella testa dell'altra per cercare di prevedere le azioni future.
Tzuyu non sapeva come comportarsi. Aveva avuto delle relazioni in passato a differenza di Sana, ma ora la situazione era completamente diversa. Sapeva, tuttavia, che non era necessario rimuginarci più di tanto. A lei Sana piaceva e non vedeva altro modo per dimostrarglielo se non ricambiando quei sentimenti così contorti.
Si avvicinò lentamente, tenendo gli occhi socchiusi fino alla fine, fino a toccare le labbra di Sana.
La donna dai capelli color cenere decise di farsi guidare dall'altra, assaporando le labbra carnose e umide della donna che era riuscita a far breccia nel suo cuore.
La mano di Sana, sale lenta verso il viso dell'altra, intrecciandosi con i capelli per giocare con quelle lunghe ciocche castane. Poi entrambe si staccarono contemporaneamente.
«È proprio una situazione assurda...» Tzuyu si gettò in avanti, toccando la fronte dell'altra con la sua.
«Odio le cose standard, sono così maledettamente banali... Forse è anche per questo che ho iniziato a provare interesse nei tuoi confronti. Chiamami pazza o quello che vuoi, ma amo il modo in cui ci siamo conosciute»
«Ed immagino che ora il cloroformio sia il tuo nuovo migliore amico» Scherzò Tzuyu, finendo per guadagnarsi un leggero schiaffo sul braccio da parte di Sana. «Ma devi picchiarmi per qualunque cosa?»
«No, ma si vede che te lo meriti!»
«Ah si eh?» Tzuyu spinse Sana, costringendola a sdraiarsi sul divano, poi si mise sopra di lei a cavalcioni, fermandola per i polsi.
«Dov'era tutta questa forza fino ad ora? Non mi hai mai sfiorata e ora mi butti sul divano come niente?»
«Si vede che te lo meriti» Scherzò nuovamente Tzuyu, citando le parole che l'altra le aveva detto poco prima.
La presa di Tzuyu non era molto forte sui polsi di Sana, quindi quest'ultima ne approfittò per liberarsi ed afferrarle il collo. «Finiscila e baciami» Le disse attirandola verso di sé.
«Con estremo piacere»
Dopo avendole sussurrato queste parole a pochi millimetri dalle sue labbra, Tzuyu riprese a baciarla, facendo viaggiare le sue mani lungo tutto il corpo della ragazza che si trovava sotto di lei. Voleva farlo da molto tempo, ma se n'era resa conto solo nel momento esatto in cui iniziò a farlo.
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ANGOLETTO
Inaspettatamente, ha vinto "Look At Me", quindi sarà la prossima storia... Ovviamente non vi dirò ancora di cosa si tratta hehehe
P.S.: Domani probabilmente sarò una donna finita, quindi a lunemartedì!

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Set Me Free
FanfictionMinatozaki Sana è la figlia dell'uomo più ricco ed influente della Corea. Nonostante abbia da sempre avuto una vita agiata, è sempre stata una persona umile ed altruista. Si occupa spesso di fare beneficienza verso enti che le stanno a cuore e non è...