20. Casa e ricordi

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ᴄᴀsᴀ ᴇ ʀɪᴄᴏʀᴅɪ

4 Settembre 2018

Riley Pov

Stavo più comoda del solito, mi sentivo calda, coccolata su un morbido materasso a me sconosciuto, avvolta da morbide coperte.

Mi sentivo estremamente bene ma qualcosa mi diceva che c'era qualcosa che non andava.

A malavoglia apri gli occhi dopo essermi resa conto che l'ultima volta non ero affatto stata su un letto ma bensì in un bosco, tra due ragazzi, Isaac e Aaron.

Un forte lampo illuminò per un attimo la stanza buia e la pioggia colpiva con prepotenza il tetto facendomi rabbrividire.

Non ero un amante dei tuoni e non mi piaceva affatto l'idea di essere in una casa sconosciuta al buio in pieno temporale.

Di scatto la stanza fu illuminata, poco, ma quel poco mi permetteva di guardare meglio ciò che avevo davanti.

Delle candele con cera giallastra illuminavano l'intera stanza lasciando un angolino buio lontano da tutto.

Presto nell'aria si sentì un buono odore di vaniglia, dovevamo essere le candele; ma ben presto quella dolce fragranza si mescolò a un odore più forte e più intenso: muschio, legno e menta, un odore fin troppo famigliare. Un profumo così forte e selvaggio che mi pervade le narici come non mai facendomi chiudere gli occhi.

Guardandomi attorno capi di cosa si trattava ed associai l'odore di legno alle pareti della stanza

Si trattava di una camera da letto fatta quasi tutta in legno, infatti le pareti erano rivestite di boiserie che trasmettevano alla stanza tranquillità facendoti subito rilassare.

Il pavimento invece era a parquet a massello e dal colore rossastro si poteva subito intuire che si trattava di mogano.

Osservai a sinistra del letto, c'era una finestra con le tende spalancate e stessa cosa valeva per la destra soltanto che le tende bianche erano chiuse.

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